UNA LUNGA TRADIZIONE - Era il 1993 quando prendeva il via il primo Ferrari Challenge, ovvero il campionato monomarca del Cavallino. All’epoca le vetture protagoniste erano strettamente derivate dalla Ferrari 348, ma con gli anni e il successo di questa formula - che ha portato ad avere oggi ben 4 campionati sparsi in tutto il mondo (Europa, Nord America, Inghilterra e Giappone) - le auto in pista si sono evolute, e si avvicinano sempre di più a quelle riservate ai piloti professionisti che corrono nelle classi GT3. Ed è proprio da questa lunga tradizione che si inserisce anche la nuova Ferrari 296 Challenge: derivata dalla supercar stradale ibrida del Cavallino andrà a sostituire la precedente Ferrari 488 Challenge Evo dal prossimo anno nei campionati Europeo e Nordamericano e, dal 2025, anche in Inghilterra e Giappone.
“INCOLLATA A TERRA” - Nel Ferrari Challenge, i concessionari della rete di vendita Ferrari diventano scuderie e i piloti che si sfidano in pista non sono solamente “gentleman driver” (ovvero piloti non professionisti), ma anche giovani promesse che passano dai kart alle ruote coperte e che nel Ferrari Challenge cercano visibilità. Ed è proprio tenendo conto degli attori protagonisti, che gli ingegneri del Cavallino hanno messo a punto la nuova vettura; un’auto da corsa che vista da fuori ricorda molto da vicino la Ferrari 296 GT3 e non è un caso: le soluzioni aerodinamiche sono molto simili e permettono alla “Challenge” di creare ben 870 kg di carico aerodinamico a 250 km/h, ovvero il 18% in più della 488 Challenge Evo.
NIENTE IBRIDO MA TANTA POTENZA - In chiave di contenimento dei costi e di maggiore facilità di riparazione, la Ferrari 296 Challenge non utilizza molti elementi esterni in carbonio. Le fibre composite sono impiegate per contenere il peso del grande alettone posteriore, mentre tutte le altre appendici come lo splitter e il diffusore posteriore sono in un ben più economico materiale plastico. Cuore della Ferrari 296 Challenge è lo stesso 3.0 V6 biturbo della 296 GTB da strada, privo del sistema ibrido e ancora più prestante: eroga 700 CV e 740 Nm di coppia per una potenza specifica elevatissima di 234 CV/litro. Il cambio è robotizzato doppia frizione a sette marce, mentre l’impianto frenante carboceramico promette una lunghissima durata: i dischi sono progettati per non essere mai sostituiti in un’intera stagione.
GLI ALTRI DETTAGLI - Completano la dotazione, un interno rivisto con la pancetta di comandi dedicata, lo schermo per lo specchietto retrovisore e il volante da corsa ripreso dalla Ferrari 488 Challenge Evo. Inoltre è prevista l’installazione di un sedile passeggero (facilmente rimovibile) per avvalersi del supporto in pista di un istruttore o per far vivere a un ospite l’emozione di un giro di pista. Nei circuiti con limitazioni stringenti sul rumore, la Ferrari 296 Challenge viene dotata di appositi silenziatori di scarico e non mancano, infine, diversi controlli elettronici per avvicinare più semplicemente i guidatori al limite come l’Abs e il controllo di trazione.