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Fiat-Chrysler: sede a Londra e Borsa di New York?

23 gennaio 2014

Indiscrezioni riportano l’intenzione di Marchionne di quotare le azioni Fiat-Chrysler a New York con la società basata a Londra.

Fiat-Chrysler: sede a Londra e Borsa di New York?
PROGRAMMA D’AZIONE - Secondo una indiscrezione raccolta e diffusa dall’agenzia Bloomberg, il prossimo 29 gennaio si riunirà il vertice della Fiat per stabilire il percorso da compiere per l’avvio della nuova realtà derivata dell’acquisizione del 100% del gruppo Chrysler. I “punti caldi” della road map da disegnare sono il nome della nuova società, l’ubicazione della sede sociale, l’ubicazione del quartiere generale, la Borsa di riferimento per la quotazione sul mercato delle azioni.
 
SWINGING LONDON? - Bloomberg aggiunge che secondo le fonti interne con cui ha parlato - e che hanno chiesto di non essere nominate - Sergio Marchionne propenderebbe per portare la sede sociale a Londra (l’eventualità era già stata commentata dalla Fiat facendo riferimento ai vantaggi offerti dalla legislazione britannica in materia societaria) mentre la sede operativa potrebbe essere altrove. Per quanto riguarda la denominazione della nuova società l’orientamento è di vararne uno che comprenda entrambe i nomi Fiat e Chrysler. 
 
A NEW YORK, PIAZZA FINANZIARIA - Infine, la significativa e finanziariamente importante scelta della sede borsistica di riferimento. L’indiscrezione raccolta conferma l’orientamento manifestato in passato da Sergio Marchionne (“come mercato borsistico si sceglierà quello dove ci sono i capitali…” era stata una sua dichiarazione, che implicitamente indicava appunto New York). La Borsa di Milano sarebbe la piazza secondaria. 
 
A MAGGIO PER GLI ASPETTI INDUSTRIALI - Come annunciato, dopo questa fase di lavoro sulla costruzione della nuova struttura societaria, a maggio ci sarà il momento clou per le decisioni industriali. Lo stesso Marchionne ha annunciato per maggio la diffusione dei piani di produzione e le strategie della nuova società. E questo sarà il momento più rilevante per quanto riguarda gli sviluppi pratici della fusione Fiat-Chrysler, sia per lo svelamento - finalmente - dei nuovi modelli previsti che per gli aspetti occupazionali. In pratica: quante e quali saranno le Fiat e le Alfa Romeo e quanti i poli di progettazione. Saranno due di cui uno in Italia o sarà tutto unificato? A Detroit? E lo stesso interrogativo vale per altri momenti produttivi (ricerca e sviluppo, collaudi, eccetera).


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Ritratto di Merigo
23 gennaio 2014 - 12:37
1
Come ha già detto Sergio Marchionne, la scelta è più che ragionata ma le conseguenze saranno più che altro emotive. Fiat-Chrysler, o come si chiamerà, così come già CNH Industrial (ex FIAT Industrial), sarà quotata alla Borsa Valori di Milano e al NYSE, avrà Sede Legale probabilmente in Olanda e fiscale in Gran Bretagna, ma le Sedi operative continueranno ad essere in via Nizza a Torino (Lingotto) e ad Auburn Hills (Chrysler): comunque tutto si chiarirà il 29 p.v. con la riunione del CDA che delibererà in merito. Ai diffidenti chiedo: qualcuno sa che Ferrero (quella della Nutella e dei Rocher) sono decenni che non ha la Sede fiscale in Italia ma bensì in Lussemburgo? Eppure Ferrero è più italiana che mai, e la sua Sede direzionale continua ad essere sulla collina di Torino ed il suo storico ed attualmente più importante stabilimento è come sempre ad Alba!
Ritratto di mipola
23 gennaio 2014 - 13:04
la ferrero ha la sede legale in lussemburgo? e di conseguenza le tasse le paga la.. alla fine è privata.. fa quello che gli pare e piace..
Ritratto di Fr4ncesco
23 gennaio 2014 - 13:38
2
No, le paga pure in Italia avendoci sede e stabilimenti.
