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Incentivi, intervengono Schifani e Berlusconi

04 febbraio 2010

Sul rinnovo degli ecobonus si innesta la questione della chiusura di Termini Imerese: per il presidente del Senato, niente incentivi se non si salvaguardano i posti di lavoro. Berlusconi: “Siamo pronti, ma la Fiat non sembra interessata agli incentivi”

SI DEVE CONTRACCAMBIARE - Alle dichiarazioni di Scajola che rimettevano in dubbio i contributi alla rottamazione anche nel 2010 (qui la news), fa eco Schifani: “il patrimonio industriale e produttivo della Fiat di Termini Imerese deve essere salvato. Bisogna avere il coraggio di dire basta a elargizioni statali se non vengono salvaguardati i posti di lavoro e i presidi industriali. Occorre fermare la logica degli incentivi se non è seguita da un'attenta e forte politica delle imprese che esalti e tuteli l'occupazione”. Un modo per dire “basta ai finanziamenti se chiudete Termini Imerese”.

DECISIONE IRREVOCABILE - Sullo stop allo stabilimento siciliano, però, la posizione di Marchionne (nella foto con Berlusconi) è ferma: “la decisione di non fare più automobili a Termini Imerese dal 2011 è stata presa: non ci sono i requisiti perché possa continuare a produrre vetture. Non possiamo più permetterci di tenere aperto un impianto che da troppi anni funziona in perdita. Produrre un'auto lì costa fino a mille euro in più e più ne facciamo e più perdiamo” ha dichiarato in una lunga intervista al quotidiano La Stampa. E, a chi gli rinfaccia gli aiuti statali alla Fiat durati anni, la risposta dell’amministratore delegato del gruppo è chiara: i contributi e i finanziamenti governativi ricevuti dal 1969 per Termini Imerese sono stati interamente restituiti nel tempo e, anzi, la Fiat solo in italia negli ultimi 5 anni ha investito 16 miliardi di euro, creando 12.000 persone in più rispetto al 2004.

Come già ripetuto in passato, la decisione di fermare la produzione nello stabilimento non avrebbe a che fare con la qualità del lavoro, ma solo con la logistica: “Sarebbe come se l'Ikea producesse tutti i pezzi dei suoi mobili da una parte, poi li spedisse dall’altro capo del Paese per montarli e poi li ricaricasse sulla nave per rimandarli indietro”. Un sistema produttivo che, sempre secondo l’AD di Fiat, poteva funzionare solo quando la Casa aveva il monopolio del mercato nazionale ed era indifferente il luogo di produzione, visto che si poteva comprare solo Fiat e i maggiori costi erano scaricati sul cliente.

PRIMA O POI DEVONO FINIRE – L’offerta di incentivi in cambio di un ripensamento, però, viene respinta dalla dirigenza Fiat. Su una cosa, infatti, sia Marchionne che Scajola sembrano essere d’accordo: la politica degli incentivi deve finire, perché alla fine non aiuta il mercato sul lungo periodo. Il manager italo-canadese non nasconde che gli aiuti statali sono “una misura temporanea e che erano stati decisi per traghettare l’industria dell’auto fuori dalla grande crisi. Protrarli troppo a lungo sarebbe un danno che pagheremmo con minori vendite nei prossimi anni”. Una posizione chiara. Ma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine del consiglio dei ministri di pochi minuti fa, ha commentato: “Pare che il principale produttore non sia interessato ad avere gli aiuti”. La questione, in ogni caso, “è ancora un capitolo aperto, stiamo discutendo con altri protagonisti del settore auto e vediamo come si metteranno le cose, noi siamo sempre aperti e pronti a dare una mano ai settori che ne hanno bisogno”.



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Ritratto di El bocia
4 febbraio 2010 - 13:48
si...le auto a termini costano 1.000 euro in più, non ha detto che vanno in perdita in base ai costi di produzione... alla fine della conta se fanno gli sconti fino a 4.500 euro (e ci guadagnano ancora), non capisco proprio dove sta il problema...al posto che guadagnare 4000 euro a macchina (cifra inventata), ne guadagnano 3000. Bene che il nostro governo non si faccia ricattare da questa fabbrichetta.
