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Francia e Germania guidano un consorzio europeo delle batterie

30 aprile 2019

I due Stati si sono rivolti all’UE per dare il via ad un'azienda che possa rivaleggiare con i colossi asiatici delle batterie per auto.

Francia e Germania guidano un consorzio europeo delle batterie

FRONTE COMUNE - La Francia e la Germania hanno messo le basi per la nascita di un consorzio europeo per la produzione di batterie agli ioni di litio, un settore chiave per la diffusione delle automobili elettriche dove però l’Europa è assai lontana da Cina, Giappone e Corea del Sud: stando ad una ricerca della società francese Avicenne, la quota di batterie agli ioni di litio costruite in Europa non arriva nemmeno all’1% di quella mondiale, contro il 60% della Cina, il 17% del Giappone e il 15% della Sud Corea. Per questo motivo la Francia e la Germania hanno preso in mano la situazione e inviato una lettera d’intenti alla Commissione Europea, chiedendo che vengano approvati aiuti di stato per il consorzio.

LA BASE IN GERMANIA? - Stando al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il consorzio sarebbe composto dalla PSA, gruppo francese di cui fanno parte le case automobilistiche Citroën, DS, Opel e Peugeot, e dalla società Saft, un’azienda che si occupa di batterie controllata dal colosso petrolifero francese Total. In passato si era fatto il nome anche della tedesca Siemens. La base del consorzio sarebbe in Germania, a Kaiserslautern, una città a poca distanza dal confine francese dove si trova una fabbrica della Opel, che verrebbe riconvertita per ospitare la produzione di batterie (oggi si costruiscono motori e parti di auto). La nascita di un consorzio rientra fra le iniziative che la Francia e la Germania hanno messo a punto sul fronte della mobilità elettrica, tanto da aver accantonato 1,7 miliardi di euro per aiutare le aziende locali a ridurre la dipendenza da fornitori asiatici e per aiutare chi perderà il lavoro nel passaggio dai motori a pistoni a quelli elettrici, che hanno bisogno di meno parti e quindi meno manodopera.



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Ritratto di otttoz
30 aprile 2019 - 13:47
l'italia brilla per l'assenza...
Ritratto di Rikolas
30 aprile 2019 - 14:19
Sei ancora qui? Non sei andato ancora a comprarti una "scintillante" e super-ecologica auto elettrica? O giri ancora a nafta? Tra l'altro capisco la tua "cieca fede" nell'elettrico, ma ti sei informato bene su quali elementi chimici (e fortemente cancerogeni) contiene una batteria? Giusto per info dall'articolo preso da" Il Corriere": "Innanzitutto: perché l’auto full electric non si è sviluppata? Forse perché l’hanno inibita i petrolieri cattivi? No; semplicemente perché noi non sappiamo come immagazzinare energia elettrica in un contenitore trasportabile da un’automobile che abbia le caratteristiche delle automobili che usiamo. Non fatevi ammaliare da chi vi mostra un’auto apparentemente simile alla vostra, che sarebbe elettrica e con costo che dovrebbe abbattersi con la produzione su larga scala. Non vi stanno raccontando tutta la storia. Perché quell’auto, sostanzialmente priva di bagagliaio a meno di averla enorme, è in realtà una batteria di accumulatori elettrici in movimento. .L’energia da essi accumulabile dipende da quel che si chiama potenziale elettrochimico della sostanza attiva ed è inversamente proporzionale alla massa atomica della stessa. La tavola periodica degli elementi è nota, e noto è il potenziale elettrochimico di tutte le possibili sostanze attive, che è dell’ordine di grandezza di 1-10 volt, un valore, questo, che ha una ragione teorica consolidata per essere tale. Detto diversamente, questo valore è un limite naturale, che nessuna ricerca e nessun avanzamento tecnologico potrà superare. Inversamente proporzionale alla massa atomica della sostanza attiva, abbiamo detto. Se si scorre la tavola periodica degli elementi, i primi in ordine di massa sono idrogeno, elio e litio. L’elio è inerte. L’idrogeno ha quattro difetti cruciali: non esiste sulla Terra, è gassoso, è la molecola più piccola che c’è, è esplosivo; circostanze, tutte, che rendono utopica l’autotrazione a idrogeno, elettrica o a combustione che sia..."