Ritratto di xspray
23 gennaio 2014 - 15:17
dire che paga tutto in lussemburgo è sbagliato:La holding Ferrero international SA controlla la filiale italiana Ferrero S.p.a.,quindi paga le tasse in italia per quello che produce e distribuisce in italia.
Ritratto di LucaPozzo
24 gennaio 2014 - 09:53
Corretto, e più o meno quello che accadrebbe con Fiat-Chrysler. Oggi Fiat S.p.A. non produce nulla di nulla, sono FGA S.p.A. e le altre controllare a produrre auto.
Ritratto di Fr4ncesco
23 gennaio 2014 - 13:37
2
O la MSC Crociere, con sede fiscale a Ginevra e quella operativa a Napoli. E riguardo la Fiat non sarebbe l'unico caso. Anche la Nissan ha trasferito la sede di Infiniti dal Giappone ad Hong Kong. Semplici strategie per agevolarsi, nulla di allarmante.
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2014 - 15:01
e tu lo sai che nessun altro costruttore in europa gioca sporco così ? Abbattere i costi fiscali, ovviamente si può ed è anche legale (in questo paese governato da ladri è tutto dire), ma è moralmente scandaloso, in quanto una azienda meccanica radicata nel territorio italiano che va a portare soldi a quei poveracci degli inglesi (che hanno contribuito non poco al disastro finanziario attuale). Assurdo. Ovviamente tutto per aumentare una competitività che non riescono in altro modo ad aumentare. Bravi
Ritratto di Highway_To_Hell
23 gennaio 2014 - 15:39
E' una delle più grandi stupidate che abbia letto sui forum di auto, decine di volte superiore a quelle trollate tipo: "vw fa le auto migliori al mondo" che di solito i poveri di intelletto scrivono qua e la per far capire quanto poco conoscano la tecnologia automotive... Complimenti, si vede che chi lo ha scritto conosce davvero bene il settore...
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2014 - 15:41
spiegaci perchè inghilterra e non italia, la tecnologia non mi interessa
Ritratto di Fr4ncesco
23 gennaio 2014 - 19:09
2
C'è scritto nell'articolo... Con la sede sociale in Inghilterra sono più agevolati. In Italia la burocrazia è troppo complicata è lenta oltre che costosa.. Sempre se funziona, perchè possono sempre insorgere intoppi, errori, scarica barili, "mazzette"...
Ritratto di Porsche
24 gennaio 2014 - 12:20
olè bravo. questa me la segno
Ritratto di Fojone
23 gennaio 2014 - 16:50
Fiat e Ferrero sono il giorno e la notte... hanno in comune solo l'origine Piemontese! che Fiat una volta trasferita la sede legale si comporti come Ferrero nei confronti del Italia è tutto da vedere!
Ritratto di Beppe74
24 gennaio 2014 - 15:45
Il paragone tra Ferrero e Fiat non ci sta proprio, avrà pure la sede fiscale in Lussemburgo ma il sig. Ferrero è uno dei più grossi contribuenti italiani. In 60 anni di storia Ferrero NON ha mai fatto 1 ora di sciopero e 1 ora di cassa integrazione il rispetto e la sicurezza dei lavoratori, continua innovazione eccellenza della qualità questa è Ferrero. Fiat è l'esatto opposto
Ritratto di IloveDR
23 gennaio 2014 - 12:39
3
sotto al marchio AlfaRomeo viene esposta una Jeep, che vogliono rimarchiare anche le Jeep con marchi italiani???
Ritratto di LucaPozzo
23 gennaio 2014 - 12:47
Quando si dice un commento pregnante. Ad ogni modo, fuori inquadratura, sul lato di destra, arrivando da fuori, di quella balconata c'è il logo jeep e quello Mopar, a sinistra quello Abarth e quello Fiat Professional. E comunque non sempre le auto esposte sono disposte secondo il brand, a volte sono monobrand, altre volte c'è un solo modello, altre volte sono miste, le cambiano ogni tanto
Ritratto di IloveDR
23 gennaio 2014 - 12:55
3
dove si trova questo ambiente???
