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Gruppo Volkswagen: 60 miliardi d’investimenti fino al 2024

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 15 novembre 2019

Prosegue senza sosta la spinta del Gruppo Volkswagen verso l'elettrificazione della gamma.

Gruppo Volkswagen: 60 miliardi d’investimenti fino al 2024

OBIETTIVI AMBIZIOSI - Il Consiglio di sorveglianza del Gruppo Volkswagen (che comprende i marchi automobilistici VW, Skoda, Seat, Audi, Porsche, Lamborghini, Bentley e Bugatti) ha discusso e approvato il nuovo piano di investimenti sotto il nome Planning Round 68, una strategia che prevede la spesa di 33 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per le auto elettriche e di altri 27 miliardi per le ibride, la guida autonoma, i servizi di mobilità e quelli digitali. I 60 miliardi stanziati, secondo quanto annunciato, equivalgono a circa il 40% delle spese per la ricerca e sviluppo del gruppo nei prossimi 5 anni. A queste cifre bisognerà aggiungere quelle per il mercato cinese, divenuto ormai il più grande al mondo, dove il Gruppo Volkswagen opera attraverso due joint venture con produttori locali. Queste ultime saranno annunciate più avanti.

75 ELETTRICHE IN 10 ANNI - Investimenti di questo tenore appaiono in linea con le ambiziose strategie a lungo termine del Gruppo Volkswagen, che stima di lanciare 60 modelli ibridi e 75 elettrici entro il 2029: l’obiettivo entro questa data è di vendere 6 milioni di auto ibride e 26 milioni di elettriche, 20 milioni delle quali sul pianale MEB per modelli di dimensioni contenute, compatte e medie (è stato portato all’esordio dalla compatta Volkswagen ID.3). Le restanti 6 milioni saranno costruite prevalentemente sulla piattaforma PPE, riservata alle future elettriche di grandi dimensioni. 


Qui sopra la conferenza stampa nella quale sono stati annunciati i nuovi investimenti.

ADEGUARE LE FABBRICHE - I 33 miliardi per le auto elettriche serviranno anche per adeguare le fabbriche alla costruzione delle auto elettriche. È il caso di quella di Emden, in Germania, dove oggi viene prodotta la berlina di medie dimensioni Passat: la Volkswagen ha annunciato che dal 2022 vi costruirà un piccolo suv elettrico della famiglia ID. In Germania verranno adattati per la mobilità elettrica anche gli impianti di Dresda, Hannover, Zuffenhausen e Zwickau, mentre all’estero saranno convertiti quelli in Repubblica Ceca di Mlada Bolesav, in Cina di Anting e Foshan e negli Stati Uniti di Chattanooga.

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Ritratto di Giuliopedrali
15 novembre 2019 - 18:03
60 miliardi soprattutto per l'elettrico, penso che i motori a combustione diventino entro gli anni 20 qualcosa di marginale.
Ritratto di Gwent
15 novembre 2019 - 18:31
2
Beato te...
Ritratto di zero
15 novembre 2019 - 23:37
Marginali? E pure entro gli anni Venti? Io a volte mi chiedo se la gente c'è o ci fa... Presto o tardi, Volkswagen sarà costretta a prendere atto della necessità di dover rivedere "qualcosa" in questa sua strategia. Diversamente, ci lascerà le penne.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 09:01
Ovvio invece, perchè alla fine contemporaneamente non puoi sviluppare sia elettrico e termico, e una volta avviata la moda, voglio vedere la gente tornare al termico, diventerà quello il più raro o per alcuni mercati ma non essenziale, comunque un 60% di elettrico almeno nei paesi molto industrializzati nel 2030 non mi pare una cosa troppo strana.
