Nata nel 2017, la Kia Stonic si aggiorna e noi l'abbiamo provata (guarda il video più in basso). Sono nuovi i paraurti e le sottili luci diurne, che hanno la stessa forma a “L” davanti e dietro. L’auto rimane compatta ma, a causa delle modifiche estetiche, passa da 414 a 417 cm di lunghezza. Dentro, cambiano la plancia e alcuni rivestimenti. Ciò che non cambia è lo spazio: ce n’è a sufficienza per quattro adulti; non è da record il bagagliaio. E la qualità? Più che per i materiali, duri anche nelle parti più in vista, la Stonic convince per l’accuratezza dell’assemblaggio.

La nuova Kia Stonic è cambiata meno nella meccanica, anche se il 3 cilindri 1.0 mild hybrid guadagna 14 CV, da 100 a 114 CV. Un tre cilindri vivace, che consuma poco (abbiamo rilevato 17,5 km/l, in media) ben supportato da un cambio manuale a 6 marce, rapido e preciso; costa € 1.500 l’automatico a doppia frizione.
Più che buono il comfort: le sospensioni “digeriscono” bene le irregolarità e il rumore del motore è ben isolato; un po’ meno il rotolamento delle gomme, a 130 km/h. Tra le curve, meglio la tenuta di strada dell’agilità: lo sterzo è abbastanza lento e non molto comunicativo. Ottima la frenata.

Buona la dotazione della Style, che con il motore mild hybrid e il cambio manuale costa 26.250 euro: il climatizzatore automatico, i sensori di parcheggio, i fari full led e la vernice metallizzata sono di serie. Peccato invece che la guida semiautonoma si possa avere solo sulla top di gamma GT-Line, che costa 3.000 euro in più della Style. Come optional singolo sarebbe stata meno costosa. Più avanti arriverà la versione a benzina e Gpl, con il 1.0 da 100 CV e solo con il cambio manuale.






















































