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La Honda potrebbe chiudere la fabbrica inglese di Swindon

17 febbraio 2019

La fine dei dazi tra EU e Giappone e l’instabilità dovuta alla Brexit le probabili cause.

La Honda potrebbe chiudere la fabbrica inglese di Swindon

NON CONVIENE PRODURRE IN UK - Secondo quanto riportato da Skynews, la casa automobilistica giapponese Honda domani potrebbe annunciare la chiusura dell’impianto di Swindon, collocato nel sud-ovest dell'Inghilterra. Secondo l’emittente, la chiusura dell’impianto potrebbe avvenire nel 2022 e metterebbe a rischio 3.500 posti di lavoro. La casa giapponese non ha confermato l’indiscrezione. Stando a quanto riportato dall’agenzia Reuters, che cita le dichiarazioni di Justin Tomlinson, un politico inglese, la decisione della Honda di chiudere lo stabilimento di Swindon, dove vengono costruite la Honda Civic cinque porte per i mercati globali ed la suv Honda CR-V, non è legata alla Brexit, bensì alla volontà della casa automobilistica di consolidare la produzione in Giappone, anche in vista dell’abolizione dei dazi di importazione nella UE, per via dell’accordo di libero scambio EU-Giappone.

ESPORTAZIONE IN EUROPA - La Honda lo scorso anno ha costruito poco più di 160.000 veicoli presso questo impianto, circa il 10% della produzione totale del Regno Unito che ammonta a 1,52 milioni di automobili. La maggior parte delle Honda Civic e delle CR-V costruite a Swindon sono esportate nell'Europa continentale. Secondo i ricercatori di mercato della Jato Dynamics, lo scorso anno le vendite europee dei modelli Civic sono state di 42.308 unità, segnando una crescita del 6%. Le vendite europee della CR-V sono invece scese del 18%, segnando quota 27.337 unità. La Honda lo scorso mese ha inoltre annunciato che ad aprile chiuderà le sue fabbriche per sei giorni così da pianificare la produzione e contrastare eventuali interruzioni del flusso delle merci alle frontiere, a causa dell’uscita del Regno Unito dall'Unione europea.

NON SOLO I GIAP - La possibile chiusura dell’impianto di Swindon, si configura come l’ennesima misura intrapresa da una casa automobilistica per contrastare le incertezze della Brexit. Le aziende automobilistiche giapponesi come la Nissan, la Toyota e la Honda costruiscono circa la metà delle auto britanniche ed a seguito della Brexit hanno sempre sostenuto un commercio libero e senza ostacoli, invitando i politici a fare chiarezza il prima possibile su un eventuale accordo commerciale. La Nissan all'inizio di questo mese ha annullato i piani per la costruzione della suv X-Trail nello stabilimento di Sunderland. Secondo quanto riportato da Autonews, la Ford la scorsa settimana avrebbe comunicato al primo ministro britannico Theresa May un possibile spostamento dalla Gran Bretagna di una parte della produzione, sempre a causa della Brexit.

