BUONA IDEA - Come può una casa automobilistica essere della partita al prossimo
Expo di Milano dedicato al cibo? Ci hanno pensato alla
Peugeot e la risposta è stata sorprendente. I designer del Peugeot Design Lab hanno immaginato un veicolo-cucina mobile capace di trasportare e rendere utilizzabili le attrezzature da cucina e “l’arredamento” di un ristorantino all’aperto (Bistrot du Lion il suo nome) con tanto di ombrelloni. 30 i posti a disposizione del pubblico, 4 fornelli e una friggitrice in cucina. Oltre a celle frigorifere per 350 litri di capienza e tutto quanto occorre per non lasciare neanche un pezzo di carta per terra. A dirigere le operazioni in cucina nella prima fase ci sarà il rinomato chef parigino Sven Chartier, a cui seguiranno altri chef noti.
DUPLICE STORIA - Alla Peugeot l’idea è venuta ragionando sulla propria storia, che conta più di 200 anni. L’azienda del Leone cominciò infatti producendo utensili per la casa. Nel corso degli anni il catalogo dell’azienda si è arricchito di macinapepe, macinacaffé e altri attrezzi da cucina. E va detto che questa produzione continua ancora oggi sempre con il marchio Peugeot. Dunque essendoci una manifestazione dedicata alla nutrizione e al cibo, ai vertici della Peugeot è sembrato naturale esserci e per di più con una partecipazione che unisse le sue due anime storiche.
L’OCCHIOLINO ALLA 308 - Ovviamente il design del veicolo Peugeot Foodtruck è particolare, lontano da quello dei tanti veicoli attrezzati per fornire cibo da strada ma anche diverso dai modelli della gamma dei veicoli commerciali Peugeot. I designer hanno però lavorato per trasmettere comunque un’immagine legata ai modelli della casa. I fari per esempio sono evidentemente quelli della Peugeot 308. E la mascherina si ispira anch’essa a quella delle berline. Quanto alla meccamnica dovrebbe essere quella del Peugeot Boxer, fortemente rivisto in tutte le sue parti.
TUTTO PENSATO AD HOC - La carrozzeria del Peugeot Foodtruck è completamente ripensata per poter far posto a quanto necessario per allestire la cucina e renderla una specie di palcoscenico su cui gli addetti ai fornelli si esibiranno in stretto contatto con gli avventori-commensali. Oltre al van vero e proprio è anche stato progettato e allestito un rimorchio a un asse che durante l’installazione viene a formare l’insieme del bistrot. Il tutto per una lunghezza di 13 metri (quando van e rimorchio sono nella situazione di “lavoro”). E il progetto è ancora più speciale sotto questo punto di vista. Per chi si ritrovasse un po’ lontano dal van-cucina, è previsto un maxischermo da 46 pollici su cui scorreranno le immagini della preparazione dei piatti. Il tutto con il mega-impianto stereo (con console per dj professionisti) che nelle fasi di pranzo e cena diffonderà il crepitare dei fornelli.