FRONTE COMUNE - La Francia e la Germania hanno messo le basi per la nascita di un consorzio europeo per la produzione di batterie agli ioni di litio, un settore chiave per la diffusione delle automobili elettriche dove però l’Europa è assai lontana da Cina, Giappone e Corea del Sud: stando ad una ricerca della società francese Avicenne, la quota di batterie agli ioni di litio costruite in Europa non arriva nemmeno all’1% di quella mondiale, contro il 60% della Cina, il 17% del Giappone e il 15% della Sud Corea. Per questo motivo la Francia e la Germania hanno preso in mano la situazione e inviato una lettera d’intenti alla Commissione Europea, chiedendo che vengano approvati aiuti di stato per il consorzio.
LA BASE IN GERMANIA? - Stando al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il consorzio sarebbe composto dalla PSA, gruppo francese di cui fanno parte le case automobilistiche Citroën, DS, Opel e Peugeot, e dalla società Saft, un’azienda che si occupa di batterie controllata dal colosso petrolifero francese Total. In passato si era fatto il nome anche della tedesca Siemens. La base del consorzio sarebbe in Germania, a Kaiserslautern, una città a poca distanza dal confine francese dove si trova una fabbrica della Opel, che verrebbe riconvertita per ospitare la produzione di batterie (oggi si costruiscono motori e parti di auto). La nascita di un consorzio rientra fra le iniziative che la Francia e la Germania hanno messo a punto sul fronte della mobilità elettrica, tanto da aver accantonato 1,7 miliardi di euro per aiutare le aziende locali a ridurre la dipendenza da fornitori asiatici e per aiutare chi perderà il lavoro nel passaggio dai motori a pistoni a quelli elettrici, che hanno bisogno di meno parti e quindi meno manodopera.