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Le immatricolazioni di dicembre scendono del 21,7%

03 gennaio 2011

Il 2010 si chiude con un calo del 9,2% delle immatricolazioni: un trend previsto anche per il 2011. Senza incentivi, il diesel è tornato l'alimentazione preferita e il mercato dell'usato ha chiuso con un +1,7%.

NUMERI DA GELO - Come riportano i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono solo 130.319 le nuove auto immatricolate a dicembre, il 21,7% in meno dello stesso mese del 2009 e mai così basse dal 2000. Con 1.960.282 auto immatricolate nel periodo gennaio-dicembre, si registra una flessione del 9,2% rispetto all'anno scorso.

PRECIPITANO GLI ORDINI
- Nel mese appena concluso il calo delle immatricolazioni è stato seguito da quello degli ordini: solo stati stipulati circa 163.000 nuovi contratti, il 40% in meno rispetto a dicembre del 2009. D'altra parte, la mancanza di incentivi alla rottamazione ha fatto sentire il suo influsso negativo sul mercato: nel 2010 ci sono stati circa 1.775.000 ordini, il 25% in meno rispetto all'anno scorso.

ANCORA MENO NEL 2011
- Come sottolinea Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, i dati del 2010 “fanno prevedere un avvio del 2011 non molto diverso rispetto alla parte finale dell’anno appena concluso. Questo, unitamente alle contenute aspettative di crescita per il 2011, già riviste al ribasso dal Centro Studi Confindustria, ci induce a confermare la nostra previsione di 1.850.000 immatricolazioni per l’anno appena iniziato”.

UNA SU DUE È DIESEL
- Come evidenziato nei mesi scorsi, anche a dicembre l'alimentazione preferita è stato il diesel che ha sfiorato una quota del 50%. A determinare questo forte recupero è stata anche qui l'assenza gli incentivi che nel 2009 hanno spinto tanti italiani ad acquistare auto alimentate a Gpl o metano.

USATO IN CRESCITA
- Se il 2010 ha visto le immatricolazioni di nuove vetture scendere, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (quelli temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), sono stati 4.544.518, in leggero aumento (+1,7%) rispetto alle 4.469.775 dell’intero 2009.

> Vi rimandiamo a domani per un'analisi più approfondita sull'andamento dei singoli costruttori e dei vari modelli.



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Ritratto di GUIDAMAU
8 gennaio 2011 - 18:38
PER CAMBIARE MACCHINA CI DEVONO ESSERE VALIDI MOTIVI OLTRE A QUELLO DEL PIACERE. IN UNA SITUAZIONE SOCIAL FINANZIARIA COME QUELLA ATTUALE CAMBIARE MACCHINA E' UN'OPERAZIONE CHE DEVE ESSERE SUPPORTATA DA VALIDI MOTIVI. INDISPENSABILE PER IL LAVORO /TROPPO AVANTI CON GLI ANNI (COSTI MAN.ALTI) LIMITAZIONI DI TRANSITO O FASCIE ORARIE/KILOMETRAGGIO ANNUO ELEVATO ECC. ALTRIMENTI OGNIUNO CERCA DI SFRUTTARE AL MASSIMO QUELLO CHE HA;ANCHE PERCHE OGGI IL PRODOTTO MACCHINA E' DI BUONA DDURABILITA'-

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