LE COSE VANNO BENE - Secondo quanto avrebbe riferito l'amministratore delegato Harald Wester all’agenzia
Bloomberg, la
Maserati starebbe raccogliendo 3.500 ordini al mese che significa 42.000 l'anno. Le previsioni degli analisti indicano che la casa del Tridente riuscirà a consegnare circa 29.000 auto nel
2014, dato che non comprende ancora la tanto attesa suv di lusso Levante la cui produzione inizierà nel 2015. Una progressione notevole rispetto alle 15.400 auto del 2013, tanto che qualcuno parla già della Maserati come la Porsche italiana. Certo siamo lontani dalle oltre 150.000 auto l'anno di cui è capace la casa di Stoccarda, ma se la Maserati
crescerà stabilmente in termini di fatturato, consegne e utili, potrà poi espandere la gamma realizzando auto magari più accessibili, esattamente come ha fatto la Porsche.
CASH GENERATOR - La Maserati è un tassello molto importante nella nuova strategia del gruppo Fiat Chrysler Automobiles che, sul mercato europeo, punta a spostare l'attenzione verso le marche cosiddette premium o di lusso, come Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ferrari, le uniche capaci di portare utili importanti nelle casse. Gli esempi di Audi, BMW, Mercedes e Porsche sono lì a dimostrarlo. Secondo i calcoli di Bloomberg nel 2014 la Maserati potrebbe generare 254 milioni di euro di utili (contro i 171 milioni del 2013) abbastanza per controbilanciare le perdite di 230 milioni che gli analisti prevedono per quest'anno dalle marche Fiat, Alfa Romeo e Jeep in Europa.
SULL'ONDA DELL’ENTUSIASMO - Secondo le indiscrezioni raccolte da Bloomberg il nuovo piano industriale del gruppo FCA che sarà presentato da Sergio Marchionne agli inizi di maggio, potrebbe inoltre riservare una gradita sorpresa: il semaforo verde alla produzione di una sportiva di fascia alta derivata dall’Alfieri (foto in alto), concept car presentata lo scorso marzo a Ginevra per celebrare il centenario del marchio. La coupé, che andrebbe a sfidare Porsche 911 Turbo, Jaguar F-Type R e Mercedes AMG GT, potrebbe debuttare entro due anni.