Ritratto di alfo88
4 febbraio 2010 - 18:11
ma perchè lo stato (cioè noi) dobbiamo farci carico di questi mille euro??e inoltre farci carico di sbagli aziendali fatti in precedenza derivanti tra collegamenti mafia-politica-agnelli?innanzitutto va contro ogni logica aziendale produrre perdendo!in secondo luogo l'assemblea degli azionisti fiat, quei mille euro non vuole buttarli, e marchionne deve agire di conseguenza, altrimenti lo sbattono fuori!con ciò c'è da dire che tutti questi dipendenti restano in mezzo alla strada!gravissimo problema, ma di certo non puo' farsene carico un'azienda privata la quale ha come fine ultimo la sopravvivenza e il profitto!
Ritratto di semm
4 febbraio 2010 - 19:16
Si si...tutto vero quello che dici...solo che storicamente fiat ha sempre statalizzato le perdite e privatizzato gli utili...Per questo forse la gente ora è un attimino arrabbiata...sò che ad un'azienda privata non può farsi carico di problemi sociali...poveri...ma ripeto che questi poveri privati dal sistema Italia in passato sono stati aiutati e non poco...poi ora chiudono Termini che è in posizione scomoda perchè manca il ponte sullo stretto...(Con Termini sul mare non capisco perchè non si pensi ad un porto marittimo efficiente in zona Palermo)...e tra un pò magari chiuderanno Melfi che si trova pur sempre in mezzo agli Appennini in posizione economicamente non proprio strategica...
Ritratto di El bocia
4 febbraio 2010 - 19:26
...sarei d' accordo con te se non fosse che marchionne prende 10 milioni di euro all' anno...per non parlare degli altri capoccia...un' azienda si deve rendere conto che le risorse umane sono un valore aggiunto in un' azienda, non soltanto numeri, visto che senza "manovalanza" (chiamiamola così), qualsiasi azienda non esisterebbe. Cmq il tuo discorso centra appieno la polemica di Schifani e Berlusconi, la fiat non si può prendere carico dei problemi sociali? bene, allora lo stato può benissimo fare a meno di annunciare gli incentivi 2010, tanto la fabbrica la chiudono...se gli incentivi servono per salvare i lavoratori ma questi perdono il posto lo stesso, tanto vale che la fiat si arrangi come è giusto che sia.
Ritratto di roberto72
4 febbraio 2010 - 20:11
il tuo commento riguardo la manovalanza è esatto, in quanto anch'io penso che se si rema assieme ( operai e dirigenti si fà più strada ) ma , la sto vivendo sulla mia pelle dopo 13 anni al servizio di un azienda ( con 3 dipendenti ) sacrificando anche quello che era il mio tempo libero, mi sento dire qualche giorno fà "eh sà siamo tutti utili ma nessuno indispensabile, e morto un papa se ne fà un altro" dovrò prendere delle drastiche decisioni. Ecco questo è quello che pensa la classe dirigente dei suoi operai. Forse di gente così ce ne sarà poca ma fin quando non ti tocca da vicino non lo penseresti mai. Siamo carne da macello te lodice uno che ha sempre creduto nell'azienda in cui lavoro tanto da avere un rapporto quasi familiare con il titolare
Ritratto di El bocia
4 febbraio 2010 - 20:40
infatti roberto, è proprio quello che volevo dire, al giorno d' oggi non si pensa a quanto una persona possa dare con un contratto decente, no, si pensa solo di rispamiare sulle tasse con i contratti a progetto e a termine, spremendo il più possibile le persone perchè ogni anno l' obiettivo aziendale cresce...peccato che quest' andamento positivo sia finito l' anno scroso e adesso ne pagano tutti le conseguenze. Stessa cosa successa a me, dopo un anno di sacrifici presso un' azienda, ero pagato per 8 ore e ne facevo 11 al giorno, a 2 giorni dalla scadenza mi han proposto un "contratto" di qualche mese per darmi il tempo di trovare un' altro lavoro...ovviamente li ho mandati a quel paese e tutt' ora ci sono 2 persone che fanno quello che facevo io da solo...però roberto ti vorrei dire di non scoraggiarti perchè io stesso ho trovato dopo un mese un posto migliore! faccio 8 ore e prendo pure più soldi stando in ufficio e basta, chiusa una porta se ne apre sempre un' altra! coraggio!
