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La Magna interessata alla Pininfarina

17 novembre 2010

La Magna, società canadese che progetta e produce componenti e vetture per conto delle case auto, avrebbe intenzione di rilevare la Pininfarina, storico carrozziere torinese: lo ha rivelato Automotive News.

PER INGRANDIRSI - La Pininfarina è ancora al centro di voci su possibili cessioni delle attività di design. Adesso anche la società canadese Magna (presente anche in Europa con la Magna-Steyr) avrebbe messo gli occhi sull’azienda italiana (nella foto in alto il prototipo 2uettottanta, presentato al Salone di Ginevra). Questa l’indiscrezione rivelata da Automotive News: la rivista specializzata parla di tre fonti che sarebbero a diretta conoscenza della vicenda.

VUOLE VENDERE - Gli indizi per ritenere che l’affare vada in porto ci sono tutti. La Magna, un colosso dotato di notevole liquidità, intende rafforzarsi anche per quanto riguarda il design e l’ingegnerizzazione: potrebbe attingere a piene mani dalla Pininfarina. E questa s’è già “disfatta” dello stabilimento di Grugliasco, dato in affitto alla De Tomaso di Rossignolo. Mentre le fabbriche di Bairo e di San Giorgio Canavese sono ferme. È vero che restano le attività di consulenza di design, ma da oltre un anno il carrozziere piemontese cerca di vendere il pacchetto di maggioranza dell’azienda: ora la famiglia Pininfarina ha in mano solo l’1,2% delle azioni. Secondo Automotive News, inoltre, i risultati dell’ultimo trimestre (non brillantissimi) farebbero presumere che la cessione avverrà entro fine 2010. Oltretutto, a settembre 2010, la Pininfarina ha ridotto il debito a 58 milioni di euro, contro i 157 milioni nel 2007, ma è ancora in perdita: nei primi nove mesi del 2009, il “rosso” è di 34 milioni di euro.

E TRE - Per la Magna, questo sarebbe il terzo tentativo di fare shopping in Europa: i primi due non hanno avuto successo. In passato ha cercato di acquisire l’inglese Aston Martin dall’americana Ford; e poi la tedesca Opel dal gruppo General Motors. Vedremo se stavolta il gigante canadese porterà a termine l’operazione.



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Ritratto di TONY8
17 novembre 2010 - 13:52
Commento rimosso perché l'utente è stato disattivato. La redazione.
Ritratto di Silence800
17 novembre 2010 - 14:06
1
E io che spero ancora nel Made in Italy...basta è finita; a mano a mano non ci rimane più niente di nostro..quindi perchè continuo a sperare e a tifare per questo? Come siamo andati a finire.....
Ritratto di PFCGBS
17 novembre 2010 - 14:08
.........
Ritratto di daniele_Pauli
17 novembre 2010 - 16:06
Se anche dopo che Giugiaro se ne è andato..va via anche Pininfarina..allora l'Italia deve proprio andare a quel paese !!!! Non è ammissibile una cosa del genere !! E per di più Zagato è già per metà di proprietà di una società Indiana.... No comment !! Se il governo non fa qualcosa per sostenere le aziende italiane allora andiamo veramente male!!!
Ritratto di gsalmy
17 novembre 2010 - 17:51
qua non si tratta di governi in se... si tratta della fine di un'epoca purtroppo. Le case generaliste son di moda, ogni casa ha il suo centro stile e fa da se... anche per le ammiraglie e le sportive. E' come nel momento in cui si passò dal pennino alla penna biro: le aziende che non sapevano convertirsi perivano, e non si potevano farci nulla.
Ritratto di bugatti veyron
17 novembre 2010 - 19:21
no non lasciamoci portare via anche questo centro stile

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