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Il gruppo PSA sceglie Android

Pubblicato 06 agosto 2020

A partire dal 2023 i modelli di Peugeot, Citroën, DS e Opel utilizzeranno il sistema operativo Android Automotive per i loro infotainment.

Il gruppo PSA sceglie Android

MEGLIO GOOGLE - I costruttori di auto sono alla continua ricerca di strategie in grado di abbattere i costi di ricerca e sviluppo e quelli di produzione. Oltre alle alleanze, in grado di assicurare sinergie e razionalizzazione nelle fasi produttive, c’è un’altra voce di spesa che sta diventando sempre più importante. Si tratta dello sviluppo del software. Ecco perché molte società hanno deciso di rivolgersi ad alcuni colossi dell’informatica come Google, che ha presentato un sistema operativo proprietario, denominato Android Automotive OS, in grado di adattarsi a diversi sistemi multimediali.

DAL 2023 - La prima ad affidarsi a Google è stata la Volvo, utilizzando Android Automotive sull’elettrica Polestar 2 (foto qui sopra), seguita dell’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi. Ma c’è un altro grande gruppo automobilistico che ha deciso di affidarsi a Google per il software dei propri sistemi multimediali. Stiamo parlando del Gruppo PSA, il quale, grazie a un accordo raggiunto con il colosso di Mountain View, utilizzerà Android Automotive OS sui suoi modelli a partire dal 2023. Ancora non è stato annunciato quale sarà il primo modello ad adottarlo. 

ANDROID NATIVO - Android Automotive, oltre a consentire una maggiore integrazione con lo smartphone con sistema operativo Android, permette di utilizzare buona parte delle applicazioni che fanno parte dell’ecosistema di Google direttamente nello schermo del sistema multimediale dell’auto (sarà ad esempio possibile utilizzare l’assistente vocale Google Assistant per regolare la temperatura dell’abitacolo avviare app e inviare messaggi), rendendo disponibili aggiornamenti via internet. Le case automobilistiche potranno poi utilizzare questa piattaforma di tipo “open source” per offrire i propri servizi. 

UN PASSO AVANTI - Attualmente la maggior parte delle aziende automobilistiche limita l’integrazione del mondo Google ad Android Auto che si attiva dopo aver collegato lo smartphone, riproducendo su schermo solo alcune specifiche applicazioni.



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