Ritratto di Gianluigi74
16 novembre 2019 - 10:09
Gentile Giulio, mi permetta di far notare a lei come anche ai numerosi fan del motore elettrica a batteria di litio che "un 60% di elettrico nei paesi industrializzati nel 2030" oltre che molto strano sembra nemmeno fantascienza ma una battuta da fan delle SciFi!!! Ma un minimo di attinenza con il mondo reale con i fatti non dico con la razionalità, ma almeno con il buonsenso non gusterebbe caro amico. Prendiamo oggi l'Italia che a discapito di tanti pregiudizi e superficialità è in effetti una delle più grandi econimia del mondo (siamo mebri del G7 non a caso): quanto rappresenta l'elettrico sul totale vendite: secondo i dati ufficiali pubblicati sul sito dell' UNRAE a ottobre 2019 l'elettrico rappresenta lo 0.6% del totale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ipotizzare nel giro di meno di 10 anni il passaggio da 0.6% a 60% è semplicemente una follia. Dal punto di vista pratico mi immagino che praticamente tutti i benzinai italiani andrebbero falliti a meno che al posto dell pompe di benzina non installassero le colonnine di ricarica .... ma quali colonnine ?? perchè per immaginare una rete di ricarica elettrica capace di fare un "pieno" in 2 minuti (come ora con il carburanti fossili) ci vogliono gli sceneggiatori di Strarwars dato che non esistono e difficilmente esisteranno a meno che di costruire una nuova rete di ditribuzione elettrica parallela a quella attuale con cavi sotterranei di altatensione capillarmente distribuiti sul territorio nazionale in modo da rifornire tutti i nuovi "benzinai" dell'elettrico; di pari passo ultimare le nuove centrali termonucleari necessarie per la produzione elettrica aggiuntiva (unica fonte non fossile e non aletoria come il solare e l'elolico alternativa alle ecntrali fossili). Inoltre le faccio notare che i componenti delle batterie diventerebbero il nuovo petrolio in mano a pochissimi stati tra cui la Cina. Potremmo continuare con lo smaltimenteo delle batterie, il calcolo effettivo dell'inquinamento generato da un'auto a btteria, le nuove accise etc etc. Ma come dice lei non è una cosa tanto strana .... Oggi certo è tutto bellissimo con la Tesla che "regala" nelle sue stazioni a marchio l'elettricità di auto che costano come un appartamento perfette per ricchi snob di ogni latitudine (pure incentivate dallo stato letteralmente "rubando" i soldi a poveri cristi che vivono del proprio lavoro e l'appartamento lo comprano col mutuo mentre la macchina nromale va ovviamente a gasolio ..... che mondo meraviglioso ... e tutti dietro a questa immensa presa per i fondelli capeggiata da un'azienda responsabile della più colossale truffa mai escogitata nel campo dell'automotive!
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 12:58
Guardate i SUV, 10 anni fa dieci erano solo all'inizio una minima percentuale, ora in Italia nel 2019 erano il 45% del mercato, nel 2020 più del 50% probabilmente, basta la moda, anche per l'elettrico poi tutti si atrezzano: benzinai distribuzione, io parlavo solo delle vendite nel 2030, poi ovvio che il circolante ci saranno ancora vecchie Punto Evo. Anche la storia dell'automobile in Italia, ha visto uno zero virgola di italiani che la possedevano per almeno 50 anni, fino al 1955 circa (uscita della 600 e 500) poi nel giro dei pochissimi anni neglianni 60 tutte le famiglie ne possedevano una, perfino la mia famiglia e stavano a Venezia...
Ritratto di zero
16 novembre 2019 - 19:31
@Giuliopedrali Dunque Giulio, io ho massimo rispetto per le aspettative di tutti... Sono convinto della tua buonafede e della tua sincera convinzione nel sostegno di questa tesi. Abbi però almeno la consapevolezza del fatto che un 60% di immatricolato elettrico nel 2030 è un livello di diffusione di questa nuova tecnologia che - ad oggi - non è stato ipotizzato da nessuno, ma proprio nessuno, neanche i più entusiasti degli EV e neanche da un solo - uno solo - costruttore. Che nel 2030 si venderanno molte più elettriche che nel 2020 è naturale e certo, ma un'impennata dall'1% del 2020 al 60% del 2030 presuppone realmente un autentico boom sotto tutti gli aspetti: costi, tecnologia, infrastrutture e percezione dell'utenza. Fattori che con le mode per i SUV o per i portelloni c'entrano poco. Io non intravedo i presupposti di questo boom, ma forse mi sbaglierò... Non resta che attendere e seguire l'andazzo del mercato anno per anno. chi vivrà vedrà.
Ritratto di zero
16 novembre 2019 - 10:20
@Giuliopedrali Guarda che tutte le previsioni degli stessi costruttori accreditano un 40% di elettrico sull'IMMATRICOLATO annuo non prima del 2045/2050 nei paesi occidentali. E parliamo pure di IMMATRICOLATO, non di circolante! Questo 60% entro il 2030 da dove salterebbe fuori? Oltre ad essere irrealistico (non sembra, ma il 2030 è dietro l'angolo), sarebbe pure energeticamente insostenibile. Inoltre, tutto questo innamoramento dell'utenza per la trazione elettrica è ancora tutto da dimostrare... Molti come te lo sostengono a priori, ma si tratta di affermazioni senza alcun riscontro concreto. Intanto il 2020 è arrivato, tu da due anni sostieni che nel 2020 ci sarà l'invasione delle elettriche e per di più cinesi... Ma ancora non si vede neanche l'ombra né delle une né delle altre. Guarda che qui non siamo tutti nati a Collegno...
Ritratto di v8sound
16 novembre 2019 - 10:54
@ zero. Lascia stare le pedralate quotidiane senza alcun fondamento, ormai abbiamo capito che con i suoi post potremmo scriverci l'enciclopedia delle stupidate... Parlando di cose serie, lo studio del Polimi già ritiene abbastanza improbabile il 30% nel 2030 di venduto EV, ma poi ti faccio notare che una decina d'anni addietro o forse qualcosa di più, le varie ricerche davano l'EV al 40-50% nel 2020! Ora, confrontati con i ridicoli numeri di vendita dell'elettrico, mi pare evidente che a suo tempo, una chiacchera da bar sarebbe stata più credibile ed avrebbe centrato meglio la percentuale.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 13:02
ma ci sarà la moda capisci, guardiamo ad esempio le auto col portellone, sono nate negli anni 70 con la R5 ecc, prima c'erano tra le utilitarie le 500, le 850 o le 128, poi solo portelloni: Golf, 127, Ritmo, Uno ecc ecc in neanche 5 anni, anzi a parte le grosse berline, le utilitarie/medie a 3 volumi tradizionali manco esistevano più.
