OBIETTIVI LONTANI - Nel 2015 è cresciuto dell’1,3% il numero di decessi in Europa a seguito di incidenti stradali. La percentuale è in linea con il dato riferito all’Italia (+1,4%), dove le vittime sono aumentate di 49 unità rispetto al 2014 ed hanno raggiunto il valore di 3.430, pari ad una media di circa 10 morti al giorno. Lo certificano i numeri presenti nel Road Safety Performance Report, programma di valutazione sui progressi in materia di sicurezza stradale voluto dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti. L’aumento dell’1,3% deve far suonare più di un campanello d’allarme, visto che i decessi erano in calo dal 2001 e che in questo modo si allontana l’obiettivo imposto a livello comunitario, legato ad una riduzione dei morti pari al 50% entro il 2020.
BENE LA NORVEGIA - L’anno scorso, sulle strade europee, hanno perso la vita 26.300 persone. Sul dato influiscono le percentuali negative registrate a Cipro (+28,7%), in Finlandia (+13,5%) ed in Croazia (+13%), numeri che bilanciano le ottime prestazioni della Norvegia (-20,4%), dell’Estonia (-14,1%) e dell’Irlanda (-14%). La Norvegia non fa parte in realtà dell’Unione Europa, ma è stata inserita lo stesso nell’indagine. La Spagna è l’unico Paese a crescita zero, dove il numero di vittime è rimasto stazionario. Gli autori dello studio indicano come principali fattori di rischio l’eccesso di velocità, la distrazione, il mancato utilizzo delle cinture e soprattutto l’assunzione di alcol, che si stima provochi il 25% degli incidenti mortali. Dalle rilevazioni compiute è emerso che il 2% circa delle distanze viene percorso ogni anno in Europa da automobilisti con tasso alcolemico superiore ai limiti previsti.
MENO CONTROLLI IN ITALIA - La situazione dell’Italia non è incoraggiante, nonostante sia aumentato il numero di sanzioni per eccesso di velocità: ciò si spiega con l’aumento degli autovelox presenti sulle strade. Il rapporto certifica però una diminuzione dei controlli sul tasso alcolemico: l’Italia, in rapporto agli abitanti, “vanta” il minor numero di controlli fra tutti i paesi d’Europa. Rimane invece stabile la percentuale (2,5%) di automobilisti sorpresi con valori di alcol nel sangue maggiori dei limiti per legge.