IL SETTORE PERDE IL 35% - Non è uno scenario di guerra quello presentato dal presidente della Ferrari (oltre che della Fiat), Luca di Montezemolo. Se il 2009 si è chiuso per il Cavallino con un calo del 5% sulle consegne rispetto all’anno precedente, si deve anche ricordare che proprio il 2008 è stato l’anno del record assoluto di vendite per la Casa, e che la crisi economica ha colpito duro. Infatti, nel 2009 il settore delle auto di sportive di lusso si è contratto di più di un terzo. Alla fine, il fatturato è stato di 1,78 miliardi di euro (-7%, rispetto all’anno prima, certo, ma di cui ben il 18,5% verrà investito in ricerca e sviluppo), con un risultato operativo di 245 milioni.
A salvare in parte la situazione è stata la buona accoglienza riservata dagli acquirenti alla nuova California (in foto), la prima Ferrari con tetto rigido ripiegabile, nonché la più sfruttabile della gamma. Ben il 60% dei suoi acquirenti sono nuovi ferraristi. In ogni caso, Montezemolo non prevede una ripresa prima del prossimo autunno.
A PICCO GLI USA, CINA SEMPRE PIÙ ROSSA - Purtroppo per la Ferrari, il 30% delle vendite è in dollari, e l’attuale debolezza della divisa americana nei confronti dell’euro non ha certo giovato alla Casa di Maranello: in Nord America, l’anno scorso sono state vendute 1467 vetture, 200 in meno rispetto al 2008. Mentre in Europa, con 2752 auto (di cui ben 655 in Italia e 644 in Germania) si è toccato il meno 6%. Fortunatamente, in Medio Oriente si è registrato un boom di vendite (+29%, pari a 471 auto) e bene è andato anche il mercato orientale (+3%), specie quello cinese dove sono state consegnate 206 vetture.
In attivo anche il settore delle licenze per lo sfruttamento del marchio, che ha registrato nel 2009 un +10,7%, e della vendita di gadget (+22,5%), per le quali ci si aspetta un incremento nel prossimo futuro grazie anche all’apertura di altri Ferrari Store entro i prossimi due anni, tanto da arrivare a quota 60.
