UN MOMENTO STORICO - Il passato e il futuro della Lamborghini si rincorrono, mescolando tradizione e innovazione con un potere evocativo e una carica emozionale che pochi altri marchi automobilistici al mondo possono vantare. Il momento è storico, e Sant’Agata Bolognese è in festa, insieme a tutti i fan della casa del Toro, perché la nuova Lamborghini Countach LPI 800-4 ha finalmente messo le ruote su strada in quella che è, di fatto, la sua prima “sgambata” ufficiale. Un piccolo test drive per sbrigliare la straripante cavalleria del suo V12 ibrido, lo stesso della Sián, naturalmente a favore di cineprese e macchine fotografiche, per immortalare e fissare nel tempo un momento attesissimo, dopo la presentazione, lo scorso agosto durante la Monterey Car Week di Pebble Beach, in California, della riedizione in chiave moderna dell’iconica supercar disegnata da Marcello Gandini ormai più di mezzo secolo fa.
IN OTTIMA COMPAGNIA - Cinquant’anni sono un’eternità, in un mondo dei motori che cambia sempre più in fretta, ma la potenza visionaria della Lamborghini Countach rimane immutata. Ad accompagnare l’ultima nata sotto il segno del Toro, direttamente dalle sale della collezione aziendale, due pietre miliari della dinastia che ha dato origine a tutte le Lamborghini moderne: una Countach LP 400 color verde medio (fu il primo modello di serie, nel 1973, nonché il più aderente al prototipo LP 500 svelato al Salone di Ginevra due anni prima) e una grigia Countach 25° Anniversario (presentata nel 1988 al Salone di Parigi, in occasione dei primi 25 anni d’attività della divisione automobilistica della Lamborghini, dopo sedici anni di onorata carriera nel 1990 passò il testimone alla Diablo).
SALTO TECNOLOGICO - Cos’è cambiato in mezzo secolo? La domanda appare un po’ scontata, perché il salto in avanti di cinquant’anni compiuto dalla Lamborghini Countach non poteva che proiettarla nell’era contemporanea della casa emiliana, rimasta orgogliosamente aggrappata alla tradizione ma sempre molto attenta al segno dei tempi moderni. L’elettrificazione, attuata montando direttamente sul cambio un motore elettrico da 48 volt alimentato da un supercondensatore, ha migliorato l’efficienza del V12 da 6,5 litri di cilindrata, garantendo inoltre un’iniezione di potenza di 34 CV, per un totale di 814 CV: un vero monumento d’ingegneria moderna in omaggio alla specialità della casa, che dal 1963 progetta e assembla motori dodici cilindri a V tra i migliori al mondo.
UN PEZZO DI STORIA - Per accorgersi di cosa, invece, è rimasto immutato, occorre spostarsi sul terreno delle emozioni, sul quale i designer della Lamborghini hanno gettato nuovi semi con le migliori intenzioni, per rilanciare in chiave moderna un mito che, volendo, sarebbe continuato a vivere fuori dal tempo per l’eternità pure senza la nuova Lamborghini Countach LPI 800-4: un autoregalo di compleanno di quelli che non si scorderanno mai, ma anche un’operazione di marketing perfetta per rimpinguare le casse dell’azienda, visto che i 112 esemplari previsti sono stati venduti tutti prim’ancora che la Lamborghini alzasse il velo sul suo nuovo bolide. I fortunati che hanno potuto scrivere il proprio nome nel libro degli ordini, evidentemente, sapevano perfettamente che, insieme a una supercar da sogno, si sarebbero assicurati un pezzo unico di storia dell’automobile.