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Incidente mortale di Claudio Salini: indagini su strada killer

02 settembre 2015

Oltre alla velocità, un avvallamento potrebbe essere una fra le cause del sinistro in cui ha perso la vita il costruttore a bordo della Porsche.

Incidente mortale di Claudio Salini: indagini su strada killer
VIAGGIAVA VELOCE, MA… - Non si spegne l’eco dell’incidente in cui, domenica sera a Roma, è morto l’imprenditore 40enne Claudio Salini. S’è schiantato contro un albero mentre sulla via Cristoforo Colombo (direzione Eur, all’altezza di viale Giustiniano Imperatore) provava la sua Porsche 911, appena acquistata. I magistrati vogliono fare chiarezza su quanto accaduto. Il bolide, questo è certo, viaggiava a velocità sostenuta, ma gli accertamenti riguarderanno le condizioni dell’asfalto: un avvallamento potrebbe aver contribuito a provocare il sinistro. Una buca che, nel tempo, s’è fatta via via più profonda, senza che il comune abbia limitato il guaio, o almeno segnalato il pericolo con cartelli di preavviso specifici. Considerando l’alta velocità della Porsche, può darsi che, dopo il salto nell’avvallamento, la vettura abbia perso il parafango anteriore e che si siano aperti gli airbag, arrivati quindi già sgonfi al momento dello schianto: su questa e su altre ipotesi è al lavoro la procura, che ha aperto un fascicolo.
 
LA QUESTIONE CARTELLI - C’è poi anche il mistero cartelli. Pare che, al momento dell’incidente, non ci fossero, e che siano comparsi solo dopo. L’avvocato della famiglia dell’imprenditore, Oliviero De Carolis, accusa: “Lunedì alle 15.30 quei segnali di pericolo non c’erano, posso assicurarlo io stesso che mi sono recato sul posto con altre persone. Chiederò adesso al pm, a nome dei miei assistiti, di fare luce anche su questa circostanza, oltre che chiedere agli uffici municipali e comunali competenti la documentazione su quel tratto di strada”. Si tratta di due segnali prima della buca: uno indica il limite di 30 km/h; l’altro un problema all’asfalto. Al di là della tragedia di Salini, l’allarme incidenti nella capitale (le cui strade sono un gruviera, su questo non ci sono dubbi) resta altissimo: fra le 12 e le 13 di lunedì, nella stessa zona dell’ex Fiera di Roma e della Regione Lazio, si sono verificati altri due sinistri. E solo considerano il periodo che va dal 21 agosto scorso a oggi, altre dodici persone sono morte in incidenti.


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Ritratto di follypharma
2 settembre 2015 - 16:59
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condoglianze.... sgonfiare gli airbag su un dosso ed averli quindi incapacitati allo schianto e' stata davvero sfortuna ... a volte credo che per auto con rapporti peso potenza cosi' spinti bisognerebbe far fare una patente apposta... (idem anzi a maggior ragione per le moto , e io sono un motociclista)
Ritratto di as.crni
2 settembre 2015 - 17:08
Fa male sentire notizie del genere.condoglianze alla famiglia.ma una domanda mi viene spontanea.se fosse morto un "comune mortale" la magistratura sarebbe intervenuta in questo modo???io non credo proprio...sarebbe anche l'ora chr le strade in giro per l'italia si sistemino un po.è una vergogna andare in giro con queste strade
Ritratto di NelSeprio
2 settembre 2015 - 21:03
Uno? Son morti dodici comuni mortali! Ah ma l' imprenditore...
Ritratto di panda07
2 settembre 2015 - 17:11
1
condoglianze... la colpa non è da imputare solo al guidatore, si che andava a una velocità sostenuta, cosa che in una città è impensabile!!! ma gran parte è del comune di Roma, la zona dov'è avvenuto l'incidente è la zona più moderna e bella di Roma e già la le strade non sono gran che li, poi ci sono zone di periferia, che se non siete di Roma non potete immaginare in che condizioni siano! neanche una strada liscia, crateri profondi anche 10-15cm, buche da tutte le parti non c'è modo di evitarle, già per colpa di questo sono partiti gli ammortizzatori anteriori, poi quando piove è da evitare, neanche nel 3° mondo sono messi cosi! strade che diventano guadi, buche che non vedi, incidente a go go e traffico in tilt, ma per far muovere qualcosa ci deve sempre scappare il morto!
Ritratto di Fr4ncesco
2 settembre 2015 - 17:14
2
La strada comunque non era una pista, invece dell'avvallamento poteva esserci una persona o un'altra auto. Bisogna in ogni caso non andare troppo forte, anche se indubbiamente la strada dissestata ha contribuito all'incidente ed è giusto che una parte la paghi anche chi è responsabile della viabilità.
