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Una Ford a guida autonoma nel buio assoluto

12 aprile 2016

I test servono per valutare l’efficacia del sistema LiDAR, che consente la guida anche nel buio totale.

Una Ford a guida autonoma nel buio assoluto
VISIBILITÀ ZERO - La Ford ha dato inizio ai test in modalità notturna del prototipo incaricato di collaudare le future tecnologie per la guida autonoma, al momento in fase di sviluppo e attese sul mercato non prima del 2020. L’automobile è una Fusion Hybrid ampiamente modificata ed è stata messa alla prova nei confini del Ford Arizona Proving Ground, a Phoenix (Stati Uniti), dove la casa americana ha allestito un circuito di test non illuminato da alcuna sorgente luminosa. Questa è infatti la condizione fondamentale dei testi in corso di svolgimento. I tecnici della Ford sono costretti per questo motivo a indossare speciali visori, così da testare la guida autonoma in situazioni limite: il sistema di bordo deve essere capace di mantenere l’auto in traiettoria pure quando la visibilità è pressoché nulla. 
 
SI BASA SUL LIDAR - Gli esperimenti condotti dalla Ford sono tesi in primo luogo a dimostrare l’affidabilità del sistema, ma allo stesso tempo rispondono ad un bisogno fondamentale in termini di sicurezza: l’ente nazionale statunitense per la sicurezza stradale (NHTSA) ha dimostrato che il tasso di incidenti triplica al calare della luce, quindi un sistema di guida autonoma efficace anche di notte potrebbe diminuire in maniera significativa il numero di morti sulle strade. La Fusion Hybrid si avvale di telecamere, radar e di una piattaforma denominata LiDAR. Le prime due svolgono il loro dovere in condizioni di luce ottimale, mentre il sistema LiDAR (acronimo di Light Detection and Ranging) è utile per determinare la distanza da un oggetto  tramite 2,8 milioni di impulsi laser al secondo, precisi anche quando la segnaletica verticale non è perfettamente visibile. Il sistema LiDAR, in altri termini, viene messo in funzione quando radar e telecamere perdono smalto.  
 
L’AREA È BEN NOTA - Il LiDAR serve al sistema di bordo per riconoscere immediatamente la posizione dell’auto, inserita all’interno di una mappa 3D dalla risoluzione molto elevata. Non a caso la Ford sta svolgendo questo tipo di esperimenti all’interno di un’area perfettamente tracciata, mentre le condizioni saranno meno favorevoli non appena i test verranno estesi alle strade pubbliche: mappe stradali dalla qualità così alta sono nella disponibilità di poche aziende e varie case automobilistiche hanno già dimostrato il loro interesse nell’acquistarle. Quest’anno la Ford ha in programma di aumentare a trenta il numero di vetture a guida autonoma presenti sulle strade.
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