Ritratto di rrpp33
30 aprile 2019 - 15:42
Gentile Rikolas, mi sembra di sentire i managers Kodak quando si discuteva del possibile arrivo della fotografia elettronica, oggi il 99,999% del mercato. Se ne faccia una ragione, la trazione elettrica e´ qui per restare. Che poi le batterie siano al litio o alla nutella poco importa, si usera´ quanto disponibile a prezzi ragionevoli. Chi vivra´ vedra´! Per sua informazione l´idrogeno e´ presente in tutti gli oceani e si puo´ estrarre con un facile procedimento elettrochimico (lo facevo io 40 anni fa con un "Piccolo Chimico" regalo di Natale). Potra´ servire come materiale intermedio di accumulo energetico, per produrlo occorre pero´ energia primaria. Sensato sarebbe utilizzare il fotovoltaico o altre rinnovabili, idiota ricavarlo dagli idrocarburi (l´idrogeno oggi in commercio e´ un prodotto di scarto delle raffinerie petrolifere). L´innovazione avanza ... i pannelli fotovoltaici avevano la meta´ del rendimento odierno appena 15 anni fa. Si parla gia´ di nuovi pannelli con rendimenti ancora maggiori. Il futuro e´ tutto in discesa per la trazione elettrica. Non vorrei proprio essere investito nel settore OIL & GAS, che diventeranno presto quanto oggi e´ il carbone: marginale e poco redditizio! Kodak docet! Cordiali Saluti. R.P.Ffm. :-)
Ritratto di Rikolas
30 aprile 2019 - 14:23
E aggiungo che l'ITALIA brilla per lungimiranza, perchè quando la moda delle auto elettriche passerà, gli altri paesi si ritroveranno a smonatellare a smaltuire tonnellate di batterie inutilizzate, oltre che un enorme problema relativo allo smaltimento. No vi rendete conto del DANNO che provoca all'ambiente l'auto elettrica, non sapete NULLA di tecnico, non avete le BASI ma parlate solo per stupida "tifoseria", per moda e per ipocrisia. STUDIATE invece di continuare a credere alle favole, ricordatevi che l'ignoranza è il "pane" per le dittature, anche quelle economiche.
Ritratto di rrpp33
30 aprile 2019 - 15:59
Gentile Rikolas, le consiglio un paio di testi per approfondire: -->Termodinamica tecnica di Ernesto Pedrocchi e Mario Silvestri --> Macchine elettriche di Renato Manigrasso ---> La fisica di Richard Feynman (il primo volume e´ sufficiente) ---> Esercizi di analisi matematica di Francesco Buzzetti ed E. Grassini Raffaglio (consigliabili entrambi i volumi) ---> Lezioni di Meccanica Razionale di A.M. Manarini Merri A mio parere i testi citati sono una solida base tecnica per discutere di elio, idrogeno e tavola di Mendeleev senza cadere nel "cabaret". Cordiali Saluti. R.P.Ffm. :-)
Ritratto di Angi0203
2 maggio 2019 - 08:21
bla bla bla Fra le centinaia di studi, questo svedese: https://www.ivl.se/download/18.5922281715bdaebede9559/1496046218976/C243+The+life+cycle+energy+consumption+and+CO2+emissions+from+lithium+ion+batteries+.pdf Riassumendo (TechMetalInsider): * Elemental lithium is flammable and very reactive. In nature, lithium occurs in compounded forms such as lithium carbonate requiring chemical processing to be made usable. * Lithium is typically found in salt flats in areas where water is scarce. The mining process of lithium uses large amounts of water. Therefore, on top of water contamination as a result of its use, depletion or transportation costs are issues to be dealt with. Depletion results in less available water for local populations, flora and fauna. * Toxic chemicals are used for leaching purposes, chemicals requiring waste treatment. There are widespread concerns of improper handling and spills, like in other mining operations around the world. * The recovery rate of lithium ion batteries, even in first world countries, is in the single digit percent range. Most batteries end up in landfill. * In a 2013 report, the U.S. Environmental Protection Agency (EPA) points out that nickel and cobalt, both also used in the production of lithium ion batteries, represent significant additional environmental risks. Allo stato attuale il problema globale della produzione di sostanze ad effetto serra non viene migliorato, anzi peggiorato, dall'introduzione in massa dell'elettrico. Senza un quantum-leap nella produzione/riciclo degli accumulatori l'introduzione in massa di cui sopra rasenta il criminale.
