INSULTI LECITI - Mandare qualcuno “a quel paese” dopo essere stati vittime di un incidente si può, ma entro certi limiti. Tutto nasce dal ricorso presentato alla Cassazione da un automobilista vittima di uno scontro frontale, causato da un guidatore che procedeva contro mano. Lo sfogo d'ira del primo per l'incidente gli era costato una condanna per ingiuria inflitta dal tribunale di Venezia. Un verdetto che la Corte ha però ribaltato: “la caratterizzazione di ingiustizia deve essere parametrata alla condotta dell'ingiuriato alle ordinarie regole del vivere civile”. Ovvero, in determinate situazioni, offendere chi ha provocato un danno alla propria persona è consentito, sempre se le ingiurie non eccedono un certo livello.