IMMAGINANDO IL FUTURO - L’automobile a guida autonoma è al centro dell’attenzione. A parlarne e a valutarla non è soltanto il settore automotive; se ne discute infatti anche in ambienti molto diversi. Per esempio quello degli analisti economici, magari arrivando a conclusioni clamorose. Lo fa un report elaborato dalla banca Barclays che cerca di prevedere gli scenari futuri. È stato diffuso l’altro giorno ed è rimbalzato subito in tutti gli spazi economici del web.
AUTO? NO GRAZIE - In sostanza, lo studio elaborato dall’economista Brian Johnson dell’ufficio studi della Barclays, arriva alle conclusioni che l’avvento della vettura che si guida da sola significherà una forte contrazione della domanda di auto. Nello scenario americano la previsione è di una perdita del 40% nel prossimo quarto di secolo, ovviamente con conseguente massiccio taglio della produzione.
QUEL CHE CONTA È LA MOBILITÀ - Secondo lo studio della Barclays, i veicoli a guida autonoma porteranno in primo piano il servizio di mobilità più che non il veicolo in sé. Secondo il ragionamento, ciò allontanerà dall’idea di possedere l’automezzo, per far crescere invece l’attenzione (e la domanda) per la prestazione di trasporto. Questo per chi percepisce l’automobile esclusivamente come strumento per spostarsi da un luogo all’altro. Per chi invece usa l’auto per il tempo libero, e ama l’auto in sé - sempre secondo la Barclays - rimarrà la propensione a possedere il mezzo.
UNA “AUTONOMA” DA CONDIVIDERE - Secondo la visione di Johnson tra venti-trent’anni il quadro della mobilità sarà perciò dominato dalle auto autonome, che forniranno il servizio di mobilità come dei taxi-robot. Johnson prevede che ciò porterà le famiglie a ridurre il numero di auto di proprietà, in quanto un solo veicolo (autonomo) potrà soddisfare le necessità di trasporto di più membri del nucleo familiare. Lo studio di Johnson calcola che una sola auto autonoma sarà in grado di prestare servizi di mobilità di nove vetture tradizionali, che ovviamente non saranno sostituite. A spingere le famiglie su questa strada sarebbero i notevoli risparmi possibili con il ricorso all’auto autonoma condivisa: fino al 40% dei costi sostenuti per i trasporti. Questo, sempre secondo la visionaria analisi della Barclays che non per altro è intitolata “Mobilità dirompente”.
DRASTICO TAGLIO DELLA PRODUZIONE - La conseguenza più rilevante di una evoluzione del genere sarebbe la fortissima contrazione della produzione di auto, che per gli Stati Uniti arriverebbe viene calcolata tra il 58 e il 68% in meno degli attuali livelli. Va detto che secondo altri studi il settore dell’auto autonoma è destinato a crescere in maniera molto forte, arrivando a costituire un quarto delle vendite di auto entro il 2035 (studio del Boston Consulting Group).