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La Honda “taglia” nella sua fabbrica europea

26 marzo 2014

Il deludente andamento delle vendite in Europa costringerà la Honda a tagliare circa 340 posti di lavoro nello stabilimento di Swindon.

La Honda “taglia” nella sua fabbrica europea
SEMPRE PEGGIO - L’equazione è matematica: le vendite rallentano, la produzione cala, i posti di lavoro diminuiscono. È quanto succede alla Honda (e non solo), costretta a ridurre i turni di lavoro nello stabilimento di Swindon (sud-ovest dell’Inghilterra, nelle foto) per far fronte alla contrazione del mercato automobilistico europeo. L’impianto inglese, che dal 1992 ha prodotto Civic, Civic Tourer, CR-V e Jazz, passerà da tre a due turni per modello causando il taglio di circa 340 posti di lavoro. Dopo un 2013 calato, in termini di produttività, di circa il 15% rispetto all’anno precedente, nel 2014 non saranno prodotti più di 120.000 veicoli a fronte di una capacità annuale di 250.000 vetture.
 
PREVISIONI ERRATE - Ian Howells, vice presidente Honda Europa, ha dichiarato che le previsioni di crescita dello scorso anno non sono state rispettate: ”la situazione non migliorerà nei prossimi due anni, siamo perciò costretti a ridurre la produttività di Swindon”. Allo stesso tempo si è detto fiducioso per il futuro a lungo termine dopo la ristrutturazione dello scorso anno che aveva già comportato il sacrificio di 800 lavoratori. Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’associazione dei costruttori europei, le vendite Honda nei primi due mesi del 2014 sono calate del 10% rispetto all’anno precedente: poco più di 18.000 i veicoli consegnati in Europa.


