DESTINO SEGNATO - La
Maserati abbandonerà entro fine 2016 la storica
fabbrica di
Modena, in viale Ciro Menotti (
nella foto), dove oggi sono costruite la coupé
GranTurismo, la cabriolet
GranCabrio e le Alfa Romeo 4C. Secondo quanto riporta
Quotidiano.net la notizia è stata confermata da Pietro De Biasi, responsabile delle relazioni industriali per il gruppo Fiat Chrysler, che rende ufficiale quello che tempo fa aveva già lasciato intuire Sergio Marchionne, che della FCA è amministratore delegato: il manager si era espresso in termini molto netti sul futuro dell’impianto modenese, dove “non è possibile fare grandi numeri” a causa di una serie di problemi legati alla logistica ed alla relativa obsolescenza dell’impianto. L’azienda deve ricollocare 120 dipendenti, che verranno trasferiti alla Ferrari o nelle altre sedi della Maserati.
RESTANO LE ALFA - Lo stabilimento di viale Ciro Menotti venne costruito sul finire degli Anni 30 e si trova ora in piena città, in una posizione chiaramente non ideale per un sito produttivo delle sue dimensioni. L’altro grande problema è legato alla sua impostazione di fondo: l’impianto è stato concepito per un’ottica di lavoro semi-artigianale e non può incrementare i suoi volumi di produzione, a meno ché l’azienda non investa grosse somme di denaro per adeguarlo a standard più attuali. Qui infatti vengono costruite le GranTurismo e GranCabrio, mentre le Ghibli, Quattroporte e Levante sono realizzate negli impianti torinesi di Grugliasco e Mirafiori. La Maserati produce circa 10 unità al giorno delle GranTurismo e GranCabrio, che usciranno dai listini nel dicembre 2016, lasciando quindi un vuoto nella gamma Maserati. In viale Ciro Menotti continueranno ad essere prodotte le Alfa Romeo 4C e 4C Spider, vetture anch’esse molto laboriose e impegnative da realizzare.
IN DUBBIO LE GT - La notizia dell’abbandono di Modena era attesa da tempo, ma sindacati e dipendenti si aspettavano che l’impianto non smarrisse la propria centralità almeno fino al 2018, quando sarebbe entrata in produzione la GranTurismo di nuova generazione. La sezione locale del sindacato Fiom ha parlato di esproprio ai danni del territorio ed auspica che le istituzioni si impegnino “per far sì che questa nefasta previsione non si avveri”. La Maserati ha presentato nel 2014 un ambizioso piano di sviluppo, che puntava ad aumentare il numero di auto prodotte a 75.000 unità l’anno dal 2018. Il rallentamento dell’economia cinese ed il ritardo nel lancio della Levante hanno generato un rallentamento delle vendite: ad oggi non è chiaro se e dove verranno costruite le nuove GranTurismo e GranCabrio.