Ritratto di alfo88
4 febbraio 2010 - 20:29
ma che marchionne prenda 10 milioni di euro, non ha nulla a che fare con i dipendenti di termini imerese!devi sapere che gli a.d. sono investiti per legge di responsabilità, una tra le quali la sopravvivenza dell'azienda!marchionne è un semplice DIPENDENTE della fiat!allora è illogico mantenere termini imerese, che è privo di un indotto oltre ad avere costi di logistica più elevati!la questione è questa!poi che ci sono i dipendenti in mezzo alla strada ma di cosa vi meravigliate?noi abbiamo il 28% della popolazione che vive ancora di mano d'opera!una percentuale veramente eccessiva se confrontata con gli altri paesi europei!quindi questo sarà un periodo in cui l'operaio, nei paesi industrializzati, andrà man mano a scomparire e si formeranno nuove figure sociali!per la questione incentivi, tutti gli altri paesi europei li hanno erogati anche per il 2010, e l'Italia no!Altra cosa che non condivido proprio è:ma la fiat per anni ha avuto soldi dallo stato?è vero!ma questa storia la vogliamo interrompere o deve continuare all'infinito?nel periodo in cui la fiat era "statalizzata" termini è stata in piedi; ora che la fiat sta cercando di divenire un'azienda globale, termini va chiusa!allora riflettiamo prima di correre dietro al gregge!
Ritratto di El bocia
4 febbraio 2010 - 20:53
Semplicemente dico che 10 milioni di euro sono troppi per uno che amministra un' azienda grazie ai soldi dello stato (lui ha dichiarato l' anno scorso che senza incentivi la fiat sarebbe fallita)...termini non è privo di indotto, il guadagno è inferiore di 1.000 euro rispetto alle altre fabbriche, questo ha detto marchionne. Il fatto è che in altri paesi europei la manodopera costa poco e loro giustamente sfruttano questa possibilità, chiudono in italia per aprire all' estero e a me sta bene, però col cavolo che usano i nostri soldi per trasferirsi e su questo appoggio pienamente il governo Berlusconi che si sta dimostrando un governo con gli zebedei. Fino ad ora ho sentito solo la spagna e la francia ma di altri incentivi non ne ho sentiti, gli altri 25 paesi della comunità europea non li conti? ...Non credo che la citroen abbia dichiarato di chiudere fabbriche in francia, giustamente li gli incentivi sono stati accettati..
Ritratto di semm
4 febbraio 2010 - 20:57
Certo che deve finire la storia che Fiat riceve dondi dallo stato...Secondo te produciamo troppo in Italia e ci sono troppi operai?? Ma scherzi??? Ti fornisco questi dati del 2008 (dati riportati anche qualche settimana fa sull'Espresso):"Nel 2008 si sono prodotte in Italia 659 mila autovetture, una cifra inferiore anche a quella di Belgio, Polonia e Repubblica Ceca. I paesi produttori più importanti sono Germania, Francia (oltre 2,1 milioni di auto costruite ciascuno) e Spagna ( 1,95 milioni di veicoli prodotti)." Come la metti con la produzione di auto in Francia ed in Germania??? Come mai i colossi Francesi e tedeschi non fanno una delocalizzazione di massa allora alla ricerca di manodopera a più basso costo???
