PRODUZIONE FERMA - La Ford ha interrotto completamente la produzione del pick-up Ford F-150 (nella foto) dopo che un incendio presso una fabbrica fornitrice del Michigan ha rallentato la consegna di piccole parti al costruttore di Detroit. La società di proprietà cinese Meridian Magnesium Products of America, che produce parti in magnesio per diverse case automobilistiche (Ford, Audi, BMW, Chevrolet e Chrysler), ha visto all’incirca tre quarti della propria capacità di produzione andare letteralmente in fumo durante il rogo del 2 maggio. La Ford, che aveva già interrotto la produzione nello stabilimento di Kansas City a inizio settimana, ha annunciato nella giornata di mercoledì lo stop alla catena di montaggio di Dearborn (Detroit), fermando completamente l’assemblaggio della vettura più venduta d’America.
DANNO ECONOMICO - L’impatto economico per la Ford, che ha già venduto 287.295 pick-up F-Series nel solo 2018, rischia di essere considerevole se la situazione non dovesse risolversi in breve tempo. Da Detroit fanno sapere che nelle concessionarie c’è abbastanza inventario di pick-up F-Series per “sopravvivere” 84 giorni a questa situazione che, come dichiarato da Joe Hinrichs, presidente della Ford Global Operations: “è fluida anche se ci vorranno diversi giorni per una soluzione. Gli impianti rimarranno chiusi sicuramente fino alla fine della settimana ma stiamo lavorando con i nostri partner per limitare i ritardi nella produzione”. Nel frattempo 7600 lavoratori sono stati temporaneamente lasciati a casa e non tutti avranno diritto a ricevere anche solo parte del proprio stipendio. Anche Chrysler e Chevrolet hanno dovuto rivedere le proprie tabelle di marcia per quanto riguarda i rispettivi stabilimenti in Canada e in Missouri ma pare che in questo caso nessun lavoratore verrà lasciato senza impiego nelle settimane a venire e FCA assicura attraverso un portavoce che: “Saremo in grado di ridurre al minimo la chiusura degli stabilimenti e saremo in grado di recuperare il lavoro perso”.