IL SORPASSO - Il successo del marchio Jeep traina le vendite del gruppo Fiat Chrysler nella fascia del mercato statunitense riservata ai cosiddetti light truck, dove maggiore è la competizione e più elevati i guadagni: i light truck assorbono il 55% del mercato automobilistico statunitense e garantiscono margini più sostanziosi rispetto alle automobili tradizionali, grazie all’utilizzo di tecnologie molto collaudate e ormai ammortizzate. La FCA ha consegnato nel marzo 2016 un totale di 178.407 light truck, pochi in più rispetto alla Ford (177.514) ed alla General Motors (177.458). Il sorpasso ha comunque una valenza fondamentale, perché testimonia la ritrovata competitività dell’azienda e certifica il buon lavoro compiuto nei difficili anni del rilancio. La categoria dei “light truck” include le suv, i pick-up e le monovolume, chiamate oltreoceano minivan.
LA JEEP FA DA TRAINO - L’exploit è stato ottenuto grazie al risultato della Jeep, che guadagna il 15% rispetto al marzo 2015 e conquista un totale di 82.337 clienti. Altrettanto positivi sono i consuntivi della Ram e della Dodge: la prima cresce dell’11% e consegna 49.990 vetture, mentre la seconda guadagna l’11,1% (51.149 unità). Sul risultato della Ram pesano anche i circa 2.000 esemplari del ProMaster, veicolo commerciale realizzato a partire dal Fiat Ducato e assemblato con pezzi giunti appositamente dall’Italia. In questa fascia di mercato le cosiddette Big Three (FCA, Ford e GM) accusano meno la concorrenza delle aziende giapponesi, in ragione dei pesantissimi dazi che incidono sui light truck: l’imposta grava per il 25% e risale al 1963, quando l’allora presidente Lyndon B. Johnson introdusse la Tassa della gallina (Chicken tax) in risposta a misure simili introdotte da alcuni paesi europei.
MALE NELLE AUTO - Fra gennaio e marzo 2016 la FCA ha consegnato un totale di 452.000 light truck, precedendo la Ford (449.000 unità) ma superata dalla fortissima General Motors (471.000 mezzi). I numeri registrati dalla FCA sono meno incoraggianti analizzando la fascia di mercato riservata alle automobili, in flessione rispetto ai primi tre mesi del 2015: i numeri elaborati da Il Sole 24 Ore raccontano di un tonfo pari a 40.000 unità (da 140.000 a 100.000 vetture), mentre la Toyota rimane lontanissima con 278.000 automobili consegnate. Il podio trimestrale è completato dal gruppo Hyundai-Kia (229.000 auto) e dalla Nissan (219.000 unità), che precede la General Motors (212.000 auto) e la Ford (192.000 auto).