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Fiat: nel giorno di Pomigliano lasciano due uomini-chiave

08 giugno 2010

Oggi è previsto l’atteso incontro con i sindacati per discutere del futuro dello stabilimento campano; intanto, Giovanni Perosino (Brand Communication Director) e Vincenzo Giannelli (Chief Financial Officer) hanno rassegnato le dimissioni dall’azienda torinese. Il primo andrà in Volkswagen, mentre il secondo verrà sostituto da un manager svizzero.

GIORNI DIFFICILI - In discussione non c’è solo il futuro di Pomigliano, ma di tutta la squadra Fiat. Infatti, il direttore della comunicazione del marchio Giovanni Perosino (foto qui sotto) ha “spiccato il volo” e atterrerà a Wolfsburg, dove lo attende un nuovo incarico in Volkswagen. Anche Vincenzo Giannelli (foto sopra), il direttore finanziario, se ne andrà e, per prendere il suo posto, si parla dello svizzero Alessandro Baldi, ex manager UBS e uomo di fiducia di Marchionne.
 

perosino_fiat_mod.jpg


TANTI I CAMBIAMENTI - Come riporta il Corriere della Sera, questi non saranno gli unici “terremoti” in Fiat. Infatti, è ancora vacante la direzione di Fiat France, mentre i cacciatori di teste (società di consulenza che si occupano di “scippare” gli uomini migliori alla concorrenza, per conto delle aziende) sarebbero già contattando dirigenti di numerose aziende straniere (si parla anche di Toyota Europe). Il requisito fondamentale per i candidati? Che abbiano esperienze internazionali.



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Ritratto di news
9 giugno 2010 - 21:06
E' ORMAI ASSODATO W DOPO DA SILVA DE MEO GIUGIARO ADESSO STA CERCANDO IN TUTTI MODI DI SMONTARE A SUON DI EURO L ORGANIZZAZIONE FIAT X FAR SI CHE STENTI A DIVENTARE QUEL COLOSSO PER IL QUALE TEDESCHI E FRANCESI SONO TERRORIZZATI...PRENDINO GLI UOMINI CHE VOGLIONO,TANTO LUI IL GRANDE MARCHIONNE SE LO SOGNANO,E' LUI IL VERO GENIO,PS.INVITO ANCORA UNA VOLTA LA PROPRIETA' FIAT E IL GOVERNO ITALIANO A RINFORZARE LA SCORTA A MARCHIONNE ..NEI SUOI SPOSTAMENTI SOPRATUTTO CONTROLLARE L AEREO CHE PRENDE GIORNO E NOTTE A VISTA..E TROPPO PERICOLOSO X LA CONCORRENZA ,RICORDIAMO IL CASO MATTEI E L ENI?....
Ritratto di Pito28
9 giugno 2010 - 17:48
Uno che minaccia di spostare la produzione all'estero dove paga gli operai 500 € al mese per 48 h di lavoro settimanali strafregandosene delle famiglie ridotte sul lastrico solo per fare profitti è senza dubbio uno da osannare. D'altronde siamo in Italia, che pretendete. Fra l'altro a fare i grandi manager (che di grande mi pare abbiano solo gli stipendi!) con i soldi dello Stato che tappa le falle sono buoni tutti. Quest'uomo si dovrebbe vergognare per quello che vuole imporre ai lavoratori (revoca del diritto di sciopero, aumento degli straordinari imposti, diminuzione delle pause per il ristoro etc.) per tenere aperto Pomigliano!!!
Ritratto di news
9 giugno 2010 - 22:55
SAPETE BENE COSA INTENDO,LA STORIA DI SPIONAGGIO INDUSTRIALE E PIENA DI INCIDENTI STRANI,QUANDO NON LO COMPRI ED E' PERICOLOSO INDUSTRIALMENTE PARLANDO,LO SI FA' FUORI,LE MINACCE NON SONO NECCESSARIE...FORSE FATE FINTA DI NON ACCORGERVI CHE SI STA' SVOLGENDO UNA GUERRA INDUSTRIALE E POLITICA TRA STATI IMPRESSIONANTE.IL CASO OPEL NE' E' LA PROVA.I POLITICI TEDESCHI PUR DI NON DARLA ALLA FIAT NE' HANNO COMBINATO DI TUTTI I COLORI.ECCO PERCHE' BISOGNA PROTEGGERE UN MENAGER CHE TUTTO IL MONDO CI INVIDIA.E PERSINO IL PRESIDENTE DEGLI USA HA ELOGIATO.
Ritratto di news
9 giugno 2010 - 22:53
EVIDENTEMENTE TU LA STORIA DEGLI STATI EUROPEI NON L HAI STUDIATA ABBASTANZA..UNIONE EUROPEA A PAROLE, DI FATTO OGNUNO PENSA X SE'.FRANCIA GERMANIA IN PRIMIS...LA MAGGIOR PARTE DELLE GUERRE SONO STATE X INTERESSI ECONOMICI,E DA MILLENI A QUESTA PARTE NON E' CAMBIATO NULLA....
Ritratto di Al86
9 giugno 2010 - 23:16
Si vabbè, Marchionne sarà anche un peso per qualcuno, ma da qui a dire che la Francia e la Germania ci dichiareranno guerra perchè abbiamo Marchionne alla Fiat finiamo direttamente nella fantapolitica. Non mi risulta che ci sia stata una mattanza di dirigenti di GM quando era lei la numero 1 dell'automobilismo al mondo, o che abbiano trucidato dirigenti di Toyota in quanto costruttore numero uno al mondo. Il caso Mattei era un tantino differente, perchè sul petrolio c'è il trust delle sette sorelle (coadiuvate dai vari sultani arabi) e guai a fare qualcosa contro di loro (infatti nessuno osa utilizzare seriamente fonti di energia alternativa al petrolio), ma sulle auto sono tutti contro tutti. La Fiat, con tutti i soldi che gli ha passato lo stato italiano per sanarla, a sto punto o diventa statale o Marchionne ci pensi da solo alla scorta, e con quello che guadagna non credo proprio che abbia problemi. Gli interessi economici che portano alle guerre sono un po' più importanti dell'avere il costruttore numero uno di automobili, la prossima guerra sarà per il petrolio non per le auto
Ritratto di news
10 giugno 2010 - 00:11
il petrolio e' importate certo,pero l industria dell auto lo e' molto di piu' tutto l insieme che genera da milioni di posti di lavoro,perche' c e' l indotto .senza voler esagerare e' cosi',poi certo la guerra non te la dichiara nessuno, quella che intendi tu,pero' ti invito a guardare le mosse che sono avvenute in questo ultimo anno tra le case automobilistiche,renault con mercedes mai avrebbero fatto un alleanza del genere ,vedrai che la politica francese cerchera' un patner anche x peugeot...BMW?...non dimenticare che la mossa di marchionne con chrysler ha mandato il tavolo x aria, tedeschi e francesi erano pronti a prendere quel che rimaneva di fiat,perche' da sola non c e' l' avrebbe mai fatta...invece...adesso sono loro ad inseguire...
Ritratto di albfri71
10 giugno 2010 - 15:31
...PRENDINO GLI UOMINI .... per me è LAPO in incognito che scrive

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