RAPIDO DOMINIO - Tre vittorie di tappa, un secondo posto e la vetta incontrastata della classifica generale. Sebastien Loeb ha impiegato solo alcuni giorni per imporre il suo ritmo ed ottenere la prima posizione nella Dakar 2016, competizione a cui si affaccia per la prima volta dopo avere dominato il campionato mondiale rally: il pilota francese ha vinto per nove volte (consecutive!) il WRC, record a cui accompagna il secondo posto alla 24 Ore di Le Mans e due terzi posti nel campionato del mondo turismo (WTCC). Parte dei meriti vanno attribuiti anche alla velocissima Peugeot 2008 DKR, risultata fin qui l’automobile più veloce del lotto: il prototipo del Leone è arrivato primo in quattro manche su cinque, cedendo solo alla Toyota nel prologo di Rosario (Argentina).
TIRPLETTA PEUGEOT - Il podio della classifica generale è completato dalle Peugeot di Stephane Peterhansel e Carlos Sainz, staccati rispettivamente di 7 minuti e 48 secondi e di 13 minuti e 46 secondi. Sainz ha ricevuto però un minuto di penalizzazione, sfortuna che non gli ha comunque impedito di ottenere la terza posizione provvisoria: nell’ultima tappa lo spagnolo ha scavalcato Nasser Al-Attiyah e Leeroy Poulter, recuperando posizioni dopo il fastidio di una foratura. Al-Attiyah guida una Mini All4 Racing ed è lontano dalla vetta 14 minuti e 16 secondi, mentre Poulter (in ritardo di 18 minuti e 38 secondi) tiene alto l’onore delle Toyota. Va comunque ricordato che nella Dakar è molto facile veder svanire vantaggi anche molto significativi, in ragioni delle condizioni del terreno e delle numerose “minacce” che offre l’habitat naturale.
FUGA O GESTIONE? - La tappa in programma fra venerdì 8 e sabato 9 porterà la carovana a Salta, in Argentina, città situata ai piedi della cordigliera delle Ande: i piloti dovranno percorrere un totale di 793 chilometri, dei quali 327 saranno cronometrati. Resta da vedere la strategia che metterà in pratica Loeb: proverà ad amministrare il vantaggio oppure giocherà d’attacco? Il pilota alsaziano sa di avere alle spalle un vero e proprio satanasso, dalla lunghissima esperienza alla Dakar: Peterhansel l’ha vinta sei volte partecipando in moto e cinque in automobile, l’ultima nel 2013. La tappa della notte precede la giornata di riposo, ultimo momento di respiro prima del rush finale: dall’11 al 16 gennaio i piloti viaggeranno per circa 4250 chilometri, esponendosi a potenziali incidenti, rotture meccaniche o forature.