MERCATO FERMO - Dopo aver messo in atto chiusure temporanee in 4 fabbriche italiane, fermate dal 12 al 14 marzo per contrastare la diffusione del coronavirus fra i suoi dipendenti, la FCA va oltre e annuncia lo stop da oggi al 27 marzo in otto fra i suoi impianti italiani ed europei. All’origine di questa decisione, oltre all’emergenza sanitaria, ci sono anche valutazioni di natura commerciale, perché la FCA intende fermare gli stabilimenti in un momento di basse vendite (gli autosaloni sono in chiusi in Italia) per farli ripartire non appena ve ne saranno le condizioni.
LE FABBRICHE - Gli stabilimenti italiani coinvolti sono quelli di Melfi, dove vengono prodotte le Fiat 500X, Jeep Renegade e Compass; di Pomigliano d’Arco, “casa” della Fiat Panda; di Cassino, in cui sono realizzate le Alfa Romeo Giulietta, Giulia e Stelvio; di Mirafiori, a Torino, per la Maserati Levante; di Grugliasco e Modena, dove si costruiscono le Maserati Ghibli, Quattroporte e si progettano i nuovi modelli. Oltre a questi impianti, saranno fermati (sempre fino al 27 marzo) quello serbo di Kragujevac, per la Fiat 500L, e quello polacco di Tychy, dove sono prodotte le Fiat 500 e Lancia Ypsilon.