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Vendite auto: per luglio si stima un -26%

02 agosto 2010

Sono appena 152.000 le auto consegnate nel mese appena concluso. La Federauto chiede a gran voce un ritorno degli incentivi all'acquisto per uscire dallo stato di crisi.

PRIMI DATI - In attesa che nel pomeriggio l'Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), diffonda l'ormai classico bolletino con i dati delle immatricolazioni del mese appena passato, una prima stima dell'andamento arriva dai numeri comunicati dalla Federauto, l'associazione dei concessionari italiani. A luglio sarebbero state consegnate 152.000 vetture, che equivalgono a una riduzione del 26% rispetto allo stesso mese del 2009. Un dato che confermerebbe il momento di grave crisi del settore auto e la tendenza al negativo iniziata con il mese di aprile, quando le immatricolazioni hanno subito un forte calo dopo la “coda degli incentivi”: le auto vendute nel 2009 potevano essere immatricolate entro il mese di marzo 2010.

BASTA KM0 - Come precisa Filippo Pavan Bernacchi, presidente della Federauto, si sta assistendo a “un vero disastro per tutti. Va detto che questo dato si avvicina molto alla realtà perché sembra che i principali costruttori abbiamo finalmente tolto il piede dalle chilometri zero. Questo perché non si può continuare all'infinito ad autoimmatricolarsi vetture per dimostrare dati di quota non veritieri. E infatti il mercato dei privati, quello non inquinabile da autoimmatricolazioni, vede una flessione attorno al -30%. E si continua così oramai da qualche mese nell'indifferenza del Governo”.

UN RIMEDIO - La Federauto, infatti, punta il dito contro la mancanza del rinnovo degli incentivi all'acquisto per le auto, un allarme che più volte ha lanciato anche la stessa Unrae. La ricetta che propone Bernacchi per uscire dall'attuale stato appare chiara: “da un lato rinnovando dei bonus pluriennali per svecchiare il parco auto e incentivare le vetture a basso impatto ambientale; in primis quelle alimentate a Gpl e a metano. Dall'altro, varando una politica seria per riallineare la tassazione delle vetture aziendali agli altri paesi europei. C'è una differenza enorme a nostro sfavore e le poche aziende che potrebbero acquistare auto, veicoli commerciali e industriali, sono costrette a mantenere i propri parchi, anche obsoleti, non sicuri e inquinanti”.

PREVISIONI NEGATIVE - Senza il rinnovo degli incentivi, il trend negativo del mercato viene confermato anche da altri dati. Sempre secondo Federauto, lo Stato incasserà circa 2 miliardi di imposte in meno e i concessionari per far quadrare i conti saranno costretti a tagliare sulla forza lavoro, a rischio ci sarebbero circa 15.000 posti di lavoro, ai quali se ne dovrebbero aggiungere almeno 30.000 dell'indotto.