Ritratto di rrpp33
2 maggio 2019 - 09:58
Scommetto un caffe´ che tempo 2-3 anni il litio verra´ trovato in moltissimi altri siti a costi economici (ed ambientali) inferiori ad oggi. E due caffe´ che gli accumulatori utilizzeranno presto altri elementi chimici. Gentile Angi0203, legga il Rapporto del Club di Roma di fine degli anni Settanta. Non e´ lungo: un centinaio di pagine con decine di tabelle. Aveva il tono e i contenuti analoghi allo studio svedese citato. Quanto si e´ poi verificato? ZERO DI ZERO!!! Saluti. R.P.Ffm. :-) P.S. E le piogge acide che avrebbero distrutto le foreste (anni 80)? E le balene in via di estinzione (anni 90)? Etc. etc. etc. ... Ah! Ah! Ah!
Ritratto di rebatour
2 maggio 2019 - 18:23
Ma Greta cosa dice?
Ritratto di Angi0203
3 maggio 2019 - 14:20
niente è successo senza che si facesse niente. Lo SO2 o il buco nello strato di ozono non sono recessi per grazia ricevuta, ma con soluzioni tecniche a seguito dei progressi di legislazione. I problemi tecnici sono risolvibili (quasi tutti), il che non vuol dire che si debba (possa) partire su larga base sapendo che il danno che una tecnologia ci farà scaricare sulle spalle dei nipoti. Vorrei ricordare che non riusciamo a riciclare in percentuali accettabili nemmeno le plastiche i cui processi sono acquisiti da anni. A parte il fatto che i bambini che vanno sottoterra per estrarre le sostanze necessarie alla produzione non è un problema tecnico come non lo era la riduzione del numero delle balene, che ci sono ancora perché se ne è drasticamente ridotta la caccia, non perché non si è fatto niente. A parte questo, affermare che le proiezioni dell'epoca (anche se basate su simulazioni sempre in evoluzione) contino ZERO bè, non sò dove Lei le abbia prese. Come si è evolta la situazione climatica? Sono o non sono costantemente aumentati i costi di estrazione? C'è o non c'è un misurabile continuo incremento della fosfatazione ed accumulo di metalli pesanti nelle vene acquifere? Abbiamo o non abbiamo visto parziali collassi dell'economia? ecc. ecc.
Ritratto di rrpp33
3 maggio 2019 - 21:16
Eh si´! Il mondo sviluppato e tecnologico ha i millenni contati! Saluti. R.P.Ffm. P.S. Mi perdoni Ruffolo per la quasi citazione ... :-)
Ritratto di Angi0203
4 maggio 2019 - 09:03
come dicevo, i problemi tecnici son quasi tutti risolvibili. I bambini morti sottoterra per recuperare i materiali non sono resuscitabili. Degli effetti dell'accumulazione dei gas ad effetto serra e dell'avvelenamento di grandi aree related alla attuale catena di produzione degli accumulatori se ne occuperanno i nipoti, quindi tutto a posto !
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 16:12
4
è un paradosso vedere te, acerrimo nemico dell'auto elettrica, difendere i combustibili fossili accusando l'auto elettrica di essere dannosa per l'ambiente. i miei complimenti
Ritratto di ForzaItalia
30 aprile 2019 - 18:50
RIKOLAS è uno che diffonde fake news, cosa aspettarsi, vedete sotto all'articolo della formula E che credeva che fossero caricate da generatori a gasolio... non so se è peggio che lui creda alle fake news oppure che le diffonda su base volontaria...
Ritratto di Angi0203
4 maggio 2019 - 08:45
in effetti i motori diesel usati nei generatori non vanno a gasolio: The generators are based on standard production diesel engines – a Cummins KTA50 to be precise – that have been adapted with Aquafuel’s patented technology to run on glycerine. The fuel itself is a by-product of the bio-diesel productions process. Traditionally its commercial uses have been mainly in cosmetics and industry, but six or seven years ago, with the new biodiesel supply outstripping traditional demands, Day started to look at other applications for the sweet-tasting, colourless and gloopy liquid. Vedasi: https://www.fiaformulae.com/en/news/2016/june/insight-formula-e-s-emission-free-charging/
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 15:00
Fosse solo per le batterie..
