SOLO PRESIDENTE FERRARI - Ora è ufficiale. Come vi avevamo anticipato qui, Luca Cordero di Montezemolo (a sinistra nella foto) ha annunciato, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta oggi, che lascerà il posto di presidente della Fiat ma rimarrà comunque alla guida della Ferrari e all'interno del consiglio di amministrazione del Lingotto. Da domani gli succede John Elkann (a destra nella foto), il rampollo di casa Fiat che fino ad oggi era stato al fianco di Montezemolo come vice presidente del gruppo. A soli 34 anni Elkann diventa dunque il presidente più giovane che la Fiat abbia mai avuto.
A POCHE ORE DAL PIANO FIAT - La decisione di Montezemolo arriva a poche ore dalla presentazione ufficiale del piano Fiat per il quinquennio 2010-2014 che l'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, illustrerà agli azionisti. E mentre alcune indiscrezioni, vogliono Montezemolo in politica a breve, l'ex presidente del Lingotto già smentisce: “no, non ho intenzione di entrare in politica. Voglio continuare il mio lavoro alla Ferrari e proseguire questa grande avventura imprenditoriale, un'attività che mi impegna molto”.
DIVERGENZE CON MARCHIONNE? - Dopo un annuncio così importante e la smentita di un ingresso in politica, c'è già chi avanza l'ipotesi per cui Montezemolo avrebbe abbandonato la presidenza del Lingotto a causa di alcune divergenze con Marchionne a proposito del futuro del gruppo Fiat-Chrysler. L'unica certezza, per ora, è che non appena sono state ufficializzate le scelte di Montezemolo, sono “piovuti” i commenti e le congratulazioni per il lavoro svolto da diversi esponenti del mondo politico.
DA DOMANI UN'ERA NUOVA - Montezemolo ha voluto poi precisare: “credo che il mio lavoro sia finito. Il traghettamento è stato portato a termine perchè da domani si annunciano 5 anni diversi”. In ogni caso ha tenuto a precisare che la sua scelta non è in nessun modo legata ad una eventuale separazione del settore auto dal resto del gruppo Fiat”. Luca Cordero di Montezemolo, 62 anni, è diventato presidente della Fiat nel maggio del 2004 e oltre al Lingotto aveva già ricoperto posizioni di prestigio alla società della Fiera Internazionale di Bologna, all'università Luiss e in diverse altre aziende. Inoltre siede tuttora in molti consigli di amministrazione.
SEI ANNI ALLA GUIDA - Montezemolo arrivò alla guida della Fiat a poco più di 48 ore dalla morte di Umberto Agnelli e a cinque giorni dalla sua designazione a presidente di Confindustria. La presidenza si apre con la nomina di Sergio Marchionne ad amministratore delegato. Ai tempi in cui Montezemolo giunse alla guida della Lingotto, molti analisti consideravano la Fiat sull'orlo del baratro, destinata a chiudere i battenti a breve. Sotto la guida di Montezemolo l'azienda è stata capace di risollevarsi ed affrontare grandi sfide internazionali: prima di tutto l'accordo, poi fallito, con la General Motors, in seguito quella ad "Est del mondo" con i russi di Severstal Auto e con gli indiani della Tata. L'accoppiata Montezemolo-Marchionne ha anche dato vita nel 2009 all'alleanza con la Chrysler di cui ha acquisto il 35%.