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Ritratto di probus78
18 febbraio 2019 - 18:51
Bellissima la Ciciv. Se la faranno in Jap meglio ancora. Peccato per l Europa che si sta dando la zappa sui piedi. La Brexit sarà una sconfitta per gbr e per Ue. Contavano poco prima, ancor meno poi.
Ritratto di 308
18 febbraio 2019 - 18:58
Bellissimo il Civic.
Ritratto di Fr4ncesco
18 febbraio 2019 - 19:04
2
La Gran Bretagna potrebbe far fronte a questo problema mettendo dazi sulle auto provenienti dall'Europa, così da costringere le case a produrvi localmente in CKD per vendere su suolo britannico, a costi relativamente contenuti e occupando la manodopera del posto. Sicuramente Ford, Vauxhall, Nissan, Toyota, Honda, Hyundai non perderebbero l'occasione.
Ritratto di Alfiere
18 febbraio 2019 - 20:08
2
Geniale, puoi fare il paio con quelli che li hanno portati alla brexit. Ma secondo te, il mercato interno britannico è cosi importante da fargli perdere quote in europa?
Ritratto di Fr4ncesco
18 febbraio 2019 - 20:15
2
Certo! Come pensi che funzionava prima degli anni '90?
Ritratto di Leox11
18 febbraio 2019 - 21:37
Infatti sono passati 30 anni ed il mondo è cambiato... Gli inglesi non hanno più nessun marchio nazionale perché sono tutti falliti o acquistati poco prima, proprio perché si sono ostinati col protezionismo e voler difendere le coste dai cugini della terraferma...
Ritratto di Fr4ncesco
18 febbraio 2019 - 23:14
2
Ed è cambiato in peggio in questi 30 anni. A parte quelle schifezze di British Leyland, l'industria automobilistica britannica era composta da Ford, Vauxhall che hanno iniziato a delocalizzare ben prima della Brexit, e in tempi non sospetti, destinazione Polonia, Turchia. In GB per soddisfare la domanda locale vi producevano persino le Peugeot.
Ritratto di Leox11
18 febbraio 2019 - 23:55
La Ford è americana con base in Germania fin da sempre. La Vauxhall faceva parte della galassia GM e per loro comodità erano Opel rimarchiate. La Rover è implosa e comprata da BMW con Mini e RR auto. La Bentley è andata a VAG. Ford ha smerciato il duo JLR agli indiani. Aston Martin addirittura era in mano ad un fondo italiano! Il cambiamento in peggio o meglio è in parte soggettivo, il dato oggettivo è che gli inglesi hanno smontato la loro industria automobilistica nazionale a vantaggio della concorrenza europea ed internazionale. E 30 anni i coreani erano presi per il Qulo ed i cinesi nemmeno esistevano...
Ritratto di Giuliopedrali
19 febbraio 2019 - 08:58
E la MG è quella in più forte ascesa.
Ritratto di treassi
18 febbraio 2019 - 19:59
Ecco cosa vuol dire un uomo solo al comando e pure incompetente... Ha cominciato Cameron ed ecco i risultati, poi è arrivato Renzi che si è svenduto l'Italia, non contenti si sono presi Macron e fra un po pure la Francia sarà in ginocchio... Sembra che fanno di tutto per svenderci ai cinesi... La più furba è la Merkel che si chiama pro europea ma poi è più protezionista di Trump e fa gli interessi solo della Germania...
Ritratto di Vincenzo1973
19 febbraio 2019 - 07:43
Analisi piena zeppa di errori. Cameron non ha votato per la brexit, ha solo chiesto il referendum perché così volevano in tanti. Renzi che piaccia o no aveva pil il attivo. L'unica.cosa che storicamente non funziona è il protezionismo ideologico. Falsa soluzione vedi Trump
Ritratto di treassi
19 febbraio 2019 - 08:08
Il referendum sulla brexit lo ha voluto fare Cameron di testa sua pensando di vincere facile e gli è scoppiato in faccia (non c'era nessun obbligo di farlo..)... Renzi uguale poteva spacchettare il referendum in 3/4 quesiti e magari un paio li vinceva e anche a lui gli è scoppiato in faccia.. lasciamo stare l'economia perché ha fatto quello che chiedeva la Merkel e ha dato solo soldi agli amici banchieri....
Ritratto di treassi
19 febbraio 2019 - 08:57
E comunque oggi i genitori di Renzi sono agli arresti domiciliari... immagina cosa ha combinato lui...
Ritratto di Vincenzo1973
19 febbraio 2019 - 10:26
la favoletta degli amici banchieri non regge. l'unica cosa che conta sono i numeri, e quelli te li da il PIL. quando e' positivo va bene, altrimenti va male. sul caso dei genitori non mi pronuncio. fatti loro...
Ritratto di treassi
19 febbraio 2019 - 11:39
Quando arresteranno anche lui sparirai come già hanno fatto gli amici banchieri...
Ritratto di Giuliopedrali
19 febbraio 2019 - 08:59
Guardate a cosa servono i dazi, un disastro totale!
Ritratto di erresseste
19 febbraio 2019 - 09:53
Se va avanti così, l'Inghilterra sarà lo stato più green al mondo, perchè resterà senza auto
Ritratto di Dario 61
19 febbraio 2019 - 14:44
E bravi gli inglesi, avranno per caso preso lezioni di politica economica in Italia? Qui cambiano i governi e va sempre peggio!
Ritratto di Fulminebianco
21 febbraio 2019 - 11:02
Gli Inglesi hanno ciò che si meritano.