Ritratto di Claus90
2 settembre 2015 - 17:31
Il comune ha la responsabilità di provvedere alla manutenzione stradale però c'èrano dei cartelli che indicavano il limite di velocità a 30km/h e l'altro che indicava problema all'asfalto, qualsiasi persona intelligente che vedrebbe questi cartelli provvederebbe a rallentare e stare attento, a me dispiace per il signore però se già a 30 o 50 km/h si rischia di fare incidenti e farsi male, questo crede che con la porche nuova sta in una pista, la sventura se le proprio cercata, adesso tanto rumore perchè sono benestanti, se ci fosse stato uno qualunque non ci sarebbe neanche questo articolo
Ritratto di gynt
2 settembre 2015 - 22:49
Concordo al 100% con tutto il rispetto per una persona che non c'è più
Ritratto di orsogol
3 settembre 2015 - 11:24
1
Vorrei solo fare un commento sulla storia del cartello dei 30 all'ora. Se l'hanno messo dopo l'incidente dovrebbero solo vergognarsi, ma non è questo il punto. Anche se lo avessero messo prima, sarebbe il solito modo all'italiana di aggirare il problema: invece di riparare la buca, si mette un assurdo cartello di 30 Km/h (sulla Cristoforo Colombo!!!) che ovviamente nessuno rispetta e fa bene a non rispettarlo. Quando mai questi geometri comunali o vigili che mettono i cartelli capiranno l'elementare concetto che se un limite è troppo basso rispetto alle reali esigenze, non ottiene nessun effetto pratico perchè tanto nessuno lo rispetta, mentre mettendo un limite serio e soppesato con la dovuta professionalità, vale a dire più alto, ci sarebbe molta più gente che lo osserverebbe. Basta con questi dipendenti pubblici incompetenti e interessati solo a scaricarsi da ogni responsabilità! Per il resto posso anche condividere quanto scritto da Claus90.
Ritratto di Antonio D.
2 settembre 2015 - 19:03
1
Dalle immagini che ritraggono i resti dell'auto si può desumere che la stessa viaggiasse ad una velocità compresa tra i 180 ed i 200 km orari (assolutamente troppo elevata per quel tratto). Se possibile bisognerebbe verificare dove si è arrestata la lancetta del tachimetro visto che, dai resti dell'auto, l'impatto deve essere avvenuto pressochè senza alcun tentativo di frenata. Condoglianze ai familiari.
Ritratto di Guardiareale
2 settembre 2015 - 19:24
Con tutto il rispetto per gli amici che hanno espresso un commento, fatta eccezione per panda07, che ha dato cenni sulle condizioni delle strade diiiiii......rullo di tamburo con squillo di trombe!...ROMA CAPITALE...di cui sappiamo tutti di cos'è capitale!!!(sic!).... le strade del Lazio sono allo stato primitivo, ebbene saperlo! Solo chi ci vive e ci lavora su queste strade, e ci fa un mucchio di km, ma tanti!...si può rendere conto di che cosa sono costretti a subire gli automobilisti del Lazio, e non solo di Roma, perché al di là del GRA non c'è nulla o meglio c'è il medio evo...tiburtina, tuscolana, anagnina, casilina, prenestina la cassia, dove c'è bis e tutti dovrebbero sapere perchè esiste...indagate...LA PONTINA!...(con il suo quadrifoglio micidiale di Spinaceto/Mostacciano) l'ardeatina la nettunense l'appia la laurentina...tutte strade che risalgono al film de "il sorpasso"...ebbene da li ai giorni nostri non è accaduto assolutamente nulla!...ahimè...questo vuole essere un inciso, da cogliere, per denunciare una situazione da baratro, sulla disgrazia di questo signore...e non avete idea di come si trincerino dietro il cartello dei 30km...che ci vadano loro a trentakmh...a Roma ti scavalcanooo!...conservo gelosamente un ritaglio di giornale del 1992, dove si denunciava l'estrema pericolosità delle strade del Lazio, con l'aggravio di una certa cultura automobilistica( non me ne vogliano i simpatici romani)dove si trasgrediscono le norme fondamentali del CdS...sono passati 23 anni! Giudicate voi! Cordialmente...
Ritratto di panda07
2 settembre 2015 - 20:45
1
Per lavoro di mia madre, sono ormai quasi 8 anni e 100.000 km che viaggia tra raccordo e casilina e strade di campagna vivendo poco fuori da Roma e la Dakar vi posso assicurare che è una passeggiata, quando piove non è raro trovare sottopassi allagati con 30-40 cm di acqua e quella macchina in 100.000 km se ne è fatti molti o fiumi di fango, senza dimenticarsi della gente che guida a cavolo, si infilano o per sbaglio per evitare una buca ti stringono e finisci sul marciapiede o te lo fanno proprio apposta è un manicomio ho ci convivi e hai 100.000 occhi o duri poco non scherzo! Purtroppo
Ritratto di NelSeprio
2 settembre 2015 - 21:22
Un professionista nonchè adulto di 46 anni che combina un macello del genere non ha alcuna pietà da parte mia. Se c' era un bambino? Una famiglia? A me tremerebbero i polsi solo ad avviare macchine del genere, lui e affondiamo sto pedale!!! ma si ma a me che me frega, so ricco so bello. Bravo, adesso prova ad abbracciare i tuoi figli dalla bara.
