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Parte piano il 2011: a gennaio immatricolazioni giù del 20,7%

01 febbraio 2011

Nel mese appena concluso sono state immatricolate 164.356 auto contro le 207.266 del 2010. Bene il mercato dell'usato, in crescita del 10,8%.

OLTRE 40.000 AUTO IN MENO - Come avevano previsto gli analisti del settore auto, il 2011 inizia con il “freno a mano tirato”. Stando ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture, nel primo mese dell'anno sono state immatricolate solo 164.356 auto contro le 207.266 del 2010. Un calo del 20,7% giustificato in parte dal fatto che gennaio 2010 era ancora influenzato dalla coda degli incentivi del 2009 e dal basso numero di ordini rimasti inevasi dalla fine del 2010. Secondo i dati elaborati dall'Anfia, l'Associazione nazionale filiera industria automobilistica, a gennaio ci sono stati 159.000 nuovi ordini, un volume inferiore a quanto si registra normalmente nel primo mese dell'anno, ma superiore del 27% rispetto a gennaio 2010.

MERCATO DEBOLE
- Come ha sottolineato Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia, “i risultati del mese confermano un trend che ormai si registra da molti mesi e che probabilmente non si modificherà nel breve termine. Sia i dati di immatricolazione che quelli relativi agli ordini riflettono un andamento macroeconomico ancora debole”.

MEGLIO L'USATO
- Per quanto riguarda il mercato dell'usato, i dati diffusi dal Ministero indicano, per gennaio, una crescita del 10,8% dei passaggi di proprietà di autovetture, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario), con 364.785 unità immatricolate a fronte delle 329.371 del gennaio 2010.

Domani vi proporremo la consueta analisi più approfondita per il mese di gennaio, con l'andamento dei singoli costruttori e la classifica delle auto 10 auto più vendute.



