DUE NOVITÀ - Mancano ormai pochi giorni per scoprire come saranno assegnati i 700 milioni di euro a sostegno del mondo dell’auto previsti per il 2022, ma nel frattempo ecco arrivare alcune anticipazioni sul piano del governo: alla distribuzione dei bonus per fasce di emissioni di grammi di anidride carbonica per chilometro, si dovrebbe aggiungere la rottamazione obbligatoria per le vetture con almeno 10 anni di età e la riduzione tetto massimo di spesa, che escluderà così dagli incentivi molti veicoli presenti invece negli incentivi delle precedenti edizioni.
OBBLIGO DI ROTTAMAZIONE - Partendo dalle novità, se in passato l’obbligo di rottamazione per i veicoli immatricolati da più di dieci anni valeva solo per la fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2, da quest’anno si potrebbe avere l’estensione del vincolo anche per auto che emettono 0-20 e 21-60 g/km C02. Grazie a questo provvedimento i concessionari (accusati nel 2021 di aver monopolizzato i fondi elargiti dal governo) non avrebbero accesso ai bonus, perché determinerebbe la fine della pratica “dell’auto-immatricolazioni”, una consuetudine dei rivenditori, che hanno utilizzato negli anni per accedere ai fondi. Una decisione che di fatto escluderebbe anche le aziende, perché la maggior parte delle società non dispongono di flotte auto con più di dieci anni d’età. Infine, si preannuncia da parte dei ministri anche il paletto del possesso di almeno dodici mesi sul veicolo da rottamare, per garantire il più possibile gli incentivi ai consumatori.
RIDUZIONE DEL TETTO DI SPESA - L’altra novità potrebbe riguardare la riduzione del tetto massimo di spesa: ipotesi che se dovesse prendere forma, comporterebbe l’abbassamento del limite del prezzo di listino, con alcune vetture presenti nei bonus degli anni scorsi, quest’anno escluse. Si dovrebbe passare quindi dai 50.000 a 35.000 euro per l’acquisto di vetture nella fascia 0-20, sempre 35.000 per il segmento 61-135 (era a 40.000 nella bozza), mentre si riduce da 50.000 a 45.00 per la fascia 21-60. Il valore della vettura comprende gli optional e gli accessori a pagamento mentre sono escluse Iva, Ipt e messa su strada.
LO SCHEMA - I prossimi contributi dovrebbero prevedere ancora lo schema con criterio per fascia: 2.000 euro per la fascia 61-135 g/km, 4.000 euro per le 21-60 g/km e 6.000 euro per le 0-20 g/km. Durante l’atto di compravendita l’acquirente non dovrà far nulla, sarà il concessionario a prenotare l’incentivo attraverso la piattaforma web. Inoltre, rispetto alla bozza dei giorni scorsi, potremmo assistere a un ulteriore cambiamento: dei 700 milioni messi a disposizione dal governo per quest’anno, tutta la somma dovrebbe essere destinata ai consumatori, così come nei prossimi anni. Ricordiamo infatti che il piano pluriennale dello stato prevede fondi da 1 miliardo di euro all’anno per il periodo 2023-2030 (mentre 700 milioni di euro nel 2022), e se si dovesse mantenere questa quota per gli automobilisti, saranno 300 i milioni di euro destinati ogni dodici mesi alla riconversione ecologica dell’industria.