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FuoriConcorso 2022 all’insegna delle Porsche uniche

Pubblicato 23 maggio 2022

Sulle sponde del lago di Como è andato in scena una interessante rassegna con un format inedito, con rare vetture esposte a Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota.

FuoriConcorso 2022 all’insegna delle Porsche uniche

Ieri si è chiusa a Cernobbio la tre giorni dedicata alle auto classiche e d’epoca. Da una parte, a Villa d’Este il Concorso d’Eleganza 2022, d’altra FuoriConcorso, una rassegna dedicata alle Porsche più esclusive realizzate dal Porsche Exclusive Manufaktur. Il FuoriConcorso, organizzato da Guglielmo Miani, si è svolto tra Villa del Grumello e Villa Sucota. A Villa Olmo erano invece esposti i pezzi unici del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (Mauto). 

In totale a FuoriConcorso 2022 erano presenti 30 Porsche uniche realizzate su espressa volontà dei proprietari che si sono rivolti al reparto specializzato Porsche Exclusive Manufaktur. Il tema di questa edizione, “Sonderwunsch- Desiderio speciale”, era un riferimento alle possibilità di personalizzazione degli utenti.

A Villa del Grumello erano esposti i migliori esempi del Porsche Exclusive Manufaktur, come ad esempio l’ultima Porsche 911 Sport Classic, limitata a 1.250 esemplari, equipaggiata con il biturbo da 3,7 litri da 550 CV associato al cambio manuale a sette rapporti, che si ispira alla Carrera RS 2.7. Un altro esemplare presente era la Porsche 911 Targa 4S Heritage Design Edition; realizzata in 992 esemplari, omaggia il glamour degli anni ’50 e ’60. Senza dimenticare la Porsche 911 GT2 RS (991), che presentava una particolare livrea giallo con i profili in fibra di carbonio presenti sul cofano, e la 911 Carrera 3.2 Speedster del 1987, una vettura che è stata concepita per massimizzare il piacere di guida. Si tratta di una barchetta priva di parabrezza con una carrozzeria che si presenta in un bianco perla. Più leggera di circa 70 kg rispetto alla cabriolet, la Speedster è una due posti con un tettuccio molto semplice, privo di rivestimento e leggero, utile solo per ripararsi dalla pioggia.

A Villa Sucota erano invece presenti i prototipi e le concept car. Tra i pezzi pregiati e particolari possiamo citare la Porsche 918 Spyder Study 2010. Si tratta di una Porsche con proporzioni inedite, caratterizzata dalle linee fluide della carrozzeria che in un certo senso ha ispirato le supercar del futuro della casa tedesca. Alimentata da un motore V8 da oltre 500 CV e da tre motori elettrici con una potenza complessiva di 218 CV, poteva vantare su basse emissioni (il motore emette 70 grammi di CO2 per chilometro e ha un consumo di carburante di 3,0 litri/100 chilometri) e su prestazioni super, con uno 0-100 in meno di 3,2 secondi.

A Villa Olmo erano invece presenti 25 modelli della collezione del MAUTO, Museo Nazionale dell'Automobile di Torino. Tra le varie auto possiamo annoverare la Ferrari 500 F2 che, alla guida di Alberto Ascari vinse 31 gare e due campionati di Formula 1 tra il 1952 e il 1953. Altro bel pezzo presente alla rassegna, la Ferrari 246 F1 del 1960, la monoposto di Formula 1 che ha gareggiato nella stagione 1958. Con alla guida Mike Hawthorn, ha vinto il campionato mondiale piloti e si è piazzata seconda nella prima edizione del campionato mondiale costruttori. Monoposto che la stagione successiva è stata sostituita dalla Ferrari F1 del 1963, anch’essa presente alla rassegna. Non possiamo poi non citare la Fiat Chiribiri del 1912. Si tratta di una vettura molto particolare con un motore da 8mila centimetri cubici di cilindrata con una potenza di 60 CV e un record di velocità di 160 km/h ottenuto sul circuito di Monza nel 1918 con quattro persone a bordo. La vettura fu realizzata dal costruttore aeronautico Antonio Chiribiri e Fiat per essere impiegata come vettura ad alte prestazioni.

Molto bella anche la Bizzarrini 1900 GT Europa del 1966. Stiamo parlando del secondo e ultimo modello della compagnia toscana, prodotto in soli 17 esemplari. Due posti secchi, telaio tubolare e carrozzeria in vetroresina, pur condividevendo diverse componenti con l’Opel GT, poteva vantare ottime doti stradali dovute al peso inferiore a 700 kg e di un’ottima dinamica. Era alimentata con un motore da 1,9 litri montato dietro l'asse anteriore, che produceva una potenza di circa 110 CV.

Infine, un altro pezzo pregiato presente a Villa Olmo era sicuramente la Moto Guzzi Nibbio 2°. Una vettura costruita per iniziativa dell’ingegnere Giovanni Lurani con sospensione a 4 ruote indipendenti e dotata di motore monocilindrico Guzzi da 350 cc. La carrozzeria è opera della Ghia. Tra il 1956 e il 1958 la Nibbio 2° conquistò sulla pista di Monza alcuni primati internazionali di velocità nella classe D (fino a 350 cc), guidata da Giovanni Lurani, Piero Campanella e Angelo Poggio. A dispetto di una potenza di soli 39 CV, era in grado di raggiungere una velocità di 185 km/h, anche per via del peso di soli 350 kg.



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Ritratto di Gordo88
24 maggio 2022 - 18:12
1
Pezzi unici, da poster la foto della 918 spyder...