Fin dal suo lancio negli Stati Uniti, un mercato in cui il downsizing è un fenomeno molto meno presente che in Europa, la scelta di proporre la Maserati Grecale anche con il motore a 4 cilindri 2.0 aveva fatto discutere: possibile che un piccolo “duemila”, per quanto potente, potesse rappresentare il lusso e le prestazioni che il marchio modenese vuole rappresentare nel mondo? Per qualche tempo è stato così, ma nel 2026 la casa del Tridente toglierà dal mercato americano le varianti della suv con il quattro cilindri, offerto fino a oggi con 330 CV sia per la “base” che per la più ricca Modena.
A sostituire le due “entry level” sarà una versione depotenziata del V6 già presente sulla Trofeo: se su quest’ultima la sua potenza arriva a 530 CV, sulla nuova variante base per il mercato nordamericano avrà invece 390 CV. Ad affiancare le Grecale con il V6 viene confermata anche l’elettrica Folgore, che nel 2026 promette di aumentare la sua autonomia di una cinquantina di chilometri grazie alla possibilità di disconnettere la trazione integrale.

La nuova Maserati Grecale 2026 con il 6 cilindri viene offerta da subito solo con l’allestimento Modena a partire da 84.500 dollari, lo stesso prezzo della Grecale 2025 con il medesimo equipaggiamento: in questo modo i clienti possono ottenere un motore più prestigioso senza spendere di più. Tuttavia parallelamente non c’è più la variante base, che partiva da 77.900 dollari. Per entrare nel mondo della Maserati i clienti devono quindi sborsare 6.600 dollari in più.

Solo il tempo dirà se questa strategia darà i frutti sperati. La mossa del Tridente è infatti comprensibile sul piano dell’identità del marchio, ma non è priva di rischi. Il ragionamento parte da basi solide, perché riporta il nome della Maserati su motori che raccontino davvero la sportività (il V6 della Grecale deriva da quello della supercar MC20) e aiuta a ricostruire una coerenza di gamma.
Di contro, rendere la Modena con il V6 la nuova entry level sposta la soglia d’accesso verso l’alto, riducendo il bacino di potenziali acquirenti: clienti che prima potevano considerare la suv come il primo passo nel mondo del marchio potrebbero decidere di ripiegare su altri modelli che hanno offerte più aggressive.
Il futuro della casa modenese dipende anche da queste strategie: negli ultimi mesi non sono mancate voci che hanno messo in dubbio il futuro della Maserati, sempre smentite da Stellantis, che a sua volta ha più volte ribadito di non voler vendere il Tridente.






