Ritratto di alfo88
5 febbraio 2010 - 16:58
fiat chiuderà termini semplicemente perchè non è competitiva, A PRESCINDERE DALLA CRISI E DAGLI INCENTIVI.Per contro trasferirà la produzione in campania della panda, e ha intenzione di spendere altri soldi in italia!Tra l'altro marchionne ha affermato tranquillamente che se gli incentivi arrivano bene altrimenti non fa niente!Per la questione del numero di operai, io non parlo solo dell'industria automobilistica ma in generale!la mano d'opera occidentale è costosa e inefficiente!Noi siamo avanzati, dobbiamo progettare, ricercare, noi abbiamo i cervelli!E sono anche d'accordo che gli incentivi non devono essere dati!io investirei quei soldi in ricerca, permettendo di capitalizzarla ad esempio!purtroppo questa è una fase transitoria in cui povere famiglie si troveranno in mezzo alla strada!ed è impegno del governo prioritariamente aiutare tali famiglie!Tra l'altro definire questo governo con gli "zebedei" mi sembra proprio una follia!non so in base a quale informazione, cultura o altra fonte si possa dire una pazzia del genere!Poi magari chissà posso anche avere la sfortuna di parlare con discepoli di Feltri...
Ritratto di El bocia
5 febbraio 2010 - 20:12
personalmente credo che berlusconi la sappia molto più lunga di me, di te di feltri e di marchionne...se sei di sinistra posso ben capire che tu sia contrario a questo governo per partito preso, ciò non toglie che si sta muovendo, a discapito di tutte le critiche, gli impegni elettorali e più, con il tempo si stanno realizzando e i problemi fino ad ora (rifiuti, terremoti,crisi ecc...) si sono risolti in maniera più che soddisfaciente, e questo è un dato oggettivo. Poi sappiamo che non si possono accontentare tutti, ma è un risultato sicuramente migliore di quanto non abbia fatto la sinistra in troppi anni di governo.
Ritratto di semm
5 febbraio 2010 - 20:28
Tu dici:"Noi siamo avanzati, dobbiamo progettare, ricercare, noi abbiamo i cervelli!"...Ok...peccato che ci arrivano gli ingegneri dall'India, che non so proprio stupidotti, e li pagano pochissimo...magari saranno in 100 di loro comandati da un super cervello italiano...così almeno un italiano si porta a casa il panino... ..Poi dici..."purtroppo questa è una fase transitoria in cui povere famiglie si troveranno in mezzo alla strada!ed è impegno del governo prioritariamente aiutare tali famiglie!"...ok anche questo, ma con quali soldi? Ancora cassa del Mezzogiorno? Oggi Fiat ha proposto di attingere al prepensionamento per la metà dei lavoratori di Termini...visto che il nostro sistema previdenziale sta gia messo benissimo... In ultima analisi, sii un pò più modesto e rispettoso...mi riferisco a frasi del tipo "riflettiamo prima di correre dietro al gregge" o del tipo "chissà posso anche avere la sfortuna di parlare con discepoli di Feltri"...Che uno legga l'unità o il giornale per me conta poco...comunque personalmente leggo l'Espresso se ti può interessare, quindi non son discepolo del signore che ti fa tanta antipatia...Saluti
Ritratto di alfo88
6 febbraio 2010 - 10:06
per fortuna la modestia non mi appartiene; non mi unisco nè alla massa e dico sempre quello che penso!mi pare che questo non sia il luogo tra l'altro di parlare di politica, ma potrei rispondere ad el bocia su tutto,secondo la mia opinione a cominciare dai rifiuti presenti sotto casa mia (essendo di napoli) e tutta la mala informazione appartenente ad un unica persona!nonostante ciò non sono nè di sinistra nè di di destra, come non sono nè dalla parte degli industriali nè da quella dei lavoratori!Mi piace commentare in modo oggettivo, e ribbadisco che la chiusura di termini è la scelta ottima!Tra l'altra le ultime informazioni ci dicono che qualunque azienda comprerà termini, lo stato dovrà esborsare la maggior parte degli investimenti!e noi paghiamo le tasse!questa è l'italia...per quanto riguarda gli ingegneri indiani, per il prodotto medio vanno benissimo, però noi, se studiassimo, saremmo imbattibili!come vedi sarebbe bene che investissimo più in formazione e sviluppo che in termini imerese...
