20.000 AUTO IN MENO - La Fiat potrebbe essere obbligata a fermare la produzione in diversi stabilimenti, compreso quello di Pomigliano d'Arco dove viene costruita la nuova Panda (foto sopra). A lanciare il grido d'allarme è lo stesso Lingotto, a seguito dello sciopero degli autotrasportatori che si sta prolungando da una ventina di giorni. Secondo le stime del gruppo torinese, oltre a generare lunghi e numerosi ritardi nelle consegne delle vetture ai concessionari, il fermo delle bisarche rischia di danneggiare la stessa produzione e il comparto auto: ad oggi sarebbero circa 20.000 le auto in meno prodotte.
DOMANI INCONTRO CON MONTI - Nel comunicato stampa diffuso oggi, il gruppo Fiat auspica che “la situazione si sblocchi in tempi brevi, in modo da ripristinare il normale svolgimento dei servizi di trasporto e non compromettere ulteriormente i risultati del comparto automotive”. Quello dello sciopero degli autotrasportatori è un tema caldo che molto probabilmente verrà affrontato nell'incontro che si terrà domani a Palazzo Chigi: il premier Monti riceverà Sergio Marchionne, amministratore delegato, e John Elkann, presidente del gruppo, per discutere del futuro della Fiat.