NEWS

Il biogas per alimentare le auto

Pubblicato 23 maggio 2014

Abbiamo visitato il centro di produzione di biogas di Lelystad, in Olanda e guidato la Skoda Octavia G-TEC a metano.

Il biogas per alimentare le auto
ANIMO VERDE - In Olanda, la produzione di energia da fonti rinnovabili non è una moda, ma un impegno reale, che coinvolge aziende, centri di ricerca universitari e cittadini comuni. Basta vedere le distese di generatori eolici che imbiancano le campagne olandesi ed emergono dalle acque del Mare del Nord, per rendersene conto. La Skoda, che si sta impegnando a creare una gamma completa di auto a metano, ci ha consentito di visitare l’impianto di produzione di biogas del Bioscience Center di Lelystad, vicino ad Amsterdam, dipendente dall’istituto sperimentale dell’Università di Wageningen. 
 
SI PRODUCE CALORE - Il Bioscience Center di Lelystad, circondato da campi coltivati e allevamenti di bovini, comprende un centro di ricerche universitario e un impianto di produzione di biogas, ovvero metano ricavato da sostanze organiche. L’obiettivo dei ricercatori è quello di produrre metano, utilizzabile anche come carburante, attraverso la trasformazione di materiali di scarto dell’agricoltura e dell’allevamento. Pertanto l’Istituto dispone di una stalla con circa 120 mucche proprio accanto agli edifici dell’amministrazione. Il letame prodotto dalle mucche viene convogliato in due generatori, dove fermenta e genera biogas. Il gas a sua volta alimenta un impianto di cogenerazione che origina calore ed energia elettrica. Con il calore in inverno vengono riscaldate le vasche per la produzione di alghe, mentre l’energia elettrica viene riversata nella rete tutto l’anno. 
 
 
PRODOTTO DELLA FERMENTAZIONE - Accanto al letame, l’Istituto sfrutta anche prodotti di scarto agricoli, in particolare le foglie di barbabietola da zucchero, l’erba e le alghe (coltivate in una serra dell’Istituto). Queste vengono fatte fermentare all’interno di contenitori a tenuta stagna, che permettono di trasformare i materiali organici in biogas utilizzando un processo biologico a circa 38-55 °C. Più della metà del gas risultante da questo processo è costituito da metano (CH4), mentre il resto è anidride carbonica (CO2). Sottoprodotto della produzione di biogas sono i digestati, che possono essere a loro volta utilizzati come fertilizzante di alta qualità. Accanto all’impianto di cogenerazione si trova un container al cui interno è attivo un impianto per la produzione di biocarburante: il biogas ottenuto per fermentazione, infatti, è una miscela di metano e biossido di carbonio. Per renderlo utilizzabile come carburante bisogna separare le due sostanze, poi il metano viene stoccato in bombole e può essere utilizzato per il rifornimento di autoveicoli, proprio come quello dei distributori.
 
SU STRADA: SILENZIO E UN DISCRETO BRIO - In occasione della visita all’impianto di Lelystad, abbiamo avuto la possibilità di guidare la Skoda Octavia G-TEC (foto qui sopra). Con il pieno di metano e di benzina (nel cruscotto ci sono due indicatori del livello del carburante: gas a sinistra, benzina a destra) l’auto parte a gas, per poi passare alla benzina automaticamente solo quando il biocarburante è finito. Per la casa l’autonomia complessiva è di 1.330 km, 410 col metano e 920 con la benzina. Le bombole sotto il pianale all'altezza del bagagliaio contengono 14 kg circa di gas, ma riducono un po' le capienze dei vani, con quella minima della berlina che passa da 590 a 460 litri (la massima da 1.580 a 1.450), e quella della wagon che scende da 610 a 480 litri (1.740-1.610 la massima). Il 1.4 TFSI da 110 CV, sviluppato per funzionare a benzina e a metano, è dolce, regolare e, soprattutto, molto silenzioso. Buono le spunto e discreta la ripresa nelle marce lunghe. La Octavia G-TEC arriverà nelle concessionarie a settembre, ma ancora non è stato comunicato il prezzo.
Skoda Octavia
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
90
125
55
47
60
VOTO MEDIO
3,4
3.36605
377


