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Incidenti: la metà durante il parcheggio

22 maggio 2015

Lo rivela una ricerca congiunta realizzata dall’Allianz e dalla Continental. Dimensioni in crescita dei veicoli e visibilità ridotta le cause principali.

Incidenti: la metà durante il parcheggio
PERICOLO RETROMARCIA - Secondo una ricerca condotta dall’Allianz in collaborazione con la Continental e la Hochschule and Technische Universität di Monaco, circa il 40% degli incidenti automobilistici (quasi 3.500 quelli analizzati) si verifica durante le operazioni di parcheggio o manovra. Oltre il 70% dei sinistri RC Auto e circa l’85% delle richieste di risarcimento legate a lesioni si verifica in fase di retromarcia. Più “delicata” la fase di uscita da un posteggio (84% degli incidenti) rispetto a quella di ingresso (16%). Gli over 65 causano il 33% di incidenti in più durante le operazioni di parcheggio rispetto ai conducenti più giovani. 
 
SINISTRI IN AUMENTO - Negli ultimi dieci anni, il numero di incidenti in fase di manovra è aumentato di oltre il 30% spiega il responsabile sinistri di Allianz. L’aumento dell’urbanizzazione, le dimensioni crescenti delle automobili e la visibilità ridotta sono le cause principali: suv e furgoni sono coinvolti in incidenti di questo tipo il 30% in più rispetto alle vetture piccole o compatte. Secondo la Allianz, molti sistemi di parcheggio assistito attualmente installati non aiutano ad evitare incidenti in fase di manovra poiché non forniscono la visuale delle aree ai lati delle vetture. Sistemi sempre più avanzati contribuiranno a ridurre questo rischio.


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Ritratto di lucios
22 maggio 2015 - 19:33
4
....gente! Come quello che mi ha lasciato un bel marchio sulla fiancata nel parcheggio sotto casa e poi, vigliaccamente, se n'è scappato!
Ritratto di PongoII
22 maggio 2015 - 20:22
7
Paradossalmente è vero, è molto più difficile parcheggiare che schivare in autostrada uno pneumatico perso da un TIR (almeno a me è successo...) Conseguii la patente in un assolato 9 luglio 1992 grazie anche ad uno spettacolare parcheggio in salita, in retromarcia ed a sx. Non riuscii più a ripetermi a tali livelli... Oggi almeno la tecnologia (sensori, telecamere) aiuta più di 20 anni fa, ma la gente è ancora più pigra e molto più maleducata.
Ritratto di Fojone
22 maggio 2015 - 21:01
a scuola guida facevo dei parcheggi "spettacolari"! poi però, col tempo devo ammettere di averci perso la mano... eppure ai tempi non solo non c'erano sensori e telecamere, ma la maggior parte delle auto avevano il solo specchietto del lato conducente....
Ritratto di rebatour
25 maggio 2015 - 11:33
nel '62, quasi nessuna auto aveva lo specchietto laterale.
Ritratto di gennary
26 maggio 2015 - 15:57
Ed era anche più difficile fare la manovra perché non aveva il servosterzo...
Ritratto di rebatour
26 maggio 2015 - 18:57
Parcheggiare la Fiat 1800 richiedeva uno sforzo non da poco.
Ritratto di Sepp0
23 maggio 2015 - 00:20
...perché le auto diventano sempre più grosse ma i parcheggi rimangono piccoli come 30 anni fa, quando la Golf era più piccola della Polo oggi. Bisogna assolutamente ridisegnare le dimensioni dei parcheggi per adattarle alle auto di oggi, anche a costo di averne meno in totale.
Ritratto di Esperto90
23 maggio 2015 - 10:55
Ricordati un vero autista può possedere anche un tir ma in quel parcheggio, con una manovra in più, ci entra lo stesso ;-) e poi, ti potrei dare ragione sulle linee che usano attualmente riducendo la visibilità, ma rimane sempre il fattore che un vero autista sa gestire sempre una situazione, che poi come ne parlano qui sopra ci sono molti "i m b r a n a t i" che non sanno parcheggiare e peggio ancora creano o subiscono incidenti facendosi male su se stessi e agli altri..e non ne parliamo dei pedoni, altri asini che mettono i paraocchi passando davanti o dietro l'autovettura in fase nelle manovre di parcheggio, fatto sta, ovviamente x me, è causato sempre dalla distrazione e mancanza di praticità al volante..altro che sensori di parcheggio, telecamere ecc ecc sono tutte cavolate favorite x il commercio
Ritratto di Rav
23 maggio 2015 - 17:50
4
Da una parte le auto diventano sempre più grandi e grosse con linee che spesso non aiutano a percepire bene gli ingombri. La tecnologia aiuta ma non arriva dappertutto, se il parcheggio è stretto anche i sensori hanno un limite e se ti fermi sui loro canonici 30cm (quando inizia il bip costante) la macchina non ce la metti, andando indietro rischi la toccata. In più mentre il guidatore si applica per infilare la macchina in un parcheggio immancabilmente perde attenzione per quello che lo circonda e così magari non vedi l'auto che ti passa a fianco mentre stai facendo manovra e l'incidente è in agguato. Però c'è da dire che tante persone hanno veramente problemi seri nel parcheggio e parecchi sono dati anche dal menefreghismo più totale e dalla maleducazione. A chi non è capitato di andare al "tocco"? Ma c'è modo e modo. Una persona responsabile e civile che si trova in questa situazione procede pianissimo e non a tutta canna, così magari il tocco rimane un tocco e non porti via i paraurti a nessuno. C'è gente che va indietro aspettando la botta, poi li vedi, hanno la macchina tutta ammaccata, davanti, dietro, ai lati, i cerchi han visto più marciapiedi di uno stradino.... Per parcheggiare la macchina (e guidarla in generale) occorre per prima cosa avere coscienza degli ingombri del mezzo che stiamo guidando e in secondo luogo capacitarsi del fatto che ci circondano oggetti, cose, altre vetture e persone. E terza cosa, che la tecnologia è un grosso aiuto ma non la soluzione, perchè se un giorno ti si rompono i sensori di parcheggio non puoi salire sul cofano della macchina dietro. Peccato che a tanta gente queste cose sfuggano.