Ritratto di Gwent
16 novembre 2019 - 13:24
2
Giulio ti prego fermati qui. Stai facendo una figuraccia e te lo dico con franchezza. I SUV sono andati di moda perché non hanno comportato alcun cambio di abitudini negli automobilisti. Tanto passare da una berlina a una SW così si fa con un SUV. Idem per le auto con portellone o senza. Le ibride vendono molto più delle EV perché non comportano cambiamenti nella vita di un automobilista. E questi cambiamenti imposti dall'elettrico sono di una scomodità totali. La Leaf, prima elettrica per tutti, si diceva nel 2009, avrebbe portato l'elettrico nelle masse. Non è accaduto, né potrà avvenire neanche se vag lancia in futuro non 75 ma 175 modelli a batteria. Resterebbero li a far la polvere come la leaf, la zoe, la twizy. Se fosse dovuta avvenire la rivoluzione e l'esplosione della "moda" a cui tu ti aggrappi disperatamente, sarebbe dovuto accadere in tempi brevi come accaduto col Common Rail in Europa: A dicembre 97 è uscito, dal 98 in poi (quando le diesel common rail erano ancora pochissime sul mercato, neppure la Focus nel 99 lo aveva) già tutti gli europei le volevano e quelle disponibili venivano acquistate a iosa. Adesso tu dimmi quante elettriche accessibili (e tra Zoe, Kona, Leaf, Soul, Ioniq, Model 3) vengono acquistate in massa dalle persone. La rivoluzione di cui parli è, numericamente, comparabile a quella del common rail? A me sembra neanche comparabile con quella delle ibride. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di v8sound
16 novembre 2019 - 13:27
Appunto. Che poi stà moda la vedo solo nei mass media, mentre gli automobilisti hanno bisogno di concretezza.
Ritratto di v8sound
16 novembre 2019 - 13:38
Che poi basta rileggere i commenti dei vari utenti di dieci anni fà, agli albori della presunta elettrificazione di massa: il 99% vedevano in questa tecnologia il futuro prossimo, credevano fosse "pulita", ecosostenibile e pure economica. Ma l'opinione di molti è già cambiata (a volte a sproposito, per dirla tutta) e la tecnologia già propone sistemi realmente più ecosostenibili senza l'implicazione delle note limitazioni delle EV pure. Poi tra chi aspetta le batterie allo stato solido, chi le ricariche in 2 minuti, chi l'elettrica a 20k euro, chi la colonnina su ogni stallo... le vendite stanno allo 0,qualcosa.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 13:56
V8 sound e allora perchè il 45% degli automobilisti acquista un SUV, concretezza, quando non c'è più una vera concorrenza di berline, compatte o coupè. Lo stesso sarà nel 2030, a benzina cosa troverai le Punto Evo...
Ritratto di Gwent
16 novembre 2019 - 14:18
2
Giulio: I Suv vanno a benzina, a gasolio o sono ibridi. Ce ne sono anche a GPL e Metano (questi ultimi però vendono pochissimo proprio in virtù di una ridotta presenza di colonnine di metano le quali sono comunque parecchie più di quelle di elettricità). Ecco la differenza: Non necessitano di alcuno stravolgimento per poter circolare. I SUV SONO NORMALI AUTO.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 13:54
Guarda anche il diesel allora se parliamo di abitudini e di qualcosa di più serio del portellone posteriore, 1970 c'erano solo le rare (da noi) Peugeot 504 diesel forse, nel 1980 c'era una sfilza di modelli e vendite ovviamente infinita, fino al paradosso che da anni tante auto grosse a benzina ci sono solo sul listino ma non ne hanno mai venduta realmente una.
Ritratto di v8sound
16 novembre 2019 - 14:08
Pedrali, ti ha già risposto Gwent.
Ritratto di v8sound
16 novembre 2019 - 14:17
Comunque per stare nel tuo esempio, dieci anni fà si discuteva di auto e molti effettivamente ambivano al BMW X3, X5, chi Audi Q7 chi MB classe M ecc. Poi, per ragioni prettamente economiche, chi non ha acquistato le predette si è orientato su Hyundai Tucson, VW Tiguan, ecc. altri, molti, hanno preferito altri SUV o crossover alle classiche berline 2/3 volumi. Sempre il quel periodo tutti a parlare e preferire le diesel al benzina, che infatti è arrivato al 60% o forse più dell'immatricolato. Ma oggi giorno, chi è realmente intenzionato a comprarsi un'elettrica? Forse il 30%? Non lo so ovviamente, ma, anche per lavoro, frequento persone a cui non mancano certamente i soldi per acquistarsi auto da 60k euro e infatti già le possiedono (a volte, più di una...) ma l'elettrico rimane sempre un'eccezione.