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Ritratto di apm
1 febbraio 2011 - 19:22
Senza incentivi non si vende, o abbassano i prezzi o si andrà avanti (almeno nel mio caso) con auto usate
Ritratto di nobilex
2 febbraio 2011 - 00:00
mica sulle automobili. E comunque basta "drogare" il mercato automobilistico con leggi e leggine a uso e consumo di pochi settori industriali. Il mercato deve rispondere solo alla legge domanda/offerta: se la domanda non c'è i prezzi devono scendere, e viceversa. Punto e basta.
Ritratto di trap
2 febbraio 2011 - 12:55
e non dimentichiamo che gli incentivi statali gravano sulle tasche dei consumatori
Ritratto di illupobora
2 febbraio 2011 - 08:19
Concordo
Ritratto di Gianluigi74
1 febbraio 2011 - 20:01
o abbassano i prezzi o alzano gli stipendi la botte piena e la moglie ubriaca è solo una favola altrimenti non si devono lamentare visto che gli utili comunque vada sembra che li facciano lo stesso.
Ritratto di giacomo murtino
1 febbraio 2011 - 20:18
Oppure tolgono un po di tasse sulle auto visto che comprando la stessa auto una in Italia l'altra in Germania,tanto per fare un paragone,là costa anche 4000 euro in meno,un esempio una megane rs qui costa 30000 euro,in Germania ne costa 26500 c'è una bella differenza....
Ritratto di Gianluigi74
1 febbraio 2011 - 20:24
potrebbe bastare
Ritratto di giacomo murtino
1 febbraio 2011 - 20:28
Se non è impegnato in altre faccende più "serie"si può provare eheheheh...
Ritratto di wiliams
1 febbraio 2011 - 21:19
Bisogna anche dire che nei primi 3 mesi dell anno scorso si sentiva ancora la "mano" degli incentivi.
Ritratto di haps
1 febbraio 2011 - 21:46
i prezzi prima di tutto,le tasse la benzina,e poi il bollo l'assicurazione,ma ragazzi stiamo scherzando,nn siamo tutti POLLI COME PENSA QUALCUNO.COMPRIAMO L'INDISPENSABILE XCHE NN GIRA + IL SOLDOOOO...CAPITOOOOOO.PARLANO DI ABBASSARE LA BENZINA E QUI SIAMO AD 1.60 NN SE NE PUO + CON LE AUTO CHE PARECCHI + NN POSSONO PERMETTERSELA.FATE GIRARE IL MSS A CHI DI DOVERE CHE SIAMO ALLA FRUTTA.
Ritratto di fusco8
2 febbraio 2011 - 01:21
no grazie!mai presa e mai la prendero nuova,usata di un anno o due è molto meglio.
Ritratto di Gigi P.
2 febbraio 2011 - 13:02
E ci vogliamo ancora meravigliare? Sono sempre le STESSE cause, ma forse qualcuno (Governo+ Produttori auto) se le vogliono dimenticare/far finta di... La crisi attanaglia le famiglie = meno potere acquisto. Aziende che chiudono e lavoratori senza stipendio/lavoro= meno sicurezza = meno propensione all'acquisto auto. in Italia poi saturazione del mercato e incalzare EURO 3-4-5... (con/senza FAP)- fermi macchina/inquinamento !!Ma parliamoci chiaro: se esistono persone/famiglie che stentano ad arrivare a fine mese, cosa mangiano "pane/auto" ? E il caro benzina/gomme/assicuraz.ne vogliamo parlare? E la mancata gestione dell'ingresso dell'EURO (del Governo) che ha dimezzato il potere d'acquisto..!! BASTA stupirsi !!
Ritratto di giacomo murtino
2 febbraio 2011 - 13:40
concordo pienamente,parola per parola....
Ritratto di SempreAperto
2 febbraio 2011 - 13:43
Lo avrete sicuramente sentito o letto che Henry Ford dava ai suoi dipendenti degli stipendi superiori al mercato dell'epoca proprio perché voleva che fossero i primi acquirenti delle automobili che costruivano. OK, siamo in altri tempi ed altro contesto ma le addizioni e sottrazioni funzionano sempre nello stesso modo. Gli incentivi ai vari settori (auto, moto, bici, elettrodomestici ecc.) sono una cosa assurda nel senso che da anni ci dicono che siamo in una società capitalistica ed il mercato si auto-regola, sono sempre pronti a smentire se stessi con aiuti di Stato! Strategia trasversale a tutti i colori politici, anche negli ultra-liberisti USA il Presidente Obama ha foraggiato le banche e le case automobilistiche che stavano fallendo. Alla fine ci rimette sempre Pantalone...
Ritratto di antonellof
3 febbraio 2011 - 10:00
Grandi sconti ai dipendenti e se vuoi entrare oltre i cancelli sei obbligato ad avere una fiat se no stai fuori.
Ritratto di gloster
2 febbraio 2011 - 17:27
Gli incentivi all’ acquisto non servono, ma gli incentive alla rottamazione si. Altrimenti, vedi mio caso, finche’ la macchina va’ continuo ad andare.. consuma di piu’, inquina, ecc.. non sono “problemi” miei. Dovrebbero essere problemi dello stato, meno acquisto di petrolio, piu’ salute e meno spesa SSN ecc. Ma parliamo di altri stati ovviamente! Acquistare una nuova auto serve allo stato “vedi iva”, all’ industria dell’ auto e quindi a chi ci lavora direttamente ed indirettamente..
Ritratto di SempreAperto
2 febbraio 2011 - 17:46
@gloster, in parte hai ragione ma per ogni manufatto umano che prevede l'uso di energia e di risorse ambientali bisognerebbe fare un bilancio energetico complessivo. Lo so che è molto difficile anche se tecniche come la LCA possono aiutare. Esempio. La tua auto è vecchia, consuma ed inquina molto più che una nuovissima Euro 5. Però per costruire l'auto nuova è stato necessario estrarre parte del ferro diventato acciaio, petrolio per le parti in plastica, come tutti i processi industriali sono stati utilizzati migliaia di litri d'acqua e chissà quanti kw in energia per la costruzione dei singoli elementi e il loro montaggio finale. Quante emissioni sono state fatte in atmosfera, nell'acuq, nel terreno per costruire un'auto Euro 5? Quanti anni ci vorranno per pareggiare queste emissioni e veramente avere un vantaggio rispetto alla tua vecchia auto? Sembreranno domande noiose e nessuno di noi si preoccupa ma la Terra è un sistema chiuso e questa è la realtà.
Ritratto di trap
2 febbraio 2011 - 23:12
comunque più di gennaio 2009, quando furono 157418. Da aprile, quando sarà finita l'anomalia causata dagli incentivi, potremo contare su dati più significativi e rivedremo il segno +.
Ritratto di antonellof
3 febbraio 2011 - 10:10
Bisogna veramente proporre delle auto nuove ad esempio ad alimentazione elettrica. Le case hanno dormito per 40 anni e facevano i prototipi elettrici non veramente funzionanti solo per far contento il politico di turno. Ed ora di svegliarsi, specialmente alle case italiane, ed europee in generale. O volete che nel giro di 10 anni scompaiano tutte le case europee e ci saranno i coreani, i giapponesi e i cinesi che produrranno veicoli elettrici. Attenzione i maggiori produttori di batterie elettriche per cellulari sono orientali. Noi abbiamo delle buonisssime idee, vedi il Prototipo elettrico di Pininfarina, ma non sappiamo valorizzarle e svilupparle. Se tutto, come sembra, la Cina si avvicina alla Pininfarina, speriamo che almeno una parte di produzione resti in Italia

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