Ritratto di roger82
3 settembre 2015 - 08:34
Mi chiedo: perchè andare oltre i 50 km/h (velocità max consentita nel centro urbano, secondo il codice della strada)???? Se non andava oltre i 50 km/h avrebbe affrontato buche e avvallamenti senza incidenti o guai.... Ricordiamo ancora una volta che le strade pubbliche, sia urbano, extra-urbano o autostradali, NON SONO delle piste dove correre per divertimento o provare le proprie auto... Pertanto il deceduto Salini doveva andare in una pista e provare la neoacquistata 911... Quindi spero che questa (inutile) inchiesta venga chiusa al più presto (per risparmio di soldi pubblici) visto che la colpa principale è del conducente che andava veloce con la Porschettina e la famiglia del deceduto dovrà risarcire il comune di Roma per i danni materiali causati dall'incidente automobilistico.... Ormai in tutta Italia le strade sono una groviera strapiena di buche e avvallamenti perchè i soldi pubblici vengono spesi in operazioni di soccorso e di mantenimento degli stranieri tagliagole nei cara.... ps: se questo Scalini sarebbe morto a bordo di una Ferrari.... uuuuh apriti cielo... ci sarebbe una marea di insulti da parte dei tedescofili (che infestano in questa pagina, peraltro sponsorizzata dal gruppo vag) contro la casa automobilistica italiana... Anche Paul Walker è morto a bordo di una Porsche... anche James Dean... Questa è la mia opinione, ci mancherebbe (alla Paglianti). Saluti
Ritratto di marcoron
3 settembre 2015 - 12:34
Quindi anche il povero Salini potrà ambire postumo come quelli da te citati, a diventare un mito?
Ritratto di roger82
3 settembre 2015 - 17:14
no... che la porsche è poco sicura....
Ritratto di poliedrico
3 settembre 2015 - 09:15
spiace per il tragico evento...ma questi argomenti sono sempre molto delicati...stando all'aspetto solamente "tecnico", un avvallamento sulla sede stradale é più che normale che ci sia, dato che anche sulle piste più' blasonate del mondo ce ne sono a migliaia, (vedi Nurburgring dove si era pensato fissare dei limiti di velocità in alcuni passaggi)..non reputo normale guidare come se si fosse su una pista auto del genere, ma bisognerà capire se questo é il caso attuale...saluti
Ritratto di monodrone
3 settembre 2015 - 10:30
Facciamo finta che il problema sia il manto stradale. Chi paga? Nessuno, ovvio. Vengono giù i plinter e di chi è la colpa? Di nessuno. Dimentichi di pagare il bollo? L'esercito busserà alla tua porta.
Ritratto di negus
3 settembre 2015 - 16:25
Vedo che anche "Al Volante" si è unito al coro della c.d. "strada killer". Ma per piacere!!! Andare a 200 all'ora in una strada URBANA (perché quello è la C. Colombo a Roma, una strada urbana) oltre i 70Km orari è un atto CRIMINALE (è un REATO e in tutta Europa viene punito, anche severamente con carcere). Faccio presente che se non ci fosse stato l'albero a parare lo sbandamento dell'auto in corsa, questa sarebbe piombata sulla carreggiata opposta con ALTISSIMA probabilità di prendere un'altra vettura o scooter che potevano transitare (A Roma le auto e scooter viaggiano anche a quell'ora numerosi). Il manto stradale della via era mediocre, d'accordo. Ma è nella norma delle strade italiane (purtroppo), non è la scusante di un simile incidente che, ringraziando il cielo, non ha coinvolto altri innocenti.