Ritratto di trucio
7 febbraio 2010 - 01:32
non è mai stato detto da alcun amministratore fiat che l'azienda sarebbe stata chiusa senza la tornata di incentivi 2008-2009. Chiamare in causa i governi è una pratica alquanto diffusa in europa... ti invito a vedere la montagna di articoli che puoi trovare sul sito internet di el pais, dove spesso si fa notare l'abituale comportamento della vw verso il governo spagnolo... su qualunque quotidiano di tiratura europea puoi trovare notizie non dissimili sui rapporti vw e governi che per gli stabilimenti skoda...
Ritratto di El bocia
7 febbraio 2010 - 14:03
si discuteva sul fatto che termini imerese verrà chiusa anche con gli incentivi, non ho sentito la stessa cosa su vw in germania.
Ritratto di roberto72
4 febbraio 2010 - 14:18
e' una battaglia persa, fiat ha preso la decisione di chiudere Termini Imerese, gli incentivi non faranno altro che spostare il problema della chiusura di quello stabilimento dal 2011 al 20..12 o 13 quindi di qualche anno , allora basta incentivi piuttosto il governo investa quei soldi per trovare una soluzione per convertire ad altro quello stabilimento e garantire un lavoro a quei poveri operai perchè se c'è occupazione c'è sviluppo e crescita altrimenti solo il baratro, se poi fiat sposta la sua produzione all'estero per sopperire alla chiusura di questo stabilimento allora lo stato deve applicare dei dazi doganali sulle auto fiat importate
Ritratto di Al86
4 febbraio 2010 - 14:24
Marchionne non ha detto che produrre auto a Termini Imerese ha costi di produzione proibitivi, ma ha specificato che un'auto prodotta la costa 1000€ più di un'auto prodotta altrove, questo significa che su un'auto "siciliana" hanno un guadagno inferiore di 1000€, ma sono sempre in guadagno, oltretutto i prezzi delle Fiat (sia quelle di Termini che quelle non di Termini) hanno costi piuttosto elevati rispetto alla concorrenza, e vista la qualità globale delle auto (considerando anche il leggero miglioramento avutosi ultimamente) considero ingiustificato il prezzo (e ad aggravare questo c'è il fatto che le Fiat più costose sono quelle prodotte all'estero). Marchionne dovrebbe farsi un'esame di coscienza perchè dubito fortemente che abbia un guadagno di 1000€ su ogni auto prodotta, ed è solo in questo caso che riterrei giustificata la chiusura di Termini Imerese; ma è anche vero che la cosa è ormai decisa e resta poco da fare. Bisognerebbe fare in modo di sapere con precisione quanto costa produrre ogni modello di ogni marca, ma purtroppo noi non lo sapremo mai
Ritratto di roberto72
4 febbraio 2010 - 17:35
....la mia vuole essre una provocazione, che potrebbe,e dico potrebbe, essere anche realtà, sappiamo che il costo è relativo al progetto che cmq va spalmato anche su altri modellie quindi su altri impianti, in quanto spesso pianali e componentistiche si trovano su più modelli della stessa casa, può incidere il trasporto ma se per assurdo ( e sta qui la mia provocazione ) quei 1.000 euro fosse il prezzo che fiat paga per una forma di clientelarismo ( pizzo, assenteismo o quant'altro ) nei confronti della mafia dai colletti bianchi?
Ritratto di tonino
4 febbraio 2010 - 18:10
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Invece degli ecoincentivi,perche' non proponete il tasso 0 (taeg 0 e tan 0)x 60 mesi a tutte le fiat,alfa e' lancia?Potrebbe essere una nuova idea!
Ritratto di artemis986
5 febbraio 2010 - 13:32
Sarebbe un'ottima iniziativa ma sta di fatto che le auto costano troppo di listino. Per farti un esempio,per comprare una Punto Evo diesel o a gas con aria condizionata,stereo e vernice metallizzata e antifurto ci vogliono circa 18mila €. Questo vale anche per le rivali. Allora credo che sia inutile perchè nessuno comprerebbe un'auto (utilitaria ) con questi prezzi che sono decisamente gonfiati.
