Guida autonoma: in Sud Corea una città dedicata ai test

AUTORIZZAZIONI SNELLE - Il Ministero dei Trasporti sudcoreano ha confermato l’apertura a ottobre 2017 di una piccola città nel Paese in cui le aziende potranno effettuare test sulla guida autonoma, realizzata per essere funzionale agli esperimenti e dove saranno in vigore leggi sulla materia più permissive: le vetture ed i loro sistemi di bordo, secondo Il sito internet del quotidiano Business Korea, potranno venir testati anche senza le autorizzazioni che il Governo deve fornire per i test su strada pubblica. La città si chiama K-City, occupa una superficie di 0,36 chilometri quadrati ed è stata finanziata con l’equivalente di circa 9 milioni di euro, utilizzati per costruire strade, incroci, parcheggi e anche una parte di autostrada. A K-City non ci saranno veri abitanti, ma soltanto edifici, rotatorie e corsie dell’autobus per allenare sensori e telecamere di bordo.

FISSATE LE SCADENZE - Il progetto K-City sarà un motore per tutte le aziende che si occupano dei sistemi per l’assistenza alla guida, a partire dalle Hyundai e Kia, oltre a quelle specializzate nell’ambito della tecnologia (Samsung), dei motori di ricerca (Naver) o delle telecomunicazioni (SK Telecom). Qui i tecnici potranno effettuare i test sulle nuove tecnologie in condizioni sempre ripetibili, fattore che migliora l’accuratezza e la precisione dei rilevamenti. K-City verrà inaugurata a ottobre 2017 e sarà completata nella seconda metà del 2018. La Corea del Sud ha obiettivi molto ambiziosi sulla guida autonoma, progetto considerato un volano a livello economico e sostenuto dal Ministro dei Trasporti, che si aspetta nel 2020 la prima auto con tecnologie di assistenza a livello 3 (il guidatore può distrarsi e leggere un libro).