Ritratto di faustoandfurio
3 settembre 2015 - 16:49
Il comune di Roma è veramente alla cannella del gas...non ripara le strade rotte.Spegne a turno alcune luci sulle consolari per risparmiare anche dove la strada è pericolosa.Quell'avallamento seguito da dosso io lo faccio tutti i giorni e con una multipla con ammortizzatori piuttosto andati,ovviamente conosco il punto e rallento.Credo che la velocità del mezzo sia stata elevata,ma non possiamo credere che la sicurezza possa solo dipendere da chi rispetta i limiti,anche perchè uno degli ultimi incidenti avvenuti in quel luogo se non ricordo male riguardava un ambulanza ,che non credo nei momenti di emergenza vada a velocità di codice.Stesso discorso vale per Polizia e via dicendo...Le strade devono essere messe in sicurezza a prescindere.Per chi viola la legge dovrebbero esserci le sanzioni e forse qualche controllo in più.Se vi trovate da quelle parti potete notare tutti i segni lasciati da spoiler e coppe dell'olio.La strada è ridotta così da tempo ed è una delle più importanti arterie di accesso alla capitale.Ho visto strade che sono state rotte dal comune stesso subito dopo essere state riasfaltate per far passare linee telefoniche o per fare lavori che si potevano fare prima del completamento del manto e invece si fanno dopo perchè così ci vendiamo l'appalto per il manto,quello per la rottura,quello per la linea e quello per il ripristino che quasi sempre crea dislivello e si sfalda dopo la prima pioggia in modo da liberare la vendita di un ulteriore appalto per la sistemazione.Ma noi romani ormai sembriamo abituarci a tutto,accettiamo che una città così bella sia amministrata così male da tutti quelli che hanno provato a farlo.Tutti i sindaci che si sono susseguiti hanno lasciato un segno indelebile...purtroppo però un segno brutto come quelli che trovate sull'asfalto!
Ritratto di faustoandfurio
3 settembre 2015 - 16:55
Volevo aggiungere le mie più sentite condoglianze a tutti i familiari della vittima...
Ritratto di luis2
3 settembre 2015 - 19:41
non esistono strade killer se fosse andato più piano non sarebbe successo!!
Ritratto di Supra
3 settembre 2015 - 21:09
A quanto andava??
Ritratto di bob976
3 settembre 2015 - 21:33
Conosco molto bene quell'avvallamento, passandoci ogni giorno. Mi chiedevo proprio quando qualcuno ci avesse rimesso la pelle. Avrei scommesso su un povero scooterista (come spesso avviene grazie alle fantastiche strade della capitale). Paradossalmente credo che proprio perchè affrontato con un'auto bassa e con assetto sportivo abbia acuito la gravità dell'avvallamento. Senza falsa ipocrisia quello è un punto in cui di norma di giorno con il traffico si passa sui 70 (e si sente parecchio). Essendo al termine di un bel discesone, in assenza di traffico pesante, normalmente ci si passa intorno ai 90 (tutti ma proprio tutti eh), e le ruote delle automobili quasi si sollevano dal suolo. I segni lasciati dalle grattate di motore dsull'asfalto indicano come migliaia di auto hanno lasciato li un ricordino. Sicuramente Salini andava oltre i 150 e ha esagerato, ma vi assicuro che se non ci focsse stata quella fossa...non sarebbe nella fossa lui adesso.
Ritratto di daigas
4 settembre 2015 - 10:59
Il commento di Bob976 è quello più realistico ed utile a capire come ha fatto una 911 a decollare. Non credo che lo sfortunato andasse a 150 o giù di lì, queste sono velocità molto basse, si, perchè ricordo a tutti i perbenisti dei 30 e 50 all'ora che una 911 i 50 all'ora li tiene in seconda marcia.... e i 150 all'ora sulla stessa auto è come andare a 60 con una panda. A mio avviso andava oltre 230 / 240 e queste iniziano ad essere velocità importanti pure per una Porche. L'errore è tenere andature elevate su percorsi che non si conoscono. Se tiri, devi conoscere la strada cm per cm, e tanto ci può stare l'imprevisto come dicevano alcuni, se non conosci non si può parlare di fatalità. Che le strade fanno schifo, non è un problema solo di Roma, ma dell'Itaglia in generale. RIP
Ritratto di Stefanodicicco
4 settembre 2015 - 12:34
Sono cose bruttissime che non vorremmo mai sentire. È vero che le strade italiane sono impercorribili o addirittura impraticabili. Resta comunque il fatto che auto così potenti non devono essere provate su strade cittadine ma su appositi circuiti. Altre persone potevano rimanere coinvolte in quel terribile schianto. Non me ne vogliate.
Ritratto di luigi sanna
4 settembre 2015 - 16:16
5
Condoglianze dovute a parte. Ma se ne parlava ieri, in un programma Tv. Non ricordo la cifra, ma sono veramente tante le vittime d'incidente, causate dalle "buche". Per una Capitale Mondiale come Roma, è inaccettabile. Detto questo, c'è una componente sfortuna, certo.... ma anche incoscenza... ma che vuoi "provare". Per una macchina così, solo la pista puoi provare. Ricordo il buon vecchio Schumi, aveva una paura "folle" di viaggiare nelle autostrade Tedesche..... Michael Schumacher, 7 volte Mondiale.... Molti bastano che abbiano un bolide sotto il cu.., che si credono Schumacher. R.I.P. Claudio....

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