Ritratto di IloveDR
23 gennaio 2014 - 12:58
3
LucaPozzo quanta ironia english style!!! ci stiamo già adeguando all'andazzo dirigenziale???
Ritratto di LucaPozzo
23 gennaio 2014 - 13:36
No, credo di averlo ereditato da una mia professoressa delle medie, era un commento che usava spesso. Comunque si tratta dell'atrio della palazzina di Mirafiori, dietro alla reception, fotografato dalla balconata del 2ndo piano
Ritratto di mecner
23 gennaio 2014 - 13:02
La Fiat targata America ha deciso di fare sul serio. Bella scelta. Adesso aspettiamo .........i nuovi programmi e le produzioni.
Ritratto di mipola
23 gennaio 2014 - 13:05
fa quello che le conviene di più in termini economici e di tasse.. è una società privata! lo farei pure io!
Ritratto di lele31
23 gennaio 2014 - 13:52
cosa vi aspettavate un paese che fa acqua da tutte le parti, con tassazione alle stelle, con infrastrutture rimaste agli anni '70, una burocrazia che rallenta tutto, non parliamo poi dei sindacati ( FIOM). poi ci manca che a ogni piè sospinto si ricorda a marchionne che la FIAT ha avuto aiuti di stato, come se gli altri non li avessero avutisi veda PSA RENAULT e gli aiutini sotto banco che le banche regionali tedesche danno a W BMW e mercedes. normale che Marchionne preferisca paesi normali. dobbiamo riconoscere che noi tutto siamo meno che un paese normale.
Ritratto di Gianni Travaglia
23 gennaio 2014 - 15:03
Il debito pubblico italiano è cresciuto anche a causa degli aiuti dati negli anni alle aziende private. FIAT in testa. Ora si aspetterebbe un rientro di questo debito in forma di tassazione. Le lamentele di Marchionne sul forte prelievo fiscale italiano è da irriconoscenti. Facile fare impresa in questa maniera.
Ritratto di lele31
23 gennaio 2014 - 15:42
gianni si rientrerà del debito solo quando il governo inizierà a tagliare la spesa pubblica. con le tasse non ci rientri perchè un aumento della tassazione riduce le risorse alle famiglie che non consumano e il PIL di conseguenza scenderà. da questo se ne ricava che il rapporto debito/PIL continua a salire. non si scappa da questo meccanismo se non tagli le spese.
Ritratto di lele31
23 gennaio 2014 - 15:50
se poi vogliamo dirla tutta da quando marchionne sta in fiat quest'ultima non ha avuto più aiuti. non mi parlare delle rottamazioni che lo stato a fatto negli ultimi 20anni, quelli non sono aiuti alla fiat, ma a tutti i produttori di auto. se tu pensi che 70% di queste andarono a produttori esteri. ricordo che l'ultima rottamazione costò 670 milioni di euro di cui il 30% è andato a fiat l'altro è andato a gruppi esteri.
Ritratto di Gianni Travaglia
23 gennaio 2014 - 17:24
Anche se questo non è il posto adatto per parlare di politica, io ho ricordato cosa ha contribuito a produrre il debito. Facile poi cambiare i vertici di FIAT e dire che la colpa non è loro. In ogni caso, gli aiuti alla FIAT degli ultimi anni hanno contribuito a produrre un indiscutibile know-how. Guarda a caso, lo stesso che ha permesso a Marchionne di sfondare a Detroit. Le scelte politiche per ridurre il debito sono una cosa a parte. Ma come al solito in Italia: i debiti sono di tutti, i profitti sono privati.
Ritratto di lele31
23 gennaio 2014 - 21:20
scusa gianni, se lo sai qual'è quella tecnologia che la fiat a sviluppato con i soldi pubblici dello stato italiano ( parlo degli ultimi 10 anni)?????? avranno preso soldi a tasso agevolato in america per sviluppare la 500e. grazie per la risposta
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2014 - 14:44
E bravo l'evasore. Ci stiamo preparando alla più grande evasione fiscale di tutti i tempi. Bene.
