QUALI MISURE SUBITO - Ministero, regioni e comuni hanno appena firmato il
protocollo anti-smog che prevede diverse misure per l'emergenza e la programmazione. Cominciamo dalle prime. Anzitutto,
limite di 30 km/h anziché 50 in città (come annunciato
qui). E di 50 anziché 70 km/h in città sulle “strade a scorrimento veloce”. Sostegno ai comuni per l'incentivo all'utilizzo del trasporto pubblico locale, abbassamento di due gradi centigradi delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati, limitazione all’uso della biomassa per uso civile se già ci sono sistemi alternativi di riscaldamento. Misure che scatteranno in caso di sforamento per più di sette giorni consecutivi dei limiti di smog. Inoltre, subito disponibile un fondo da 12 milioni di euro a disposizione dei comuni per gli sconti del trasporto pubblico locale. “Mi auguro che dopo questa riunione si metta fine alla babele dei provvedimenti in materia di smog”, ha detto il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, che ha aggiunto: “Per me devono essere i sindaci a decidere. La titolarità delle decisioni resta in capo a sindaci in quanto la legge dice che siano loro a dovere fare queste azioni di emergenza. Io come governo invito fortemente e auspico che gli enti locali mettano in campo le manovre che noi oggi abbiamo condiviso”.
SUL MEDIO PERIODO - Nasce il “comitato di coordinamento ambientale”, una task force tra i sindaci delle Città metropolitane e i presidenti di regione, presieduta dal ministro dell'Ambiente. In un arco temporale di tre anni, sul territorio metropolitano, il comitato definirà una serie di misure vincolanti che riguarderanno le emissioni degli impianti di riscaldamento delle grandi utenze, ma anche il passaggio a un trasporto pubblico a basse emissioni, nonché la realizzazione di una rete di ricarica elettrica efficiente. Senza dimenticare un miglioramento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale e misure di sostegno e sussidio finanziario per l'utenza del trasporto pubblico. In più, allo studio incentivi alla rottamazione. E ci sono altre misure previste dalla legge stabilità 2016, fra cui il disincentivo all’uso dei mezzi di trasporto molto inquinanti, Euro 2 o inferiori.
QUANTI SOLDI - Le risorse programmate disponibili nel medio periodo sono già indicate in 405 milioni di euro: 35 milioni destinati alla mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing (già approvate con il Collegato ambientale); 50 milioni per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto); 250 milioni per l'efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (Kyoto); 70 milioni per riqualificare gli edifici della pubblica amministrazione centrale.