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Ritratto di Chicolatino
2 agosto 2010 - 14:24
come tutte le statistiche questi dati sono da prendere con le molle, perché l'anno scorso e quello prima e quello ancora prima c'érano gli incentivi a cambiare l'auto anche se non c'éra il bisogno, adesso senza incentivi e arrivato il dato reale.....e guarda acaso tutti stanno pensando ancora a gli incentivi (spreco di denaro pubblico) per aumentare le vendite e il guadagno delle case automobilistiche......vediamo se con questa crisi il goberno ha voglia di buttare via i soldi dei contribuenti!
Ritratto di bubu
2 agosto 2010 - 17:10
eh! era prevedibile che senza incentivi le vendite sarebbero calate... chi ha comprato un'auto nuova l'anno scorso con gli incentivi mica quest'anno la cambia!
Ritratto di Fio79
2 agosto 2010 - 17:47
Incentivi o meno, i prezzi di molte auto sono alti a prescindere. Se le case li abbassassero un po', di certo le vendite aumenterebbero. Ci sono auto belle ma che non si valgono il costo, derivante più che altro dalla pubblicità sostenuta anziché dai meriti del veicolo in sé...
Ritratto di Marco90
2 agosto 2010 - 20:57
vogliono gli incentivi ma non sono disposti a mollare un centesimo sul prezzo...che simpaticoni i costruttori...cosi paga lo stato e loro possono tenere i prezzi alti...ci pigliano sempre per il cu lo
Ritratto di frayko
2 agosto 2010 - 20:56
Mi viene solo da ridere! come possono pretendere di vendere ancora auto dopo anni di Incentivi! Cosa pretendono che dopo aver venduto milioni di auto ne possano vendere ancora?? forse non hanno capito che La maggior parte delle persone ormai l'hanno cambiata! E poi le auto, come dice Fio79, hanno prezzi molto salati. E poi vorrei aggiungere solo una cosa: Finiti gli incentivi in molte città per non far calare le vendite hanno introdotto leggi che proibiscono la circolazione di veicoli euro 0, 1 e diesel euro 2. Chi ha un'auto che non necessità di andare in pensione è costretto a cambiarla. Io sono quasi disgustato da questi modi di far girare l'economia. Si vergognino!
Ritratto di wiliams
2 agosto 2010 - 21:09
Che diminuiscano le tasse e aumentino gli stipendi,così forse viene voglia di cambiare auto.................
Ritratto di haps
2 agosto 2010 - 21:17
abbassare i prezzi, era prevedibile che il mercato sarebbe crollato senza incentivi. poi un altro dato VI RENDETE CONTO CHE NN C'E PIU' LAVORO E CHE QUI SI RISCHIA LA FAME,LA GENTE CHE PUO' FAR A MENO DELLE AUTO SAI QUANTO SE NE FREGA. SVEGLIAMOCI XCHE' CI TARTASSANO CON I CARBURANTI LE ASS.IL BOLLO ; LA MACCHINA MA... VA ..... A FANC.....
Ritratto di gattopazzo
2 agosto 2010 - 21:33
E per forza!Era inevitabile!Si fa sempre più fatica ad arrivare in fondo alla fine del mese.Chi ha da cambiare l'auto ci pensa due volte.......anche tre...........Certo, con gli incentivi è tutto piu facile.
Ritratto di t1000
3 agosto 2010 - 00:24
Era prevedibile che ciò accadesse... il problema non sono gli incentivi o i non incentivi... il problema è il sistema che è fallimentare... non si può applicare il consumismo in senso stretto alla produzione delle auto... una macchina non è un paio di scarpe o di jeans... non si può pensare che la gente cambi l'auto con la stessa velocità con cui cambia il cellulare.... certo se gli stipendi fossero + alti se ci fossero gli incentivi se le tasse fossero + basse se mia nonna avesse le ruote.....
Ritratto di benji78
3 agosto 2010 - 01:15
Uno stipendio medio in Italia è di circa 1000euro....mentre le aute hanno un valore che si puo'accostare ad un salario mensile di 2000euro...IL DOPPIO!!!! La coperta è sempre piu corta e dare di nuovo incentivi alle MULTINAZIONALI dell'auto è un passo verso un punto di non ritorno....costringere ad abbassare i prezzi invece è dare piu'equilibrio ad un sistema che in questo momento sta'implodendo....che abbassino i prezzi poi vedrai come il -26 diventa +....venderan di piu' e non dovranno licenziare in massa milioni di operai in tutto il mondo...
Ritratto di spoch
3 agosto 2010 - 07:16
se uno pensa a: quanto costa una vettura nuova, quanto si svaluta non appena esci dal portone dell'autosalone, figurarsi dopo, quanto costa la manutenzione (manodopera a 50 euro l'ora), quanto costano i carburanti (e son tutte tasse), il bollo e l'assicurazione, quanto rompono con limiti multe divieti ecc tanto che uno fa prima ad andare in bici o in scooter, chi glielo fa fare? sapendo poi che fra pochi anni la dovrai buttare primo perchè vengono costruite apposta con materiali scadenti perchè NON devono durare, secondo ammesso che duri tanto diventa tutto a un tratto un'arma batteriologica e non ti viene permesso di circolare...soluzione? un'auto nuova, e la giostra ricomincia...
Ritratto di bananajoe24
3 agosto 2010 - 08:54
ma le case,cosa pretendono,nelle città tra poco ci saranno piu auto che residenti..........e poi almeno in estate la gente va in ferie,pensa a divertirsi e magari a comprarsi la moto........con gli incentivi hanno venduto da paura,quindi abbiamo già dato.....e poi lo sanno tutti che si producono troppe auto per i mercati occidentali ormai maturi.io le farei costruire solo su ordinazione.
Ritratto di spoch
3 agosto 2010 - 12:55
il problema è non lasciare a spasso gli operai...
Ritratto di benji78
3 agosto 2010 - 16:23
concordo con te spoch....chi ci rimette alla fine è l'operaio....
Ritratto di fanzel
4 agosto 2010 - 10:39
dicesi mercato saturo

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