RITORNO AL PASSATO - Superati i mesi più difficili dell’emergenza sanitaria, nei quali hanno dovuto ridurre le attività e sostenere enormi costi, le case automobilistiche sono tornare ad operare in condizioni simili a quelle pre-Covid e vedono crescere le consegne, seppur lentamente. Questo graduale ritorno alla normalità ha influito sui loro ultimi bilanci, in miglioramento: a livello globale, fra luglio e settembre 2020, la FCA ha registrato un fatturato di 25,81 miliardi di euro, il 6% in meno rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, e ha venduto 1.026.000 veicoli, con una contrazione del 3%.
BOOM DELL’UTILE - Nel periodo luglio e settembre 2020, la FCA ha registrato un vero e proprio boom nell’utile netto, di 1,2 miliardi, addirittura il 773% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come si spiega un risultato così positivo? Essenzialmente con l’ottima performance del Nord America, il mercato più redditizio per la FCA, dove ha registrato un ebit, ovvero il margine di guadagno prima di tasse e interessi, pari a 2,54 miliardi, 525 milioni in più di 12 mesi prima. E questo nonostante il calo delle consegne, diminuite di 46.000 unità a 554.000, e del fatturato, inferiore di 583 milioni a 18,48 miliardi.
MALE L’EUROPA - Il risultato del Nord America, dove la FCA ha un margine del 13,8% per ciascuna auto venduta, fa il paio con quello dell’America Latina: le consegne sono passate da 150.000 a 145.000 unità, e il fatturato è stato di 1,532 miliardi, in diminuzione di 659 milioni, ma la FCA ha comunque registrato un ebit di 46 milioni. Il trimestre si è concluso negativamente nell’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), dove il gruppo ha venduto 297.000 auto, circa 27.000 in più, e registrato 4,59 miliardi di ricavi, in calo di 65 milioni, ma l’ebit è stato negativo per 125 milioni. In Asia, le consegne sono state soltanto 25.000, circa 10.000 in meno, e il fatturato è stato di 570 milioni con una contrazione di 117 milioni, per un ebit negativo di 32 milioni.
COSÌ COSÌ LA MASERATI - Il terzo trimestre del 2019 è stato in chiaro-scuro anche per la Maserati, il marchio di lusso della FCA: le consegne sono passate da 4.600 a 4.900 unità, ma il costruttore modenese ha avuto un ebit negativo di 70 milioni.