SI PUNTA SULLA CINA - Che il mercato cinese sia una nuova Mecca per i costruttori d'auto è cosa nota: per quanto riguarda la
Ford, la cui vocazione è dichiaratamente globale sin dagli albori, la strategia passa anche per la produzione della nuova
Taurus nello stabilimento di Hangzhou, uno dei sei presenti sul territorio. Per la fabbrica di Hangzhou l'investimento è stato pari a 760 milioni di dollari, con una capacità produttiva dichiarata di 250.000 auto annui.
TANTO SPAZIO - La Ford Taurus costruita in Cina per il mercato locale è una “nuova berlina premium per i clienti commerciali cinesi più esigenti”: questo nel linguaggio ufficiale della Ford. In pratica, si tratta di una berlina il cui design trae spunto dalla Fusion, la berlina "sorella" della Mondeo in vendita negli Usa. Elementi distintivi sono i fari a Led lunghi e sottili e la mascherina esagonale di grandi dimensioni; il tetto è arcuato, le dimensioni generose - ben superiori ai 5 metri di lunghezza, in ossequio ai gusti cinesi. Vistosi i cerchi a 10 razze da 19”. Possibile avere anche il tetto panoramico; in coda anche i fanali sono a Led. Curati gli interni, con rivestimenti in pelle per i sedili e, nel bracciolo posteriore, i comandi replicati per buona parte delle funzioni della vettura e del sistema multimediale.
STELLE E STRISCE D'ORIENTE - Sotto il cofano della Ford Taurus c'è il V6 EcoBoost a benzina da 2.7 litri: secondo il costruttore, è prevista una messa a punto differente per un'erogazione “più forte e più intelligente” che dovrebbe significare un'ottimizzazione ai bassi regimi. La trazione è posteriore, il cambio solo automatico: sembrano gli ingredienti tipici di una berlina per il mercato statunitense, eppure nello specifico si parla - nemmeno tanto a sorpresa - di Grande Muraglia.