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La FCA si prepara a fare ripartire la produzione

Pubblicato 02 aprile 2020

Se dopo il 13 aprile saranno alleggerite le misure restrittive per contenere il coronavirus, la Fiat riavvierà le fabbriche italiane.

La FCA si prepara a fare ripartire la produzione

ANCORA TUTTO CHIUSO - Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, la FCA è pronta riavviare la produzione in tre siti italiani non appena il Governo revocherà le restrizioni a seguito dell’epidemia di coronavirus. L’indiscrezione è arrivata da un rappresentante sindacale. E nonostante sia in calo il numero delle vittime in Italia per coronavirus negli ultimi sei giorni, il Primo Ministro, Giuseppe Conte, ha confermato che il blocco totale resterà in vigore almeno fino al 13 aprile 2020. Come è noto, i blocchi includono il congelamento tutte le attività non essenziali, compresa la produzione di automobili.

PRONTI A RIPARTIRE - Le fabbriche che eventualmente aprirebbero al termine del blocco sono quelli di Melfi, di Atessa che produce veicoli commerciali leggeri, mentre riprenderebbero le operazioni per allestire le linee a Mirafiori della nuova Fiat 500 elettrica. Un portavoce della Fiat ha confermato all’agenzia Reuters che, qualora il governo dovesse consentire il riavvio della produzione dopo il 13 aprile, questi tre siti produttivi diventerebbero la priorità del gruppo.



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Ritratto di Hypercar_
3 aprile 2020 - 20:37
Le attività economiche devono riaprire. Ci si sta rendendo conto che chiudere le fabbriche è insostenibile. Dopo questa emergenza bisognerà pensare a piani SERI di sviluppo condivisi, non a contentini sotto forma di decreto
Ritratto di Giulio Menzo
4 aprile 2020 - 08:37
2
Sarà anche un danno per l'economia,ma mi pare fondamentale chiuderle, proprio per evitare contagi. O no? E comunque credo che riaprano fondamentalmente vista la situazione dei contagi in calo,non per altre cose. Detto questo,sono contento della possibilità di riapertura.
Ritratto di Hypercar_
4 aprile 2020 - 10:26
Sono d'accordo che ridurre i contagi sia la priorità, però le aziende entro 2 settimane o riaprono o è finita. Basta far lavorare le persone in sicurezza
Ritratto di str
4 aprile 2020 - 10:46
Chissa che sia finita e si pensi al buon senso, no correre sempre. Oggi vediamo il cielo pulito, ieri vedevamo solo PIL, muri, cattiveria. Riaprire con l'essenziale (Agricoltura, sanità, piccoli spostamenti, dignità alla persona...). No a timbri su carte inutili, burocrazia allo sfinimento, stipendi a chi non lavora, contributi alla CACCIA).
Ritratto di Hypercar_
4 aprile 2020 - 17:44
Sì ma lei lo capisce che bloccare TUTTA l'economia, significa distruggere decenni di progresso, non c'entrano una caspita di niente i muri (ho già capito il messaggio, evitiamo). Ma se a lei togliessero lo stipendio, sarebbe contento? Un conto è togliere i soldi a chiprende il RdC, un conto è non dare più i soldi a chi fino a 3 giorni fa lavorava. Concordo sul riaprire progressivamente, ma non in 3 mesi... Comunque metà del suo commento non è pertinente all'argomento
Ritratto di str
6 aprile 2020 - 09:28
Cambiare npn significa bloccare l'economia. Le consiglio l'ultimo libro dell'economista Rifkin (Gren New Deal). SE non si cambia si finirà male.
Ritratto di Hypercar_
6 aprile 2020 - 19:27
Grazie per il consiglio, lo leggerò. Però bisogna stare cauti anche sull'ambientalismo, purtroppo l'emergenza climatica è usata per fare soldi. Anche una certa ragazzina è finanziata da un'associazione di uno dei più potenti miliardari europei. Comunque capisco il cambiare, va fatto, però non si deve stravolgere
Ritratto di GeorgeNN
4 aprile 2020 - 09:30
"SE".... se ci saranno le riduzioni sui blocchi... SE!
Ritratto di Biondi stefano
4 aprile 2020 - 09:59
E certo, le priorità industriali sono "FONDAMENTALI" per l'umanità. Hanno forse già finito le auto ferme nei piazzali ed quindi mancherà il pane nella tavola dei"poveri"industriali. "SE" c'è la massima sicurezza, Bene. Altrimenti ci vadano loro con tutta la famiglia.
Ritratto di Hypercar_
4 aprile 2020 - 10:27
Qui non è una questione di industriali o no, in quelle aziende ci lavorano persone con famiglie, se non si fa ripartire l'economia, il pane in tavola non ce lo hanno i lavoratori...
Ritratto di Biondi stefano
4 aprile 2020 - 10:43
Fammi capire, perche l'azienda dove lavorano non li sta pagando?
Ritratto di Pavogear
4 aprile 2020 - 14:58
Se le aziende sono ferme non fatturano. Se non fatturano non guadagnano. Se non guadagnano non possono pagare i dipendenti. E prima o poi i soldi per gli stipendi finiranno. Poi, tornando al commento originale, purtroppo o per fortuna, le attività industriali sono fondamentali per l'umanità e per la civiltà per come la conosciamo da 200 anni a questa parte. Se dovesse crollare tutto questo sistema a causa delle attività industriali che si sono fermate in massa, faccio già a tutti, compreso me, i migliori auguri per un sereno ritorno ad una vita da agricoltori e pescatori dove il lusso sarà la bistecca la domenica. Ovviamente è un'ipotesi estrema la mia, ma non è così lontana dalla realtà
Ritratto di Hypercar_
4 aprile 2020 - 17:46
Pavogear concordo
Ritratto di Hypercar_
4 aprile 2020 - 17:46
@Biondi Stefano Lei lo sa che un'azienda può rimanere chiusa solo 1 o 2 mesi, pure i grandi colossi. Se le casse si svuotano, danno un calcio nel sedere ai dipendenti ed è finita.
Ritratto di Biondi stefano
4 aprile 2020 - 20:37
Qui l'articolo dice: In caso di riavvio della produzione, quei 3 siti sarebbero la priorità della azienda . Nessuno ha parlato di cri vertenze e tantomeno di licenziamenti . E prima ho scritto: SE C'É LA MASSIMA SICUREZZA, BENE. ALTRIMENTI......ecc..ecc..
Ritratto di e-torks
5 aprile 2020 - 18:17
Tra le poche certezze del periodo che stiamo vivendo, una è che la catena produttiva dovrà ripartire necessariamente! Spero per FCA che quando ripartirà venda... soprattutto quello che ha già prodotto! O le nuove macchine finiranno nei parcheggi in buona compagnia, purtroppo.
Ritratto di Hypercar_
6 aprile 2020 - 19:28
Ha ragione in tutto ciò che ha esposto: FCA ha già sovraprodotto, è impressionante vedere la pagina KM0 di Alvolante, ci sono concessionari FCA con 20 esemplari dello stesso modello nello stesso allestimento e colore...