Ritratto di Merigo
23 gennaio 2014 - 15:09
1
Evasore chi? Sai di cosa stai parlando o la tua è la classica boutade populista di chi non sa fare un commento ragionato, ma che si sente comunque obbligato a scrivere un post? La Società che è nata - e di cui il 29 gennaio conosceremo il nome - ha stabilimenti in 4 Continenti (Europa, Nord america, Sud America e Asia) e due Centri Direzionali, l'ex FIAT a Torino e l'ex Chrysler a Auburn Hills (tralasciando quello di Belo Horizonte), quindi si pone il problema di dove collocarne le Sedi Legale e Fiscale: è un concetto così difficile da capire senza vederci del marcio? Ovviamente (anche se penso che per te di ovvio non ci sia nulla), le ritenute previdenziali versate all'INPS, gli acconti IRPEF versati allo Stato, gli accantonamenti per TFR e CIG, l'IVA sul fatturato, l'IMU , la TARES e quant'altro realizzato in Italia, saranno pagate in Italia, così come nei rispettivi altri Paesi ove presenti siti produttivi ed impiegate maestranze. Se sei grande dovresti essere più riflessivo prima di fare uscite così, perché ci sono tanti ragazzini che possono anche credere tu dica il vero. Preoccupati piuttosto dei veri 8.000 evasori totali e dello scontrino su tre non emesso, di cui al rapporto 2013 della Guardia di Finanza presentato proprio oggi.
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2014 - 15:12
mi spieghi cosa c'entra l'inghilterra se Fiat è italiana ?
Ritratto di Veloce
23 gennaio 2014 - 15:59
"l’eventualità era già stata commentata dalla Fiat facendo riferimento ai vantaggi offerti dalla legislazione britannica in materia societaria" Attenzione dice "legislazione", NON "fisco" o "tassazione sul reddito delle società". Forse non ti sei nemmeno preso la briga di leggerlo l'articolo.
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2014 - 16:11
Quindi stai dicendo che inghilterra o italia darebbero le stesse garanzie di tassazione ?
Ritratto di Veloce
23 gennaio 2014 - 18:13
quanto detto sotto da Merigo sulle motivazioni di rappresentanza "standing" globale e sui requisiti necessari per l'offerta sul LSE. Sotto il profilo fiscale, FIAT non è Google. Per gli accordi internazionali contro le doppie imposizioni una società con sede legale nel Regno Unito (dove l'IRES è pari al 23,75% e non esiste l'iRAP), ma amministrata effettivamente in Italia, viene considerata fiscalmente residente in Italia. Ne consegue che è soggetta all’IRES come una società italiana qualsiasi. La tassazione legata agli impianti produttivi che sono in Italia, resta legata ai profili italiani. Per le operazioni effettuate con soggetti italiani, l'IVA è dovuta al fisco italiano.