Ritratto di v8sound
16 novembre 2019 - 14:20
Che poi fosse anche un 30%... la metà preferirà altro per ragioni di utilizzo e del rimanente, la metà non potrà permettersela EV.
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:12
4
E' tutto un discorso di tempo, tra 15-20 il termico sarà marginale, la partita non si basa sui motori ma sulle BATTERIE, quando avrai 1000 km di autonomia non ha senso fare auto termiche, l'elettrico, inquina di meno, è più affidabile ed ha costi di gestione minori, oltre che prestazioni migliori e rendimento migliore. Il futuro a breve termine è mild hybrid
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 15:53
Non è tanto un fatto di cifre, io ho sparato 60% per il 2030, poi potrà essere di meno, e ho aggiunto nelle vendite del nuovo, mica nel circolante e in Europa occidentale, da noi, il punto è che secondo voi prendiamo un modello qualsiasi: ora è uscita la 208 nuova e anche la Clio, (la 208 c'è anche elettrica) secondo voi tra 10 anni 2030 saranno uscite altre 2 nuove generazioni o quasi (ipoteticamente) ci sarà anche a benzina/diesel, può essere, ma venderà come oggi l'elettrica, le proporzioni si saranno invertite, poi può essere che in paesi extraeuropei, nordafrica ad esempio ci saranno solo termiche, ma insomma pensate il senso di prendere un'auto qualsiasi a benzina o diesel nel 2030, boh...
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:10
4
Quando le batterie avranno 1000 km di autonomia il termico è finito, non sarà domani, ma nemmeno tra 50 anni, fatevene una ragione, la partita si gioca tutta sulle BATTERIE, chi troverà un sistema di batterie che danno questa autonomia dominerà il settore Automotive mondiale.
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:08
4
entro gli anni '20 marginali no, entro i '30 è una certezza.
Ritratto di nsx
16 novembre 2019 - 12:55
Ma Volkswagen non era quella che fino all'altro ieri sosteneva che per avere una vera mobilità sostenibile l'unica alimentazione possibile era quella agricola. Sostenevano che il gasolio produce meno co2, dimenticandosi tutti gli altri inquinanti veri (ossidi e particolato). La verità che sono in notevole ritardo sulle nuove forme di mobilità e anche se hanno un atteggiamento di supponenza, arroganza, sintetizzato nello slogan "Das Auto" per l'Italiota medio sono sempre considerati al vertice della tecnica e capisco perché ci vogliono partner a tutti i costi nell'unione europea e dove li trovano degli acquirenti cosi sprovveduti (leggasi fessi ).
Ritratto di Gwent
16 novembre 2019 - 15:03
2
Adesso perlomeno Audi inizia a capire che le EV non convengono (giustamente) né a chi le produce, né tantomeno a chi le acquista. Ecco un comunicato stampa di Audi diramato a maggio scorso: "La casa darà maggiore priorità allo sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno. La prima mossa tangibile della nuova strategia sarà la riattivazione del programma Audi H-Tron così da farne, all'interno del gruppo VW, il centro di competenza per la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno. Alla base di questa strategia Audi di puntare sull'idrogeno ci sono le preoccupazioni per l'approvigionamento di risorse per la produzione di batterie e i dubbi sull'autonomia delle auto elettriche, sempre bene in testa ai clienti. La casa tedesca prevede inoltre di presentare un nuovo prototipo di celle a combustibile a idrogeno, di sesta generazione, entro la fine dell'anno. Per dare la possibilità anche al pubblico di testare questa nuova tecnologia entro il 2021, nell'ambito di un programma di leasing, potrebbe essere offerto ai clienti un modello di Audi FCEV a volume limitato. Questa nuova tecnologia è stata sviluppata sulla base di un accordo con la Hyundai che già ha in vendita la Nexo. Le due case uniranno quindi le forze per un accelerazione della stessa". Questa è l'audi che mi piace. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 15:56
Ma figurati, può essere che economicamente sia così come dici tu, ma l'immagine e Audi è al 50% immagine, mica è la Dacia o la DR, cioè farsi sotterrare da Tesla semplicemente nei pensieri della gente (e forse anche da Lexus in un'ottica più cino-americana), se uno vuole capire...