Ritratto di tonino
5 febbraio 2010 - 21:14
1
Ipotesi per le persone che finanzierebbero 10000 euro di una g.punto 1.2 andrebbero a spendere in 60 mesi 167 euro circa, cosi facendo li aiuterebbero a cambiare di nuovo l'auto dopo altri 60 mesi ,usato valutato 4000 euro.Quindi aggiungendo altri 6000 euro finanziando cosi 100 euro per altri 60 mesi totale spesa in 120 mesi sarebbe 16000 euro ,togliendo 4000 euro per il primo usato e' 4000 euro del secondo ,ultimo totale 8000 euro.8000 euro diviso in 120 mesi sarebbero 67 euro al mese comlpessivi ,una spesa alla portata di tutti!Avendo avuto sia la prina e sia la seconda con una copertura di garanzia di 2 anni. Con una idea cosi si aiuterebbe a tenere in piedi fabbrica e' operai,levando la rottamazione, il governo dovrebbe solo sostenere i costi dei finanziamenti.Questo e' un mio pensiero da anni che vedo, anche se non cosi semplice ma raggiungibile . Praticamente i milioni di euro che investono per la rottamazione li potrebbero usare cosi!!!!!
Ritratto di toledo110
4 febbraio 2010 - 20:54
io son del parere che il berlusca potrebbe comprare le azioni della fiat invece di spendere soldi per gli ecoincentivi ,cosi' la fiat diventerebbe piu' nazionale che mai.
Ritratto di semm
4 febbraio 2010 - 21:08
Dal sito: www.loccidentale.it "Se l’Italia dipende dalla produzione Fiat, il gruppo torinese è molto dipendente dal mercato italiano dal lato delle vendite; in Italia l’azienda ha venduto 718 mila veicoli (e ne ha prodotti in Italia 659 mila, ndr) su un totale mondiale di oltre 2,2 milioni di vetture nel 2008. Un terzo delle vendite è legata dunque all’Italia " "È facile dunque intuire che le politiche d’incentivi alle vendite sono estremamente importanti per Fiat proprio perché il gruppo torinese è molto legato all’Italia dal lato delle vendite e gli incentivi sono alle vendite e non alla produzione." ....Seguirò anche il gregge ma almeno cerco di informarmi....Saluti
Ritratto di Dany_M
5 febbraio 2010 - 12:27
Spero proprio che il governo faccia gli incentivi per tutte le case tranne che per fiat. Così non le compra più nessuno e son costretti a farle meglio e a prezzi più bassi.
Ritratto di El bocia
5 febbraio 2010 - 13:41
La mia proposta è che lo stato investa i soldi degli incentivi per togliere il bollo a tutti gli italiani, così saremmo contenti in 30 milioni.
Ritratto di El bocia
5 febbraio 2010 - 13:42
Anche se ovviamente tireranno fuori l' argomento prima delle prossime elezioni..
Ritratto di AndreaE88
5 febbraio 2010 - 22:04
Perchè si deve dare soldi ad una azienda che chiude in Italia per aprire in America, Polonia ecc ecc?Bisogna anche incentivarla?Nuovamente soldi italiani che se ne vanno all'estero....
Ritratto di Ari
5 febbraio 2010 - 22:39
Non applicatevi più di tanto..tempo tre quattro anni e la FIAT non costruirà o assemblerà più auto in Italia. Vorrei tanto sbagliarmi, ma questa è la politica. In Italia un operaio costa 25 euro al giorno +/-, in Cina e paesi "limitrofi", costa € 1,50, DOCUMENTATEVI! Non aggiungo altro...La pietosa politica italiana non potrà fare niente ed a mio modesto avviso ci saranno tempi ancora più duri.In tutto questo poi la Comunità Europea ci mette il suo, pensando che tutti i paesi, appunto della comunità, sono simili ecc.ecc. E poi consentitemi un pensiero personalissimo: se noi italiani avessimo le palle come i francesi, che sono naziomalisti, non dovremmo comprare per un po' auto del gruppo Fiat.

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