Aggiungi un commento
Ritratto di SuperMaserati
24 maggio 2014 - 18:52
ottima idea
Ritratto di Jinzo
25 maggio 2014 - 13:28
di ogni animale, incluso l'uomo esce materiale per creare biogas, siamo fonte primaria di metanogeni
Ritratto di marco.stroppare
25 maggio 2014 - 23:41
Il Biogas, e quindi anche il biometano si può produrre da un'innumerevole tipologia di materia organica: liquami, scarti agricoli, erba, parte organica dei rifiuti urbani, resti di macellazione e dell'industria alimentare.....Oltrechè da colture agricole. Quando si inizieranno a produrre biodigestori per produrre biometano per uso autotrazione?
Ritratto di prodottinotevoli
26 maggio 2014 - 13:22
Certo, ne soffriranno i petrolieri ma ricavare ricchezza dai rifiuti è geniale. Come si fa a essere ancora detrattori di un simile carburante? Avanti così.
Ritratto di nuntengrenarmefummnapippemevacacucca
27 maggio 2014 - 08:04
1
Se l'Italia e' un paese di merda allora vivremo di rendita! Si si nat mappina nun puo' maje addeventa' foulard je te saccie pire
Ritratto di tice
27 maggio 2014 - 12:20
concordo sull'inizio e non capisco bene il resto. Potresti tradurre per un emiliano
Ritratto di nuntengrenarmefummnapippemevacacucca
28 maggio 2014 - 23:47
1
Ciao traduco 'se sei nato straccio non potrai mai diventare un foulard, io ti conosco da prima che nascessi' usato nel senso che l'italia non cambiera' mai. La parola che usiamo per 'straccio' cioe' 'mappina' e' usata per indicare i falsi furbi, quelli che con l'illegalita' causano solo danni a se' stessi ed alla comunita'.
Ritratto di nuntengrenarmefummnapippemevacacucca
29 maggio 2014 - 00:02
1
'Je te saccie pire' cioe' io ti conosco da prima che nascessi e' una frase idiomatica che ha una genesi un po' particolare te la cito per curiosita'. Proviene da un detto del seicento. Un contadino ha un albero di pere che non da' frutto, lo taglia e lo vende ad un falegname, che ne fa' un crocifisso e lo vende ad una chiesa. Tutti i fedeli pregano davanti a questo crocifisso, chiedendo miracoli. Il contadino guarda perplesso il crocifisso e gli dice 'je te saccie pire' cioe' 'ti conosco da quando eri un albero di pere', non facevi le pere ed ora fai i miracoli? Ti piace? L'Italia e' piena di cultura popolare, di lingue differenti, di piatti tipici, vini, ecc. E si e' capito che la vera ricchezza che abbiamo e' questa, va valorizzata al massimo, senza razzismo, perche' possiamo vivere anche solo della nostra plurimillenaria cultura!
Ritratto di tice
27 maggio 2014 - 12:35
Ho provato diverse Octavia, auto molto notevole , spt per il rapporto prezzo/sostanza, se la SW avrà sufficienti bombole ( 18-20 kg di metano) ed il DSG, o comunque l'automatico, per me sarà difficile rinunciarvi.
Ritratto di tice
29 maggio 2014 - 20:20
Grazie delle gentili spiegazioni. Il vs detto e la sua spiegazione sono interessanti, di cultura e certo non banali. Nel merito però non so quanto qs detto sia calzante al biogas. Ovviamente un'auto a biogas ha i suoi limiti ma anche i suoi pregi ( economici ed ecologici ). Negli anni 70 viaggiavo con un'Alfasud a metano ( 1200 cc , 4 marce, 77 litri di bombole, baule quasi zero, circa 220 km di autolnomia a metano, 1 pieno circa 900 lire ) e mi sembrava di essere il padrone del mondo. Giorni fa ho provato l'Audi A3 G-tron : molto notevole ed al prezzo di 4 centesimi di € a km........... il metano non è poi tutta m....
Ritratto di Cri_cri
7 marzo 2022 - 12:10
mi domandavo se esistono dei macchinari di dimensione modesta.. che permettano di generare con i propri rifiuti organici una quantità minima di biogas che comunque potrebbe consentire di alimentare la propria auto in autonomia... penso che se ognuno producesse per sè con i propri scarti (o con degli scarti già sintetizzati da acquistare) potrebbe essere possibile fare qualcosa di buono.. esistono dei macchinari 'da casa' con questo obiettivo?