Ritratto di Rikolas
30 aprile 2019 - 15:17
Certo, non solo per le batterie. I "fanatici" dimenticano tanti altri fattori, tra cui l'energia elettrica per le colonnine che non si produce certo "da sola", nonchè l'utilizzo massiccio di petrolio necessario per la produzione stessa della corrente. Ci si sofferma all'apparenza, con la falsa equazione "...auto elettrica = zero emissioni...", una balla colossale a cui solo l'ignorante della strada senza nozioni tecniche può abboccare. Non hanno capito che dietro al falso concetto di "ecologia" c'è solo business, esattamente come per le auto traizionali di cui però il mercato è saturo. La chiave di lettura è semplice: sostituire milioni di veicoli attuali prendendo come "pretesto" l'inquinamento, senza rendersi conto che l'auto elettrica non farà altro che peggiorare la situazione, arrecando più danni all'ambiente di quelli di oggi e facendoci spendere molto di più, senza contare le grandi scomodità a cui andremo incontro rispetto a un veicolo tradizionale. Follia è credere ancora che qualcuno pensi a noi e al nostro futuro, SVEGLIA! Contano solo i soldi!
Ritratto di RubenC
30 aprile 2019 - 15:52
2
Rikolas, certo, le batterie inquinano, e parte dell'elnergia elettrica usata per muovere gli EV anche. Però si tratta solo di una parte e tutti gli studi dimostrano che le auto elettriche inquinano meno di quelle a benzina e diesel contando anche le batterie e le fonti di energia elettrica, eccetto lo studio del CES-lfo, che è però stato smentito da numerose le fonti, fra cui il Ministero dell'Ambiente tedesco e la addirittura la Volkswagen (vedi https://www.vaielettrico.it/emette-piu-la-golf-elettrica-o-diesel-sentite-la-vw/), che non avrebbe nessun interesse a demonizzare le auto tradizionali. Poi è ovvio che si sbaglia anche chi pensa che le auto elettriche siano a "emissioni zero".
Ritratto di deutsch
30 aprile 2019 - 16:20
4
fattene una ragione, il mondo non ti ascolta ma soprattuto segue. ti confermo che gli utenti del forum hanno capito il tuo punto di vista ma dato che gli articoli relativi all'elettrico connesso all'auto saranno sempre di più, ci si chiede se intendi strillare (uso delle maiuscole) in ogni articolo futuro per ribadire le tue verità ormai chiare agli utenti
Ritratto di GinoMo
1 maggio 2019 - 11:19
o non vogliono l'Italia nei loro affari? non sarebbe la prima volta e non mi stupirebbe soprattutto dai francesi
Ritratto di Fr4ncesco
30 aprile 2019 - 14:03
2
"Germania e Francia si sono rivolte all'UE"....Germania e Francia SONO l'UE.
Ritratto di studio75
30 aprile 2019 - 17:29
5
Quando farà comodo all'industria franco-tedesca, l'U.E. promulgherà delle leggi talmente restrittive per il termico che PER FORZA bisognerà passare all'elettrico.
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 17:33
Se gli altri latitano, o non hanno peso, questo accade. L'Italia il peso l'avrebbe (leggermente inferiore alla Francia, ma importante), ma sembra come disinteressata. Non riguarda solo le batterie. Si sono riuniti ieri o ieri l'altro per discutere il futuro dei Balcani (dove mi pare ci sia anche una fabbrica FCA). C'erano Germania, Francia e paesi balcanici. Italia non pervenuta.
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 17:36
Qualche tempo fa Germania, Francia e Spagna hanno deciso di avviare il progetto per il nuovo caccia europeo. Italia non pervenuta.
Ritratto di Fr4ncesco
30 aprile 2019 - 18:32
2
L'Italia ha sempre partecipato al consorzio Eurofighter, di cui non faceva parte proprio la Francia che si arrangiava da sola con i Mirage.
