FARE CASSA - L'imposta provinciale di trascrizione, che si paga sui passaggi di proprietà, per chi acquista un'auto nuova potrebbe subire sostanziosi rincari. La normativa è contenuta nel decreto legge sul federalismo fiscale regionale, approvato il 31 marzo dal Consiglio dei ministri: perchè sia effettiva manca solo un provvedimento attuativo del ministero dell'Economia, atteso entro la fine di maggio.
COME PER L'USATO - Se il decreto non dovesse subire modifiche, chi acquista un'auto nuova non pagherà più un'Ipt che varia, a seconda delle province, da 151 a 196 euro (ogni amministrazione può decidere di aumentare il valore fino a un massimo del 30%.) L'Ipt sarà invece calcolata in base alla potenza del motore espressa in kW: fino a 53 kW l'importo resterà compreso tra 151 e 196 euro a seconda delle province, oltre questa soglia bisognerà moltiplicare ogni kW per un valore compreso tra 3,5 e 4,6 euro, in base alle tariffe applicate dalle amministrazioni. Sostanzialmente viene applicato lo stesso criterio già oggi utilizzato per i passaggi di proprietà delle auto usate (leggi qui per saperne di più).
UNA VERA BATOSTA - All'atto pratico, chi acquisterà a Milano una Fiat 500 1.2 (69 CV/51 kW) pagherà sempre 196 euro di imposta provinciale di trascrizione, ma se l'auto fosse una 500 con il motore 1.4 16V (100 CV/74 kW) dovrà sborsare oltre 340 euro, ben 144 euro in più di prima. Una differenza che cresce enormemente se si prendono in considerazione auto più potenti: sempre per una guidatore milanese l'Ipt per una Volkswagen Golf 2.0 TDI da 140 CV (103 kW) sarà di 469 euro, mentre per una BMW X5 3.0d da 245 CV (180 kW) crescerà a 820 euro, contro gli attuali 196.