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Fiat-Chrysler: a Londra una “mini sede”?

20 maggio 2014

Secondo indiscrezioni la nuova sede centrale del gruppo FCA avrà una struttura snella: non più di cinquanta persone.

Fiat-Chrysler: a Londra una “mini sede”?
PROSSIMA APERTURA - Aprirà entro quest’anno la sede della Fiat Chrysler Automobiles di Londra. Ancorché sede centrale del grande gruppo FCA, non sarà una grande struttura: vi lavoreranno non più cinquanta persone. Lo scrive Automotive News Europe in base alle indiscrezioni raccolte da manager della casa. 
 
UFFICIO FINANZIARIO - La sede avrà gli uffici del presidente John Elkann e dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, oltre (ma la cosa non sarebbe ancora stata decisa definitivamente) anche quello del direttore finanziario del gruppo, Richard Palmer. In generale tutti gli uffici avranno vocazione finanziaria.
 
LOW PROFIL DIPLOMATICO? - Lo scenario delineato vuole essere quasi minimalista se si pensa che si tratta appunto della sede di un colosso automobilistico mondiale da 86 miliardi di fatturato. Da parte dell’azienda si è spiegata la cosa con il fatto che continueranno a essere operative le sedi esistenti, a Torino come a Detroit (nella foto), e la cosa sarà senz’altro vera, ma non meno vero è il fatto che la scelta di Londra ha fatto storcere il naso a molti sia in Italia che in America. 
 
STORIE E IMPOSTE - Da un lato ci sono i vantaggi fiscali per le imposte gravanti sulla società (35% negli Usa, 31,5% in Italia e 20% in Gran Bretagna), dall’altro la storia secolare della Fiat a Torino e novantennale della Chrysler a Detroit. E più ancora il fatto che la Chrysler è uscita dalla bancarotta con un corposo aiuto pubblico, sostenuto ovviamente dal contribuente americano. 
 
INASPRIMENTO IN VISTA NEGLI USA - Automotive News ricorda che di là dell’Atlantico l’argomento della “migrazione” di società è argomento d’attualità: al Congresso di Washington è stata presentata una proposta di modifica della normativa che regola la materia. L’obiettivo è di rendere più difficile portare all’estero la sede delle società e quindi eludere il fisco. L’iniziativa è nata perché recentemente una dozzina di grandi società ha compiuto questa scelta.


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Ritratto di onavli§46
20 maggio 2014 - 11:07
della FCA, tra cui appunto le varie Sedi, (centrale/ fiscale/ legale) è ovvio che è di appartenenza strategica del Gruppo, come è pur logico, che le varie Sedi debbono essere estremamente snelle, decisionali ed operative. Certo non potrà piacere a chi forse era innamorato dei "grandi casermoni", assai burocratici, ove ognuno faceva il suo operato (si fa per dire), con mansioni ed intrapassabili invisibili confini, ma appunto poco conclusionali e poco operativi. La miglior gerarchia aziendale, ma non solo, è quella piramidale e verticistica. Un'azienda, non può essere come uno stato, ove si discute, si discute, si discute....e nulla si fa. Auguri FCA,
Ritratto di Merigo
20 maggio 2014 - 12:08
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Un Ufficio con 50 addetti che, considerate le dimensioni di FCA nel mondo, corrisponde ad una casella postale per un'Azienda media. Come volevasi dimostrare quindi. A bocce ferme e fredde si può ora riassumere la questione. FCA continuerà a pagare le imposte nei Paesi dove opera, cioè FIAT Brasil continuerà a pagare tutti i contributi e le imposte in Brasile, l'attuale FGA (con la G di Group: FIAT Group Automobiles) le continuerà a pagare in Italia, FIAT Serbia in Serbia, FIAT Poland in Polonia, così come Maserati spa e Ferrari spa in Italia, ecc., ecc. Gli utili di queste Società operative viceversa, post imposte pagate nei singoli Stati, se ci saranno (gli utili) confluiranno nella Holding FCA con domicilio fiscale nel Regno Unito dove, come cita l'articolo, si paga il 20% di imposta su quegli utili invece del 35% degli States in cui continuerà ad avere la Sede Centrale Chrysler (Auburn Hills), e il 31,5% dell'Italia dove continuerà ad avere la Sede Centrale FIAT (Torino Mirafiori). C'è una ragione logica e non autolesionista per cui una multinazionale non avrebbe dovuto fare questa scelta? Forse che qualcuno di noi se possiede due case in due Comuni differenti con aliquote IMU differenti, non prende la residenza in quello dove la differenza delle aliquote tra residenza in uno dei due Comuni e seconda casa nell'altro, non sia più conveniente per Lui? Certo che sì. Tutto il resto è demagogia disfattista, mentre sarebbe stato criticabile provincialismo (da non confondere con il nazionalismo), dare Sede alla Holding FCA a Torino, dove comunque hanno e continueranno ad avere Sede legale e fiscale, come appena ricordato FIAT Group Automobiles, ma anche gli anelli apicali della catena di comando e controllo di FCA: EXOR spa e Giovanni Agnelli & C sapaz. Aggiungo un ragionamento. Quegli utili saranno collocati in un Paese dove si respira l'aria finanziaria mondiale da sempre, perché nella City il denaro è uno dei simboli, al pari dei bus rossi a due piani e dei Cab neri, come in nessun Paese al mondo; così come il NYSE (New York Stock Exchange) dove da ottobre sarà quotata FCA è di gran lunga la Borsa Valori più importante al mondo. Cioè, FCA fa in definitiva e senza tentennamenti esattamente quello che una vera multinazionale avrebbe dovuto fare.
Ritratto di napolmen
20 maggio 2014 - 12:59
..una struttura societaria molto simile alla toyota e visto ir isultati operativi e' un'ottima cosa!!!
Ritratto di maparu
20 maggio 2014 - 23:41
Se in Italia sarà raggiunta la piena occupazione degli stabilimenti scelti secondo il piano investimenti, probabilmente si parlerà di miracolo economico. Più semplice parlare di scelte strategiche e amministrazione degne di un grande management guidato da Sergio Marchionne.
Ritratto di prinz
21 maggio 2014 - 20:57
d altronde il loro QG si trova a detroit