Per Jaguar e Land Land Rover la rivoluzione comincia ora

RISPARMIARE SULLE PIATTAFORME - In tempi di crisi, risparmiare è uno dei temi più sentiti tra i Costruttori di automobili e la condivisione dei pianali è una delle strade maestre. Tutti i grandi produttori sono intenti a varare piani per costruire il maggior numero di modelli sul minor numero di piattaforme. A questo “club” ora si aggiungono anche Jaguar e Land Rover, che in futuro utilizzeranno le stesse ossature per Suv e berline di lusso.

DUE BASI MECCANICHE PER TUTTO - Secondo alcune indiscrezioni di fonte giornalistica che arrivano dall'Inghilterra, le due Case inglesi di proprietà dell'indiana Tata, passeranno dalle attuali sei piattaforme a due, da impiegare per tutti i modelli. Una di queste sarà un'evoluzione del vecchio pianale Ford chiamato C1, usato per l'attuale Freelander, che verrà modificato e proposto con tre lunghezze differenti per la futura famiglia Freelander. Pare che questa famiglia includerà anche una versione a sette posti che dovrebbe sostituire l'attuale Discovery.

L'altra piattaforma dovrebbe derivare da quella che oggi viene usata sulla XJ e quindi sarà in alluminio. Sempre secondo le indiscrezioni, verrà utilizzata per tutti i modelli più grossi, comprese le Range Rover e le berline Jaguar XF, XJ e XE. Quest'ultima dovrebbe essere una nuova cabrio da contrapporre alla Porsche Boxster.

NOVITÀ ANCHE PER LA XK - Emerge anche qualche dettaglio sul futuro della nuova Jaguar XK prevista per il 2013. Pare che la coupé inglese monterà un nuovo motore a gasolio turbodiesel V6 da 300 CV. La scelta di montare un motore diesel su una cuopé di lusso (che potrebbe non piacere ai puristi della Casa) ha lo scopo di allargare la potenziale clientela: la BMW lo ha già fatto con la 635d.

Nella foto in alto la Jaguar XJ, l'ammiraglia della Casa di Coventry in consegna a partire da maggio. I prezzi vanno da 91.800 a 106.600 euro (vai qui per saperne di più).