IL GRANDE GIORNO - È finalmente arrivato il fatidico 13 ottobre da lungo tempo annunciato: oggi il nuovo titolo azionario FCA verrà collocato alla Borsa di New York (NYSE) e nelle ultimissime ore precedenti il grande evento l’attesa è alta. Segnali di interesse e curiosità si colgono in tutta la stampa economica mondiale. La cosa non stupisce visto la rilevanza dell’evento, per la storia dell’industria automobilistica e in riferimento alle vicende economiche degli ultimi anni.
STORIA E ATTUALITÀ - La
Fiat fu fondata nel 1899, la Chrysler nel 1925. Da qualche tempo le due realtà operano congiuntamente e da oggi si presentano al mondo come una unica società per
azioni. La Fiat ha assunto la guida della Chrysler nel 2009, quando la società americana era in stato fallimentare (con lo Stato americano impegnato a cercare di salvarla); la Fiat ha poi ampliato la sua presenza nell’azionariato Chrysler sino ad arrivare a concordare l’acquisizione del 100%. La formale fusione delle due società trova oggi il suo momento topico nell’avvio della quotazione alla Borsa newyorkese.
UN MOSAICO DI RAGIONI - L’architettura della nuova realtà è complessa e articolata. La società è di diritto olandese, ma per gli aspetti fiscali ha sede a Londra, mentre la governance industriale mantiene le due sedi di Detroit per il gruppo Chrysler e Torino per quello Fiat. Gli analisti sono chiari nello spiegare questa struttura a più teste: il diritto societario olandese contiene norme che consentono agli azionisti di maggioranza (cioè la famiglia Agnelli e i suoi alleati) di avere un peso superiore a quello calcolato esclusivamente con la quota azionaria; le norme fiscali britanniche sono più vantaggiose di quelle italiane, americane e olandesi.
MARCHIONNE CI CREDE - Resta la scelta della Borsa di New York come primo mercato per la quotazione dei titoli FCA. In proposito è stato chiaro l’amministratore delegato della FCA Sergio Marchionne: «In America vendiamo la metà delle nostre vetture, e questa è una ragione valida per essere a New York». Ma oltre a ciò sicuramente pesa il fatto che è proprio nello scenario statunitense che il gruppo FCA ha fatto le cose più rimarchevoli, cioè il recupero e la risalita dallo stato fallimentare ai buoni risultati industriali, commerciali ed economici degli ultimissimi anni. Per questo Marchionne ha potuto dire: «Crediamo che gli investitori americani possano trovare interessante l’acquisto di azioni FCA».
LE VOCI PESSIMISTE - Ora è il momento del responso di Wall Street. Su come sarà accolta FCA dagli investitori americani peseranno certamente le diverse valutazioni e previsioni che vengono fatte a proposito delle prospettive del gruppo FCA. C’è chi sostiene che il gruppo avrà bisogno di maggiori capitali per mettere in pratica il suo piano di sviluppo dei prossimi anni. C’è poi chi ritiene che il momento non sia dei migliori per investire nel settore auto, viste le situazioni critiche che si stanno verificando in diversi scenari (sud America, Europa, India, Russia…). Non manca neanche chi preveda diffidenza da parte dei possibili investitori a causa della complessità della struttura societaria “plurinazionale”, che sarebbe motivo di disorientamento per chi deve tirare fuori dei quattrini. “Non si sono fatti un piacere” sono state le parole di un banchiere americano raccolte da Automotive News.
E QUELLE OTTIMISTE - Da parte della FCA vengono però avanzate argomentazioni concrete che ribattono alle visioni pessimistiche. A proposito del sud America, è importante il fatto che il marchio Fiat sia leader sul mercato brasiliano, cosa che offre notevoli garanzie. Quanto alla Cina, se è vero che FCA è indietro rispetto agli altri grandi gruppi, è altrettanto ero che la gamma Jeep pare avere tutte le carte in regola per dare importanti risultati. Quindi gli argomenti per credere nel gruppo FCA ci sarebbero tutti.
NESSUN CONFRONTO POSSIBILE - Essendo un debutto non è facile fissare dei riferimenti per valutare l’accoglienza che sarà manifestata in Borsa. Dal punto di vista italiano ed europeo si può tenere conto della quotazione registrata dal titolo Fiat l’ultimo giorno di quotazione a Milano: 6,94 euro. Ma ormai non è più tempo di previsioni: la corsa delle azioni è praticamente iniziata.
Aggiornamento del 14 ottobre 2014: La prima seduta a Wall Street ha visto Fiat Chrysler Automobiles aprire a 9 dollari per ogni azione, quindi al di sopra degli 8,76 dollari della collocazione, per poi arrivare a 9,5 e chiudere in ribasso a 8,92. Qui sotto il video della campanella di chiusura delle contrattazioni di ieri.