Ritratto di Gwent
17 novembre 2019 - 00:47
2
Non ho capito il commento Giulio perdonami, credo di aver capito fino al fatto che audi è al 50% immagine e posso essere d'accordo con te ma a parte questo cosa c'entra con il programma H-Tron per le FCEV? A mio modo di vedere costituisce la loro sfida più ambiziosa come lo è per Toyota/Lexus e Hyundai/Kia. Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 09:28
Cioè una cosa è la MPM Motors fatta da 4 appassionati in Francia e assemblata alla buona per riuscire a fare una sportivetta low cost, un'altra è Audi, VAG, Toyota, Daimler-Benz che sono sempre state all'avanguardia su tutto o su tante cose (diesel. ibrido, ABS, ecc ecc) non possono aspettare che faccia tutto Tesla, anche sull'elettrico visto che ci sarà la svolta elettrica devono essere all'avanguardia, se no non possono più giustificare il prestigio e il prezzo. Guardiamo la stupenda Ferrari Roma molto criticata perchè sembra un'altrettanto splendida Aston Martin, costruttori così l'ultima cosa che possono fare è dare l'idea di seguire gli altri, di non essere loro a proporre l'avanguardia della tecnica, se no tanto vale prendere Dacia o DR,
Ritratto di Giuliopedrali
18 novembre 2019 - 17:39
Le elettriche saranno le più costose, grandi alla moda, basta questo per poi convincere prima i ricchi poi tutti.
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:13
4
Basta avere batterie da 1000 Km di autonomia, tutte le innovazioni passano dall'alto di gamma da sempre
Ritratto di geba
15 novembre 2019 - 18:40
Se non avessero guastato il mondo dell'auto con il dieselgate staremmo meglio tutti...
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 07:42
Tutti marchi hanno i loro scheletri megli armadi sulle emissioni, loro sono solo quelli che li hanno trovati per primi... l'errore è stato nell'abuso dei diesel che doveva rimanere solo in ambito commerciale e non venderlo come caramelle... Di solito in questi casi non si torna indietro... nel bene o nel male...
Ritratto di Scatnpuz
16 novembre 2019 - 08:03
Un conto sono gli scheletri, altra cosa é una truffa di stato planetaria! Dovevano chiudere tutto e mettere all’asta tutti i beni del gruppo per ripagare le emissioni inquinanti. Ma sono si può.... loro sono tedeschi. Fosse capitato a italiani o greci...
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 09:18
Anche FCA ha pagato le sue belle multe sulle emissioni, come giapponesi o coreani o altri... Al cliente delle emissioni gli importa come il 2 di picche se gli dai un auto che consuma poco e ha buone prestazioni... Infatti non hanno perso nemmeno un cliente, anzi hanno addirittura aumentato le vendite...
Ritratto di Scatnpuz
16 novembre 2019 - 10:40
Ripeto: un conto sono le multe....ma VW aveva organizzato una truffa di stato!
Ritratto di Gwent
16 novembre 2019 - 14:21
2
Toyota, Honda e Mazda non mi risulta abbiano avuto qualche scheletro nell'armadio in seguito allo scoppio del dieselgate. Anzi, si saranno fatte grasse risate godendosi lo spettacolo, posso immaginare. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 17:31
Ci mancherebbe pure per Toyota... ma anche Honda ha avuto i suoi problemi in america e Mazda in giappone...
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 17:46
https://www.theguardian.com/environment/2015/oct/09/mercedes-honda-mazda-mitsubishi-diesel-emissions-row
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:18
4
La Toyota negli anni '90 ha venduto auto che sapeva benissimo che in certe condizioni erano mortali, ci hanno fatto pure un film, problema legato ai pneumatici di serie, semplicemente avevano calcolato che era meglio risarcire le vittime, che richiamare milioni di auto..
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:16
4
Il problema del diesel è stato vendere una motorizzazione che da sempre era riservata ad una nicchia di mercato ossia a chi fa moltissimi km con percorrenza autostradale o di strade ad alta velocità, per la motorizzazione per i poooveri che così risparmiano due soldi, il diesel non è fatto per quello, non per i brevi tragitti casa-lavoro o periferia centro, non ha il tempo nemmeno di entrare in temperatura di esercizio, fuma ed inquina come una ciminiera, chi ha il FAP si intasa e dei criminali, lo rimuovono perché spesso le case che manco te lo hanno detto, sul FAP non fanno nessuna forma di garanzia, al limite gratis il primo lavaggio, poi sono bip tuoi. Hanno fatto motorizzazioni diesel assurde, su utilitarie, il diesel da sempre come minimo partiva 1,8 lt e tanti "polli" ci sono cascati da li la morte del diesel.
Ritratto di otttoz
15 novembre 2019 - 19:50
60 miliardi pagati dai clienti...
Ritratto di Agl75
15 novembre 2019 - 22:37
Ovvio. È un’azienda che fa da spina dorsale all’occupazione tedesca e indirettamente è importantissima anche per altre economie, tra cui la nostra. Con Fiat hanno pagato non solo i clienti ma tutta l’Italia.
Ritratto di Leonal1980
16 novembre 2019 - 08:38
4
Ottoz si chiama re investimento degli utili, cosa vuoi che li diano in beneficenza?
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:19
4
Si chiamano INVESTIMENTI, ti pensi che vendano per fare beneficenza o utili? Ti pensi che non li faccia anche la casa produttrice del tuo smartphone o computer su cui scrivi?
