LA JEEP “EMIGRA” IN CINA? - Negli ultimi giorni delle infuocate presidenziali a stelle e strisce, che contrappongono il presidente in carica Barack Obama allo sfidante conservatore Mitt Romney, entrano in scena pure la Chrysler e Sergio Marchionne. In vista del voto di martedì è il candidato repubblicano, attualmente sfavorito nei sondaggi, ad affondare il primo colpo con uno spot televisivo che non le manda a dire all’avversario: “Obama ha venduto la Chrysler agli italiani, che si apprestano a trasferire la produzione della Jeep in Cina”, togliendo posti di lavoro agli americani (clicca qui per vedere lo spot).
NOTIZIA FALSA - La risposta del presidente in carica non si è fatta attendere, tramite uno spot dal titolo eloquente: “Come distruggere la propria credibilità in cinque facili mosse” (clicca qui per vederlo). Nel filmato si accusa il candidato repubblicano di aver deliberatamente dato una notizia falsa per fare colpo sull’opinione pubblica. A un certo punto, compare pure Marchionne, mentre una voce fuoricampo spiega che, all’indomani dell’annuncio di Romney, l’amministratore delegato del gruppo Fiat-Chrysler ha dovuto diramare un comunicato ai propri dipendenti per spiegare che “la produzione della Jeep non lascerà gli Stati Uniti per la Cina” e che “è sbagliato sostenere qualcosa di contrario”.