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La Fiat conferma gli investimenti nella ex Bertone

26 agosto 2011

A colloquio con il ministro del Lavoro, l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, annuncia la volontà di procedere con il piano per il rilancio dello stabilimento di Grugliasco, dove saranno prodotte le Maserati.

RASSICURAZIONI DAL GOVERNO - L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, rassicura telefonicamente il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, confermando gli investimenti nello stabilimento della ex Bertone a Grugliasco (nella foto in alto), in provincia di Torino, da cui usciranno le Maserati. Una nota ufficiale diffusa dalla casa torinese spiega che “la decisione è stata presa basandosi sulle dichiarazioni del ministro, che ha confermato la determinazione del governo a rendere operative le misure d’interesse aziendale previste dal decreto del 12 agosto scorso”. Norme che, precisa a sua volta Sacconi, “garantiscono certezza agli accordi già sottoscritti e ampliano la capacità di quelli futuri”. Balza subito agli occhi il riferimento alla disposizione che estende a tutti (erga omnes) l’applicazione degli accordi sindacali sottoscritti nelle singole aziende. Una legge che potrebbe tuttavia rivelarsi incostituzionale, là dove stabilisce il valore retroattivo della sua efficacia, estendendo la sua “portata” agli accordi già sottoscritti.

ORA TOCCA A MIRAFIORI? - “Il quadro si sta chiarendo”, ha commentato a caldo il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. “Quello che voglio è che il Piemonte produttivo, a cominciare dalla Fiat, giochi e vinca la sfida della produzione e dunque del lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Torino, Piero Fassino: “Di certo è positivo che la Fiat abbia confermato il proprio impegno a realizzare l’investimento sulla ex Bertone. A maggior ragione ci aspettiamo che l’azienda dia corso anche agli investimenti previsti per Mirafiori”. Su quest’ultimo punto, tuttavia, c’è qualche incertezza in più. Secondo indiscrezioni, pare che i vertici del Lingotto stiano valutando la convenienza di produrre nello stabilimento torinese le nuove suv targate Jeep e Alfa Romeo, che saranno vendute in tutto il mondo e soprattutto negli Stati Uniti, alla luce dell’attuale tasso di cambio tra euro e dollaro: la valuta del Vecchio Continente si sta infatti rafforzando.

 



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Ritratto di mustang54
26 agosto 2011 - 17:08
2
very good, a hope for worker without job...
Ritratto di Mister Grr
26 agosto 2011 - 17:37
investite in italia.
Ritratto di fogliato giancarlo
30 agosto 2011 - 00:46
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di TurboCobra11
26 agosto 2011 - 17:56
per la convenienza euro-Dollaro. Ma una volta ce la fanno a decidere, punto e basta senza tanti si no si no. Avete detto che le fate a torino, avete fatto una gran battaglia per far passare il ricatto e ora ci ripensate, troppo tardi, avete dato la parola, se ancora vale qualcosa. Sono contento per i posti di lavoro, ma quel ricatto a me ancora non va giù, come il legalizzare gli accordi fuori dal contratto nazionale, se non cosa serve farlo il contratto unico e cosa servono le regole?. ...Ciao!
Ritratto di bombolone
26 agosto 2011 - 18:24
Ecco perché investono
Ritratto di Lu1gi92
26 agosto 2011 - 23:19
NON CI LAMENTIAMO :D ragazzi...dobbiamo essere contenti... evitiamo i brutti commenti , per una volta guardiamo un bel bikkiere mezzo pieno e brindiamo . ALL'ITALIA!!!!!
Ritratto di Fede97
27 agosto 2011 - 10:44
*contento* la fiat ha fatto un buon investimento considerando che produrranno anche una berlina più piccola e un suv di lusso ^^
Ritratto di mario79
28 agosto 2011 - 15:36
quello che viene dalla svizzera passando dal canada ha ottenuto quello che voleva, infatti nel decreto del super ministro tre...... è stato detto che ogni azienda potrà fare degli accordi separati se i sindacato è d'accordo. Io padre di famiglia e onesto lavoratore mi sento veramente schifato da tutto questo per il semplice motivo che lo svizzero canadese ha avuto vita facile. Piu' avanti se non gli basteranno piu' 80 mil. di euro che farà, toglierà cosa ferie, qualche centesimo sulla paga oraria, si rifarà sulla carta igenica nei cessi non loso dove si vuole arrivare. Il governo ha la sua bella responsabilità.
Ritratto di wiliams
28 agosto 2011 - 16:04
Lamentati dei sindacati (specie di CISL e UIL)che non fanno più nulla per tutelare gli interessi dei lavoratori.E ovviamente lamentati anche del governo italiano,dove abbiamo un premier imprenditore.
Ritratto di mario79
28 agosto 2011 - 18:25
hai ragione ma se la ditta dice al sindacato o così o me ne vado ecco che il sindacato ingoia m....a e con loro noi operai. Il modello svizzero canadese aimè avrà futuro in Italia
Ritratto di wiliams
28 agosto 2011 - 21:22
Vero quello che dici,ma purtroppo bisogna constatare che i sindacati oggi fanno più politica che sindacato e che gli operai non sono più uniti trà di loro come un tempo.
Ritratto di mario79
28 agosto 2011 - 22:17
quello che hai scritto è la sacrosanta verità
Ritratto di carlo1967
29 agosto 2011 - 09:32
Che tristezza vedre i sindacati piu' vicini alle aziende piuttosto che tutelare i lavoratori. Ho stracciato la tessera sindacole con orgoglio giusto 4 anni orsono. Saluti.

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