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Ritratto di Andrea Ford
26 marzo 2014 - 13:35
Se andiamo a vedere auto dello stesso segmento della Civic che hanno linee ruffianissimamente europee come la Kia Ceed vendono ancor meno della Civic stessa. E Anche la bella Hyundai i30 pare esser caduta nel dimenticatoio piuttosto presto nonostante le indubbie qualità e il prezzo concorrenziale. Il problema è che gli europei negli ultimi anni sono diventati oltremodo fondamentalisti e comprano solo ciò che è europeo, magari a volte solo di nome, ma l'importante per loro è che il marchio sia europeo e non tollerano qualunque cosa venga dall'Asia, pensiamo ai modesti numeri che fa Lexus con quel po' po' di auto che fa che se avessero la stella sul cofano o gli anelli sulla calandra venderebbero 100 volte tanto. La clientela europea è tradizionalista e mentalmente molto chiusa, forse la più chiusa in assoluto al mondo, neanche la Russia è così anzi, ho letto che li' le giapponesi, Lexus compresa, sono molto popolari tant'è vero che li da loro sia Honda che Toyota/Lexus vendono congiuntamente sia le gamme europee che americane perchè la richiesta è forte.
Ritratto di fabri99
26 marzo 2014 - 16:13
4
Sono d'accordo anche io, se cambiassero design e introducessero linee più piacevoli ed europee, Honda avrebbe sicuramente più successo in Europa. Purtroppo l'Europa è in crisi, quindi a Honda(ma anche ad altri) non conviene accontentare i gusti degli europei che tanto comprano sempre meno auto, ma invece seguire le mode e i gusti dei mercati più ricchi o emergenti, tra cui Cina, Giappone, USA, ma anche India e Brasile(dove credo vendano la Brio)... La necessità è quella di vendere e se in Europa il mercato è stagnante, non conviene fare modelli specifici per l'Europa, ma piuttosto adattare quelli creati per altri mercati. Infatti le Honda, ad esempio in America, piacciono(Accord su tutte) e lo stesso vale per altre giapponesi, qui in Italia non molto apprezzate(un esempio è la vecchia Toyota Auris: qui in Italia e in Europa non se la filavano in molti, ma, grazie al consenso ottenuto all'estero è stata l'auto più venduta del 2012)...
Ritratto di baccio
26 marzo 2014 - 13:17
che non taglino la nuova type r....
Ritratto di onavli§46
26 marzo 2014 - 13:38
particolarmente per il mercato europeo, è da anni che sottovaluta la sua immagine di tale continente, e dunque le vendite, quasi forse non gli interessasse più di tanto. Nel 2013, le vendite in Europa sono state poco meno di 150.000 autovetture, con una forte flessione di mercato. Dunque poche autovetture, alta percentuale negativa di bilancio, e probabilmente anche scelte sbagliate d'inserimento al mercato EU, tipo la CR Z ibrida e pur la Jazz ibrida. Auto non capite dal pubblico, ma neppure sponsorizzate dalla casa automotive del Sol Levante.. Altresì, l'assoluta scarsità di campagne pubblicitarie e promozionali, non hanno certo premiato la sua immagine. Le Honda sono ottime auto in ogni segmento, affidabilissime, ben rifinite nella qualità e nella meccanica. Anche se attualmente alcune stili di carrozzeria, tipo la Civic, e la futura Jazz (Fit in Giappone), sono poco personali e meno intriganti che nel recente passato. Questi sono i primi segnali, sottovalutati commercialmente da una comunque grande casa automobilistica e motociclistica. Peccato.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
26 marzo 2014 - 16:53
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Giuss
26 marzo 2014 - 19:06
E' un bel numero! e mi spiace. Però faccio un altro ragionamento ossia: le Honda prodotte nel Regno Unito hanno potuto contare molto su questo mercato, infatti gli inglesi le hanno sempre apprezzate, ed è curioso che, nonostante in mercato inglese sia stato proprio l'unico in Europa a non subire cali in questi anni, Honda sia andata tanto male. Massima solidarietà a chi perderà il lavoro!
Ritratto di Arcadia
26 marzo 2014 - 21:35
Ossia identici agli altri: Niente ibrido e diesel a tutto spiano = Identici a tutti gli altri, e alla fine la gente compra i marchi europei. Prendiamo Toyota: In Europa è ormai in crescita continua da oltre un anno ed'è arrivata a insediarsi nella top ten, addirittura in Italia lo scorso mese è stato il quinto marchio piu'venduto battendo Renault e Opel (per la prima volta nella storia in Italia), per quale motivo? Perché si sono saputi costruire una solida immagine con le ibride, la gente le ricollega subito a loro e le comprano quasi automaticamente senza pensarci.
Ritratto di DS
27 marzo 2014 - 11:47
Mah, secondo te la Civic è una me too? La Bravo e la C4 lo sono ma non la Civic senza dubbio così come faccio fatica a trovare un solo modello Honda che rientri in questa filosofia. Quanto a Toyota sta facendo bene è vero, però cosa la faccia preferire a Honda resta un mistero, qualche anno fa confrontavo l'Accord (Dio se era bella) con la Avensis (........) e sinceramente non ho trovato un solo motivo per preferire la Toyota, certo con l'ibrido si sono creati un brand quasi a parte e questo paga quindi sono stati bravi, ma per il resto per me Honda resta superiore.
Ritratto di Arcadia
26 marzo 2014 - 21:37
focus2move.com/.../1199-italy-toyota-at-record-sh...‎
Ritratto di H-ROSSA無限
26 marzo 2014 - 23:07
1
Mi dispiace, prima di tutto per i lavoratori, che spero vengano riassunti prima o poi, ma da Hondista sono molto critico. Un marchio che non sponsorizza i propri modelli non può crearsi un immagine solo basandosi sui clienti soddisfatti.
Ritratto di Veronicuccia
27 marzo 2014 - 00:03
Honda paga in Europa una politica commerciale assurda seguita da 15 anni a questa parte: 1) rete poco estesa sul territorio; 2) motorizzazioni limitate e lontane dai gusti europei; 3) pubblicità inesistente. Non è così che si fa breccia nel cuore degli automobilisti europei, abbagliati dalla produzione tedesca!
Ritratto di H-ROSSA無限
27 marzo 2014 - 07:04
1
Concordo in pieno
Ritratto di Pallins
27 marzo 2014 - 09:39
Basandosi su questi dati: https://www.alvolante.it/news/affidabilita-motori-tedesche-sono-messe-male-333520 Honda ha sbagliato completamente campagna pubblicitaria
Ritratto di studio75
27 marzo 2014 - 12:21
5
Dovevo cambiare auto ed ero rivolto al segmento C. vado al salone Honda delle mie parti. vedo la Civc e mi piace molto (molto più bella dal vivo che nelle foto). anche gli interni per la loro super versalità (e per il super bagagliaio) mi convincono. poi arrivano le note dolenti... chiedo di poter provare il motore che mi interessa (1.8 benzina aspirato) e mi rispondono che non è disponibile nessuna vettura per la prova (nemmeno una con motore differente!). E allora che cosa pretendono??? che uno spenda una cifra considerevole al buio??? perchè non le regalano mica le Honda e non mi importa che chi ne è possessore ne esalti le doti. io devo prima confrontarmi alla guida per avere un minimo di consapevolezza nella scelta. Investono tanto sul prodotto ma non nella vendita. in fondo dotare le concessionarie ufficiali di qualche modello da provare non penso che gli costerebbe poi tanto. (il venditore mi hai poi confidato che se era per Honda avrebbero già chiuso i battenti. per fortuna commercializzano anche un altro marchio che si sa vendere).
Ritratto di baccio
27 marzo 2014 - 13:41
Non e' una cosa rara, non poter provare un' auto. pensa te che poco tempo fa sn entrato in concessionaria, solo per vedere un' auto, che nn avevo ancora visto dal vivo, non ce l avevano neanche loro, e il venditore m ha detto che se volevo vedrla.... dovevo fare il contratto!!!!!!!!! Ti lascio immaginare la mia risposta.
Ritratto di abraxasso
27 marzo 2014 - 23:09
La Honda, in Inghilterra, produce solo macchine per il mercato europeo o anche per quello mondiale? Se non c'è differenza tra europeo e mondiale, perché deve licenziare proprio in Inghilterra? Le auto prodotte in Inghilterra, non possono essere spedite nei vari mercati mondiali, come immagino si faccia con quelle costruite in Giappone, o in India, o in chissà dove? E' ancora sensato pensare che ad ogni mercato debba corrispondere la sua bella fabbrichetta? E che ogni fabbrichetta debba produrre solo per il fabbisogno locale? La decisione della Honda mi sembra sciocca, a meno che non si tiri fuori la storiella che un operaio Inglese costa molto di più di un operaio indiano, eccetera eccetera...o a meno che non risulti che l'Europa, o specificatamente l'Inghilterra, debba essere tenuta sotto scacco dagli Americani e dai Giapponesi e quindi non si fa niente per favorirla, anzi! Quindi, la faccenda, vista alla luce del sole, sembra una sciocchezza; vista invece nei bui meandri del sotterfugio, sembra una vigliaccata. Ma, come si dice, " à la guerre comme à la guerre ".