NUOVA FILOSOFIA - Martedì 3 ottobre è stato proiettato in anteprima nel nostro paese il documentario Ferrari 312B, diretto dal regista Andrea Marini, che racconta la storia di una monoposto fra le più innovative mai apparse in Formula 1: il suo motore V12 ad alberi contrapposti fu una novità per la categoria e permise ai tecnici del Cavallino di ottenere grandi risultati nella guida in pista, perché l’architettura boxer consentiva di avvicinare il baricentro all’asfalto e sviluppare una potenza massima più elevata (i CV erano circa 450). La 312B debuttò in Formula 1 nel 1970 e si si aggiudicò tre allori costruttori e quattro piloti grazie ai successi di Niki Lauda, James Hunt e Jody Scheckter.
TORNA IN GARA - Il film è basato sull’esperienza personale dell’ex pilota Paolo Barilla, che ha acquistato una Ferrari 312B e ha voluto restaurarla per correre alcune gare riservate alle Formula 1 d’epoca. Marini segue il restauro dell’auto e raccoglie la testimonianza di Mauro Forghieri, all’epoca responsabile tecnico della Ferrari in Formula 1, che seguì direttamente il passaggio dall’architettura del motore con i cilindri disposti a 60° a quella con i cilindri a 180° e fu testimone di un periodo d’oro per la scuderia di Maranello, che durò fino a quando non vennero introdotti i motori sovralimentati (inizio anni’80). Il documentario arriverà nei cinema italiani il 9, 10 e 11 ottobre.