Ritratto di Wikowako
30 aprile 2019 - 20:44
Era il rafale, non il Mirage. In realtà avrebbe dovuto essere un progetto comune che includeva FR, UK, GER, ITA E SPA, ma non si misero d'accordo sulle specifiche del caccia tra UK e FR. Italia, Germania e Spagna seguirono i britannici, mentre i francesi fecero da soli. Un errore collettivo.
Ritratto di Fr4ncesco
30 aprile 2019 - 23:46
2
È anche vero che i francesi sono i meno allineati nella Nato, hanno sempre voluto fare di conto loro con un atteggiamento di superiorità nei confronti degli altri e conducente guerre non convenzionali in barba alla comunità internazionale. Ed hanno appoggiato la riunificazione della Germania per fermare l'espansione economica italiana.
Ritratto di Agl75
30 aprile 2019 - 22:50
Germania e Francia hanno rotto il ca22o e con precisa volontà tengono l’Italia in disparte perché l’Italia è la seconda manifattura Europea e quindi dà molto fastidio. Il consorzio airbus è un altro esempio: l’Italia è un gregario, tipo la comparsa di colore nei polizieschi americani che muore dopo 10 minuti. Il discorso sarebbe lungo, noioso e articolato per cui totalmente OT. W l’elettrico, oramai ineluttabile, che ci porterà a guidare dei giocattoloni noiosi, pressoché tutti uguali ma con aria in città più pulita e con consumi globali di idrocarburi pressoché identici ad oggi (e sempre in crescita a livello globale).
Ritratto di IloveDR
30 aprile 2019 - 18:55
3
bisogna ammettere che negli ultimi 25 anni i governi italiani, più o meno, hanno pensato principalmente alle Olgettine, alle Poltrone, agli Amici degli Amici, e a questo ci si può aggiungere che l'industria automobilistica italiana è, praticamente, americana... infatti in molti settori è già stata superata dall'industria automobilistica rumena...poi ultimamente vicepremier e italiani sempliciotti si sono messi a fare gli spocchiosi nei confronti di UE, Francia, Germania, Spagna, EstEuropa, nonostante al di fuori del Nostro Continente non ci considera nessuno politicamente parlando...nelle nuove tecnologie il motto "Prima gli Italiani" va a farsi friggere...ecco a friggere panzarotti e calzoni siamo ancora bravi...
Ritratto di Agl75
30 aprile 2019 - 22:54
@IloveDR per cortesia, non banalizziamo e semplifichiamo a livello di celebrolesi quanto effettivamente fatto in Italia. Un conto è una battuta su governi pessimi, un conto è voler vedere l’enorme lavoro fatto su molti livelli, in tanti mercati diversi e con relazioni internazionali cresciute tantissimo. Direi che nonostante molti governi inutili se non dannosi, l’Italia è pur sempre nel G7-8 e uno dei Paesi più ricchi al mondo.
Ritratto di Marco_Tst-97
1 maggio 2019 - 09:05
Non si sono messi a fare gli spocchiosi nei confronti dell'UE, ma a rivendicare una dignità e una posizione che ci spetta: siamo un Paese posto al centro di una zona di passaggio e circolazione di commercio e cultura, il Mediterraneo, abbiamo alcune tra le industrie più longeve del continente e alcune eccellenze produttive non secondarie. Eppure, siamo costretti dall'UE, o meglio da Chi all'interno di essa si è posto al comando, a ridurre la nostra produzione, soprattutto quella agricola, ma anche quella industriale. E, se superiamo un certo numero di esemplari prodotti, quelli in surplus siamo costretti a buttarli: neanche a venderli all'estero, proprio a far finta non siano stati mai prodotti, sebbene siano stati spesi milioni per produrli! L'UE è diventata una oligarchia con diritto di truffa ai danni dei Paesi che non avrebbero voluto la deriva. Bene sta facendo il Regno Unito, a uscire dall'Unione, cosa che purtroppo l'Italia non può fare: perché? Perché ci hanno fregato con l'euro. Mi fermo qui, perché l'argomento sarebbe ampio e OT, e dunque non è questo l'ambito in cui approfondirlo.
Ritratto di napolmen4
30 aprile 2019 - 22:10
L'italia e' leader europeo nel fotovoltaico....