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Hongqi S9: debutta a Milano l’hypercar ibrida

Pubblicato 05 settembre 2021

Disegnata da Walter de Silva, sarà costruita alle porte di Reggio Emilia, nel cuore della Motor Valley. Arriverà nel 2023 a un prezzo di circa 2 milioni di euro.

Hongqi S9: debutta a Milano l’hypercar ibrida

EFFETTO WOW GARANTITO - Accade a volte che quando il meglio della tecnologia sino-americana si fonde con il gusto del bello italiano, e alla base dell’unione c’è la volontà da parte di due colossi industriali di imporsi tra i maggiori produttori di automobili super sportive eco-sostenibili, nascano supercar dal sicuro effetto wow. È il caso dell’attesissima Hongqi S9, il primo bolide ibrido nato dalla joint venture tra gli statunitensi della Silk EV e i cinesi della FAW. La primogenita della serie Hongqi S - che sarà costruita in una fabbrica costata oltre 1 miliardo di euro nella frazione di Gavassa, alle porte di Reggio Emilia, nel cuore della stessa Motor Valley in cui nascono le più desiderate gran turismo di casa nostra - è stata svelata ieri in anteprima mondiale alla Milano Design Week, dove un team di studenti di architettura della YACademy di Bologna, coordinato dall’architetto Michele De Lucchi, le ha cucito addosso uno spazio espositivo concepito per spiegare la genesi e l’evoluzione del design di questa hypercar.

GRIFFE ITALIANA - E proprio il design, e in particolar modo lo stile della carrozzeria e degli interni, si candida come uno dei principali valori aggiunti di un progetto di per sé molto ambizioso. Le forme della Hongqi S9 sono nate dalla matita di Walter de Silva, designer di fama mondiale conosciuto per i suoi trascorsi in Alfa Romeo, dove ha guidato lo sviluppo stilistico della 156, e nel gruppo Volkswagen, dove alla metà degli anni 2000, con l’intuizione del single frame dell’Audi, ha innescato il cambio di paradigma da cui è cominciato un nuovo corso stilistico per tutti i brand nell’orbita del colosso di Wolfsburg. La vettura presentata a Milano non è ancora il modello di serie, ma una concept che lo rispecchia da vicino.


> Qui sopra, accanto alla S9, Roberto Fedeli direttore tecnico della Silk FAW.

NUMERI DA HYPERCAR - La Hongqi S9 è una hypercar ibrida basata su telaio e carrozzeria in carbonio, che può contare su numeri da capogiro: è spinta da un motore termico V8 di 4 litri biturbo Euro 7 capace di 850 CV a 9,000 giri, che trasmette il moto alle ruote posteriori attraverso un cambio a 8 rapporti. All’avantreno due motori elettrici che erogano 530 CV, che si sommano a quelli del motore termico per un totale di 1.400 CV. Il costruttore dichiara una velocità massima di oltre 400 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h inferiore ai 2 secondi. Le batterie si basano su un'architettura a 800 volt che garantisce una ricarica ultra rapida. Molto sofisticata anche l'elettronica sviluppata per la vettura che disporrà di un avanzato sistema di torque vectoring per gestire l'enorme coppia che arriva alle singole ruote. Sarà prodotta in circa 400 unità per un periodo di tre anni e avrà come concorrenti altre supercar ibride, come l'Aston Martin Valhalla e la Mercedes AMG Project One.

VOGLIA DI FUTURO - Appassionati e turisti giunti a Milano per la settimana del design potranno ammirare la nuova Hongqi S9 allo stand della Silk Faw, in Via Tortona 31, dove rimarrà esposta fino al 10 settembre dalle 10 alle 18. “La nuova Hongqi S9 è il simbolo di un nuovo futuro in cui alte prestazioni e design si uniscono perfettamente all’innovazione e una più consapevole attenzione alla sostenibilità - afferma Katia Bassi l’amministratore delegato della Silk FAW -. Siamo felici ed entusiasti di poter mostrare per la prima volta al mondo la nostra splendida hypercar in occasione di un evento di portata globale come la Milano Design Week”. Bassi sottolinea anche l’importanza di sostenere le nuove generazioni di giovani professionisti in un mondo, quello del design e della progettazione, in cui il ricambio generazionale può e deve offrire nuove opportunità di crescita per lavoratori e aziende: “Siamo contenti di vedere all’opera ragazzi come gli allievi della YACademy di Bologna e poter dare loro l’occasione di farsi conoscere al grande pubblico, perché puntiamo a creare un ambiente in cui tutti possano lavorare insieme e in armonia”.

> LEGGI ANCHEWalter de Silva: “La S9? È come un aliante”



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Ritratto di Road Runner Superbird
5 settembre 2021 - 17:50
Meno male che ci sono gli americani che bilanciano ad ovest il progetto, che per l'altra metà è un'auto comunista chiamata "bandiera rossa" in Emilia Romagna.
Ritratto di Gordo88
6 settembre 2021 - 17:54
1
Meno male che ce l' abbiamo noi la motor walley e non altri, altro che comunisti!!
Ritratto di Oxygenerator
6 settembre 2021 - 08:48
Ma evidentemente se ne vendono parecchie di ste bat mobili. Ne avranno presentate una 40 ina, tutte esclusivissime, tutte millesimate, v8, v12, v 20 etc etc solo negli ultimi 2 anni. Diciamo che è almeno ibrida.
Ritratto di Blade Runner
6 settembre 2021 - 09:42
Diaciamo pure che sono tutte orridamente simili- Cui prodest?
Ritratto di Trattoretto
6 settembre 2021 - 10:29
I tamarr-boys hanno lavorato alla grande. Dai cerchi ra gli cromati al sederone bello pronunciato. L'auto di arlecchino che è diventato barman.
Ritratto di Trattoretto
6 settembre 2021 - 10:46
Il correttore ci ha messo del suo per peggiorare il mio giudizio sull'estetica di questa cinesata. Addirittura non mi ha concesso di elevare arlecchino al ruolo di Batman ma al massimo di barman.