Ritratto di HomerSimpson
15 novembre 2019 - 20:10
Giusto, perché "sprecarli" dandoli ai clienti truffati????
Ritratto di Agl75
15 novembre 2019 - 22:39
Seriamente, perché avrebbero dovuto? Accordo con gli USA raggiunto e pagato, accordo in Europa non necessario. Il resto del pianeta non conta, per ora.
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 09:58
Chi non ha ancora capito che l'elettrico sarà il business e il volano dell'economia dei prossimi 20 anni, come è stata l'elettronica negli ultimi 20 anni, significa che vive sulla luna...
Ritratto di zero
16 novembre 2019 - 10:23
La Luna è pur sempre più vicina di Marte...
Ritratto di Scatnpuz
16 novembre 2019 - 10:44
Concordo. Il business lo decidono le grandi lobby mondiali. Hanno deciso x l’elettrico. Così rialzano i prezzi delle auto e.....alzeranno anche quello dell’energia elettrica. Poi che ci siano delle centrali a carbone che bruciano petrolio per creare energia, questo a loro non gli interessa. Interessa solo il profitto...
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:21
4
Quello che dici tu lo faranno i paesi come l'Italia, altri come la Norvegia pensano già al ciclo completo. Scusa mi spieghi da quando nella storia il pooo-pollo ha deciso il business. Sai di solito funziona così chi ci butta i soldi decide cosa investire, strano vero?
Ritratto di Scatnpuz
3 dicembre 2019 - 19:25
Mi confermi anche tu che decidono le aziende che ci mettono i soldi, no l’Italia....ma neanche la Norvegia.... e chi fa soldi x ora ha solo spostato il problema, non lo ha risolto.
Ritratto di pierfra.delsignore
4 dicembre 2019 - 09:32
4
Occrre farsi una ragione che a decidere non sono di certo le piccole nazioni come l'Italia, ma i grandi gruppi e le grandi nazioni, l'elettrificazione parte dalla Cina, perché anche loro hanno capito che il comunista arricchito non gira in bicicletta ma in auto e quindi l'impatto ambientale è insostenibile, vedi Londra di inizio 1900, detto questo l'elettrico è un vettore, chi pensa ad un ciclo completo di energia green magari riutilizzando pure le batterie come accumulatori nelle case per avere un'autonomia green delle abitazioni, non sposta il problema ma lo risolve, chi invece non programma il cambiamento e lo subisce farà solo due centrali a petrolio in più. Andare contro la corrente della storia, in tutti i sensi è solo controproducente, mi ricordo a quanto venne avversato in Italia il catalizzatore ed introdotto obbligatorio solo circa 10 anni dopo che negli altri paesi, con l'unico risultato di perdere poi quote di mercato con le auto nazionali e di non sviluppare una tecnologia italiana di produzione di catalizzatori, lo stesso sta avvenendo con l'elettrico, le auto a 2 anni saranno ibride, a 15 elettriche, fatevene una ragione, il problema è che l'unica industria nazionale rimasta che faccia numeri: la FCA non ha programmato assolutamente questo cambiamento epocale e quando questo avverrà lo subirà dovendo acquistare tecnologia all'estero, batterie all'estero e tutta la nuova componentistica sarà made not in Italy con enorme danno per una parte fondamentale e storica della manifattura italiana.
Ritratto di Gatsu
16 novembre 2019 - 11:31
2
Mah, non vedo ritorni x tutti questi soldi, ci sono ancora troppi limiti, costi elevati, autonomia scarsa, lunghi periodi di ricarica e ultimo ma non meno importante il riuscire a smaltire poi queste auto (una problematica che già sta avvenendo con le Tesla): https://scenarieconomici.it/non-riciclabile-il-problema-verde-della-tesla/ Sicuramente a quest'ultimo caso si porrà rimedio ma ci vorrà parecchio tempo x specializzare un simile smaltimento, alla fine le auto elettriche tra il fabbisogno energetico (che se preso dai combustibili fossili praticamente ne annulla il discorso ecologico), i materiali necessari x le batterie e i problemi di smaltimento non trovo conveniente comprarle, né x noi né x l'ambiente, secondo me la VW prima o poi dovrà rivedere queste strategie.
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 14:19
Tu guardi solo il prodotto finito... è come con internet, dovrai sviluppare una rete, tutta una serie di servizi e prodotti a corredo, probabilmente riorganizzare totalmente anche le città ecc.. E sono tutte cose che portano al settore del privato lavoro e tutta la società ne beneficia..
Ritratto di Gatsu
16 novembre 2019 - 17:04
2
A parte che riguardo il lavoro ne porta da una parte ma ne toglie dall'altra (i fornitori delle componenti di auto a motore termico che fine fanno?) Non era questa la questione che dicevo, ma del fatto che un simile investimento sarà difficile che ripaghi senza una alternativa termica nel frattempo, vedi Daimler che sta facendo licenziamenti a raffica x rientrare nelle spese
Ritratto di treassi
16 novembre 2019 - 17:36
L'investimento è sul lungo periodo, altrimenti saremmo ancora con le carrozze... i fornitori??? Lo dice la parola stessa, ti devi adeguare al mercato... chi produceva i tastierini dei cellulari si sarà adattato a fare altro...