Ritratto di Merigo
23 gennaio 2014 - 16:09
1
Parti da un concetto sbagliato e vuole dire che non hai letto attentamente il mio post (e lungi da me volere che tu lo prenda per oro colato, ci mancherebbe altro!): FIAT "era" italiana, ed infatti ho scritto della "ex" FIAT con Centro Direzionale a Torino, ma non lo è più la nuova Società. Ora la nuova FIAT-Chrysler è una World Company, né italiana, né americana, se vogliamo italo-americana ma comunque mondiale. Se prendi quindi un mappamondo finanziario, il Polo Nord ed il Polo Sud sono rispettivamente Wall Street e la City, cioè New York negli USA e Londra in Gran Bretagna. Se questa nuova Società prendesse la "residenza" in Italia, ne sarebbe perlomeno ingenuo l'AD che facesse questa scelta, e l'AD di FIAT-Chrysler tutto mi sembra meno che ingenuo. Ma, ripeto, è una formalità, importantissima ai fini del bilancio, ma una formalità, che nulla cambierà nella localizzazione della Azienda e ogni considerazione che facciamo è emotiva. Preoccupiamoci invece, quello sì eccome, del piano industriale triennale che, ora che l'assetto societario è finalmente inquadrato, verrà presentato a maggio: in quel piano industriale sì che capiremo dove e cosa la nuova FIAT-Chrysler produrrà in Italia e nel resto del Mondo. Aggiungo che per dichiarazione di Sergio Marchionne (una delle poche fatte senza rimandare tutto al CDA del 29 gennaio), la nuova Società verrà quotata al NYSE (New York Stock Exchange) e, come Borsa secondaria, continuerà ad essere quotata alla Borsa Valori di Milano che, guarda caso, dal 2007 è stata acquisita dal London Stock Exchange, la Borsa Valori di Londra. Mi sono spiegato su cosa centri Londra? Guarda che tutto questo è un bene e mica un male, perché potremmo essere qui a disquisire di FIAT come, in altro blog, di PSA alla canna del gas e tenuta in vita con iniezioni statali come avvenuto, ma come non avviene più da quando c'è Marchionne, anche in FIAT, mentre invece stiamo parlando di una World Company come IBM, Coca-Cola, Bayer, ecc., con proprietario italiano perché, quello sì rimane italiano: la nuova Società è infatti controllata da EXOR, che a sua volta è controllata dalla Giovanni Agnelli & C S.a.p.az. di cui è proprietaria al 100% la Famiglia Agnelli, ed entrambe le Società hanno Sede fiscale e operativa a Torino, come dire che il "cuore" rimane, anzi è rimasto, italiano mentre, senza John Elkann e Sergio Marchionne, oggi potrebbe essere magari a Detroit (se GM avesse esercitato l'opzione put) o in chi sa quale parte del Mondo, magari fatta a spezzatino, come avverrà con PSA.
Ritratto di Porsche
23 gennaio 2014 - 16:28
io dico se apre in inghilterra e non in italia questa nuova sede del nuovo gruppo, significa che qualche vantaggio dovrà pur averlo no ? Altrimenti non si poneva il problema. Il punto è che anche pochi soldi, ma verranno incassati dagli inglesi, che non capisco perchè devono giovare di soldi non loro, piuttosto che gli italiani che alla fiat hanno anche dato tanto.
Ritratto di Merigo
23 gennaio 2014 - 17:20
1
Rileggi i miei post e quelli degli altri e vedrai che, se ti concentri e ragioni, capirai cosa ti abbiamo scritto. Io però rinuncio a spiegartelo.
Ritratto di Gianni Travaglia
23 gennaio 2014 - 17:33
Devi ammetterlo: Noi italiani amiamo le auto; le disegniamo, le progettiamo, le costruiamo, pecchiamo nel realizzarele, ma a questo ci sarebbe rimedio. Però facciamo tutto questo con passione. Ora, sentire che tutto questo si traduce in mera speculazione, da un po' fastidio. Vero!
Ritratto di Tecnofolle88
23 gennaio 2014 - 21:05
Ci hai fatto leggere il commento piu' ignorante di tutti i tempi. Meno Topolino e piu' Sole 24 ore sul comodino,prima di scrivere baggianate simili.
Ritratto di Gianni Travaglia
24 gennaio 2014 - 08:46
Di vangeli ne abbiamo avuti fin troppi, ognuno diceva le sue verità. Il Sole 24 non è il vangelo dell'economia in senso assoluto, semmai il vangelo di un'economia fine a se stessa. Una grande bufala!
Ritratto di Veloce
24 gennaio 2014 - 09:40
tu dove ti abbeveri? Sul blog di Beppe Grillo?
Ritratto di Mattia Bertero
23 gennaio 2014 - 18:32
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Adesso facciamo gli sboroni!! Metto IO l'azienda in borsa, la risollevo IO la Fiat diceva un certo Sergio :-)
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
23 gennaio 2014 - 18:38
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di domi2204
23 gennaio 2014 - 20:29
che nel nostro paese è diventato quasi impossibile fare impresa, tassazione alle stelle, bisogna tener presente che quando si parla di livello di tassazione al 45/50% non si tiene conto del costo della contribuzione che in alcuni casi mangia un altro 30%. Inoltre complicazioni burocratiche di ogni tipo, esempio hanno fatto un provvedimento di semplificazione si chiama comunicazione unica per il registro impresa, una unica comunicazione per tutti gli enti Entrate, camera di commercio, inail ed inps sembrerebbe un vantaggio, sapete come funziona in realtà si fanno le comunicazioni agli enti Entrate, camera di commercio, inail ed inps più quella comunica. Quindi chi può scappa dall'Italia, Fiat compresa.
