100 AL MESE - Aprile 2012 è il primo mese nel quale uno dei nuovi autosaloni americani marchiati Fiat sia riuscito a piazzare 100 autovetture. La concessionaria di Austin, situata in un centro commerciale di lusso della capitale del Texas, ha infatti venduto in aprile 107 Fiat 500. Questa cifra rappresenta circa il 3% di tutti i 3.849 pezzi immatricolati nei 158 saloni sparsi in tutti gli Stati Uniti. Niente male per una concessionaria nata solo un anno fa, con 550 metri quadrati di esposizione e con un unico modello in vendita.
PARTENZA DIFFICILE - L'avventura della Fiat 500 oltreoceano cominciò alla fine del 2010, quando Sergio Marchionne decise di sfruttare il successo europeo della piccola utilitaria per riportare negli Usa il marchio Fiat. Secondo le previsioni del gruppo torinese, le vendite della 500 nel 2011 avrebbero dovuto raggiungere le 50.000 unità, superando di slancio la concorrente diretta Mini già attestata a quota 45.000. Già i report di metà anno fecero intuire che forse gli obiettivi non sarebbero stati raggiunti, e anche l'ampliamento della rete di vendita e l'introduzione delle versioni cabrio e di allestimenti speciali (uno firmato da Gucci) non riuscirono ad evitare un risultato di 19.769 unità, ben al di sotto delle attese.
LI CHIAMANO “COMMERCIALS” - Da qualche tempo però le notizie sono un po’ più incoraggianti e il risultato di Austin lo dimostra. Il merito va anche ad una campagna promozionale decisamente aggressiva, che non ha risparmiato nessuna cartuccia: lo spot da 3,5 milioni di dollari al 46° Superbowl (lo vedi qui), testimonial d'eccezione come Charlie Sheen e un simpatico invito a scoprire l'italianità che dimorerebbe in ogni americano (qui la news).






























