Ritratto di Gatsu
16 novembre 2019 - 22:22
2
Seee, lunghi periodi è dire poco, e adeguarsi richiede tempo, devi cambiare completamente tipo di mobilità, cosa che x venti anni dubito succederà, anche x ragioni economiche, le auto negli anni si sono evolute ma l'alimentazione è rimasta sostanzialmente la stessa, ci sarà un motivo
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:23
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Infatti non penso che faranno un passaggio dall'oggi al domani.. Poi il lavoro prima di tutto lo toglieranno i processi automatizzati, come già succede oggi
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 18:52
Ovvio che ora che c'è davvero il business i problemi magicamente si risolvono, l'autonomia sta salendo parecchio, le colonnine inizieranno ad esserci, le ricariche veloci sono diventate più veloci nel solo 2019 che in tutta la storia precedente. perchè: perchè si fanno i soldi, mentre provate fra poco a vendere un diesel da 70.000 euro...
Ritratto di Gatsu
16 novembre 2019 - 22:27
2
L'autonomia rimane un terzo di quella normale, anche se mettono le colonnine più veloci le batterie dovranno supportarle (quindi chi la compra ora non potrà usufruire di standard futuri) e sono cmq lunghi, i prezzi sono elevati e come ho già detto ci vuole tempo ad approntare un programma di smaltimento adeguato, se credi che sia la fine del diesel ti sbagli di grosso, non mi stupirei se in futuro uscisse un diesel biologico più sostenibile.
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 09:31
Ma nessuno se lo filerebbe più un diesel biologico super sostenibile come nessuno si è filato la Giulia, magari splendida, perchè semplicemente le berline...
Ritratto di Gatsu
17 novembre 2019 - 10:46
2
Che c'entra la Giulia? E poi voglio vedere se nessuno le vorrebbe, soprattutto se nessuno deve cambiare auto in questo modo
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 12:04
MODA come è sempre stato per le auto, certe cose dopo non riesci più a venderle, prova oggi a vendere una nuova compatta 3 volumi per famiglia economica come era la 128, eppure all'epoca c'erano solo quelle... IN USA ma anche in Europa nel 1920 si vendevano solo auto scoperte torpedo, cabriolet, nel 1930 solo berline...
Ritratto di Gatsu
17 novembre 2019 - 16:18
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Ma che moda, qua non si parla di tipologie di auto ma della loro alimentazione, semmai l'elettrico è una moda, almeno x ora
Ritratto di treassi
18 novembre 2019 - 07:31
Se pensi siano di moda oggi, figurati fra 10 anni quando troverai berline elettriche 5 porte con 500 km di autonomia a 25mila euro, con tutta una serie di incentivi e dall'altra parte tutta una serie di malus (bolli, accise...) per disincentivare il termico...
Ritratto di Gatsu
18 novembre 2019 - 09:49
2
10 anni? Come sei ottimista se pensi che in così poco tempo dallo 0,5% delle vendite totali in otto mesi del 2019 si possa arrivare a cambiare alimentazione in modo così radicale, è pura utopia: http://www.unrae.it/files/Comunicato%2520Stampa%2520UNRAE%2520Analisi%2520BEV_5d808f90623c3.pdf&ved=2ahUKEwiY_eWJr_PlAhXFGuwKHYf7AKcQFjADegQICRAB&usg=AOvVaw1CSZZCMzcQBKH2Ct04P497
Ritratto di remor
16 novembre 2019 - 11:37
Ma perché pianificare già tutti i prossimi 10 anni? Il mercato auto sembra più fluido che mai e già viaggiare per i successivi 3-4 anni potrebbe richiedere anche delle correzioni (abbiamo letto vari articoli, di altre case, che hanno in corsa poi modificato i piani di giusto qualche anno fa)
Ritratto di Fra977
16 novembre 2019 - 15:48
L'elettrico puro diventerà di massa una volta che le infrastrutture diventino di massa. Altrimenti la vedo dura. In italia,ad esempio,non esiste ancora un progetto globale infrastrutturale in merito. Ergo,ne passeranno di anni....Nel frattempo gli acquisti si tramuteranno in full-hybrid e plug-in con incrementi elevati,assieme al metano,mentre il diesel continuerà il suo lento ed inesorabile declino.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 15:58
Semplicemente PSA ha comprato FCA, cioè è infinitamante più potente perchè PSA ha pure l'elettrico, leggetevi tutti gli analisti che volete e questo vi diranno.
Ritratto di zero
17 novembre 2019 - 02:04
PSA non ha comprato nulla. Fusione non vuol dire acquisizione. FCA e PSA stanno dando vita ad un soggetto nuovo che prende il posto di entrambi, col contributo di entrambi.
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 09:32
Nel senso che è PSA che ha la cabina di comando.