Ritratto di SuperKarma
23 gennaio 2014 - 20:42
Suona un pó antipatica come cosa, ma del resto Marchionne e i vertici pensano solo al profitto. Difficile ricattare "moralmente" qualcuno a cui non si riconscono mai i meriti e che viene sistematicamente boicottato dagli stessi italiani. Diciamo che fa ridere :)
Ritratto di gugliadino
24 gennaio 2014 - 23:30
se voi aveste un azienda mondiale e poteste scegliere una sede andreste in un paese dove vi costa il 70 % dei guadagni o andreste in uno dove costa meno ? Io avrei scelto il Canada dove la pressione fiscale è inferiore al 20% !!! LA COLPA NON E' DI FIAT MA DELLA NOSTRA CASTA CHE CI TOGLIE TUTTO PER MANTENERE I PROPRI PRIVILEGI .. loro vi dicono di prendervela con FIAT per distrarvi dai veri responsabili. DOBBIAMO INVECE RINGRAZIARE FIAT SE DAVVERO' LASCRA' GLI STABILIMENTI IN ITALAI CON QUELLO CHE COSTA !!!
Ritratto di Gianni Travaglia
25 gennaio 2014 - 09:07
Scusa, di che marca è il paraocchi che usi? Se oggi in Italia c'è una pressione fiscale così alta è perché in anni passati qualcuno si è divertito a sperperare i risparmi degli italiani. Industria e politica si sono spartiti il futuro nostro e dei nostri figli, lasciandoci solo debiti. Guarda a caso, proprio politici è industriali, in questo caso FIAT, sono quelli che continuano a spassarsela. Un consiglio: togli il paraocchi e cerca di guardare nella direzione giusta. P.S. "Il paraocchi" sono giornali e TV che guidano le menti deboli.
Ritratto di monodrone
25 gennaio 2014 - 13:53
ah, finalmente fiat se ne andrà dall'Italia!!!! bene. ma prima di andartene, cara la nostra pestilenziale azienda no-profit, vedi di ridarci indietro cenno anni o poco più di contributi statali -compresi ecoincentivi- e di chiudere e sanitizzare le aree industriali che lascerai vuote. gli italiani non ti ringraziano per il male che gli hai fatto e a mai più rivederci!!! cancro italiano=fiat, che possa bruciare all'inferno (se esistesse).
Ritratto di roberto deramo
26 gennaio 2014 - 17:55
sicuramente i loro interessi li sanno fare eccome ma le auto?purtroppo la vedo nera!! per i nostri giovani talenti poi?mah!! più passa tempo più i signori fiat perdono di credibilità e l'america prima o poi finirà,delusione delusione
Ritratto di fiatpunto
26 gennaio 2014 - 20:21
Per non comprare mai più vetture del gruppo...
Ritratto di kerium
8 febbraio 2014 - 12:53
Hanno fatto bene ad andare al estero! Il nostro paese è allo sbando di completo in 25 anni di profondo blu si aprivano scuole di Veline invece di dare una VERA politica industriale al nostro amato paese. Gli italiani sono oramai un popolo di ignoranti patentati certa gente di 30 anni non sa neppure coniugare un verbo nella nostra lingua figuriamoci l'inglese! A scuola invece di studiare la gente tro....a per una ricarica! In 25 anni abbiamo cancellato tutti i valori che ci hanno insegnato i nostri genitori, che hanno lavorato (quando il lavoro c'era...) è hanno sputato sangue! e ora il 30% Italiani "internet internet" si per taggare la compagna elementari e poi manco sono usare le formule in un foglio di .xls! BRAVA FCA!!!!!