Ritratto di Giuliopedrali
16 novembre 2019 - 16:07
Per me la cosa più sconvolgente per far capire il cambiamento nel mondo dell'auto e insomma del consumismo lo percepisco non tanto dalla disputa termico elettrico, ma perchè un'ora fa guardando un video del buon Greg che poi a malincuore sostiene le mie tesi, cioè se VW-VAG investe 70 miliardi... Insomma guardando un video mi è uscita fuori al pubblicità della Rolls-Royce, giuro Rolls-Royce! non volevo crederci, la orribile Cullinan SUV, sembrava la pubblicità cinese di un profumo, insomma anche la Rolls ambisce al mercato femminile, se non non farebbero la pubblicità ovvio, mai vista la pubblicità di una Rolls-Royce: è come se Belen ci implorasse di andare in camera da lei...
Ritratto di Elix69
16 novembre 2019 - 17:09
Mi sono veramente divertito! Leggere i commenti è molto più interessante che leggere gli articoli! lol :))
Ritratto di Blueyes
18 novembre 2019 - 18:01
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concordo AHAHAH Popcorn per tutti!
Ritratto di ziobell0
16 novembre 2019 - 20:01
io, oggi, sono molto scettico perchè l'elettrico presenta costi e scomodità che lo rendono poco adeguato alle esigenze delle persone. Però i colossi come VW ci hanno investito miliardi. Quindi, presumo, ci saranno grossi passi in avanti nelle tecnologie. Io mi metto seduto sul divano e chi vivrà vedrà
Ritratto di Biondi stefano
17 novembre 2019 - 09:12
Investimento impressionante, più o meno quanto le manovre annuali del nostro governo (chiunque ci sia) E i nostri industriali,quanti investimenti fanno con i loro soldi? Meditare gente..
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 09:34
In pochissimo tempo tutto migliorerà per l'elettrico: autonomia, prezzi, ricarica, distribuzione, poi tra 10 anni voglio vedere quanti modelli a combustione interna ancora trovate...
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 10:07
Siamo seri a parte 1000 altri discorsi, la motorizzazione di massa in Italia è avvenuta nel giro di 5 anni, 1955-1960, siamo passati dalla bassissima motorizzazione di tutta la prima metà del secolo, le auto ce le avevano solo i ricchi, una esigua minoranza della popolazione, al 1960 quando già quasi tutte le famiglie almeno al nord e nelle città avevano un auto. Ed era un paese appena uscito dalle distruzioni del più grande conflitto di sempre che avevano interessato tutto il Paese, che a parte il Triangolo industriale era un paese principalmente agricolo, piuttosto povero e diviso da impervie catene montuose, dove non c'era alcun tipo di infrastruttura sempre se si eccettuano aree avanzate del nord-ovest, strade, benzinai, meccanici ecc. non vedo perchè l'elettrico dovrebbe avere tutta sta difficoltà ad affermarsi.
Ritratto di William Foresti
17 novembre 2019 - 11:59
Ciao a tutti. Secondo me, questi investimenti di decine di miliardi di euro da parte dei costruttori tedeschi per la mobilita elettrica, significa solo una cosa: l'Unione Europea ci obblighera' alla transizione verso l'elettrico. Le lobby dei teutonici dettano legge a Bruxelles e di conseguena non duttano miliardi per gioco. Per di piu' con la scusa della produzione estremamente semplificata di una EV, si libereranno di decine di migliaia di dipendenti (vedasi candida ammissione del Ceo gruppo VW. Pag 80-81 di QR ottobre 2019). Ciao. William73
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 12:06
Se VAG investe 70 miliardi, qualcosetta cambia dai.
Ritratto di ziobell0
17 novembre 2019 - 15:39
Lo credo anche io
Ritratto di sergioxxyy
18 novembre 2019 - 13:35
GiulioPedrali contro tutti!!!! E VAI.
Ritratto di sergioxxyy
18 novembre 2019 - 13:41
Dieselista convinto gia' dagli anni ottanta convengo che nelle grandi citta' la maggior parte dovrebbe (per forza) andare in elettrico mentre lascerei maggior scelta nelle zone non metropolitane, campagna, montagna ecc.... questa logicamente e' una mia opinione.
Ritratto di Giuliopedrali
18 novembre 2019 - 17:42
Si più o meno, in realtà però l'elettrico si affermerà in primis su enormi berline de voyage o oggi crossover.
Ritratto di manuel121
20 novembre 2019 - 10:00
buongiorno ha tutti Desiderate fare un prestito per soddisfare i vostri bisogni qualunque? Più preoccupazioni per voi! Indipendentemente dalla vostra situazione finanziaria. Vi offriamo mutui ipotecari, prestiti commerciali, prestiti internazionali, prestiti personali e di prestiti esclusiva prestiti educativi. Offriamo prestiti ad ogni serietà ed onesta se siete nella necessità urgente di denaro o di finanziamento contattare la mia posta elettronica: gui.manuele@gmail.com