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Maserati, una nuova struttura al servizio dei collezionisti

16 ottobre 2012

Si chiama Maserati Classiche e fornisce un’importante serie di servizi per i proprietari di vetture storiche della casa di Modena, dalle monoposto da competizione anteguerra fino alle Biturbo degli anni 80 e 90. Il “battesimo” ufficiale dell’iniziativa ha pure fornito l’occasione per un breve contatto con alcuni dei più importanti modelli del passato della casa.

UN ARCHIVIO INTATTO E STERMINATO - Nuovo dipartimento creato all’interno della casa del tridente, Maserati Classiche  (vedi anche qui) ha mosso i suoi primi passi nel 2010: attività e obiettivi, l’organizzazione e la conservazione degli archivi storici della casa, la diffusione della conoscenza della storia e della passione per il marchio del tridente, la fornitura di una nuova serie di servizi ai proprietari e ai collezionisti di Maserati storiche. Oltre che, naturalmente, supportare le vendite di Maserati nuove: si calcola che il 60% circa dei proprietari di una vettura d’epoca del Tridente ne possegga anche una contemporanea… Il perno di tutto il meccanismo è l’archivio tecnico-storico della casa di Modena, miracolosamente sopravvissuto a un paio di guerre mondiali e a non meno di cinque o sei “passaggi di mano” dell’azienda: dai fratelli Maserati (che l’avevano fondata nel 1914) alla famiglia Orsi (1937), da questa alla Citroen (1967), dalla marca francese al gruppo De Tomaso (1975), dall’imprenditore argentino alla Fiat (1993), dal gruppo torinese alla Ferrari (1997) e, infine, dal Cavallino di nuovo alla casa madre torinese (2005). La mole dei documenti che si sono conservati è impressionante, e copre quasi tutto l’arco della produzione del Tridente: si va dalle tavole di progetto, in scala 1:1 (cioè a grandezza naturale), della prima vera e propria vettura a marchio Maserati, la monoposto da Gran Premio Tipo 26 del 1926, fino alle schede di consegna delle ultime Biturbo in serie speciale, come la Karif del 1988. In sintesi, si tratta di oltre 55.000 disegni di progetto di vetture complete, motori, telai e componenti di ogni genere, dal 1926 al 1985; di 8.000 documenti da distinta base con i numeri di codice di componenti meccaniche originali e di interi gruppi o sottogruppi; di 3.000 indici di riepilogo e di catalogazione di schede e disegni tecnici di ogni tipo e periodo storico; oltre che, per finire, di circa 22.000 schede tecniche complete, schede d’origine e schede di collaudo riferite a singoli e specifici esemplari usciti dalle officine di via Emilia Levante, a Modena. 


Maserati 3500 gt spyder vignale 2
Una 3500 Spyder Vignale.
 

RESTAURI SICURI E ACQUISTI CERTIFICATI - Come si può intuire, una mole di materiale semplicemente prezioso per qualunque collezionista o proprietario di una Maserati d’epoca desideroso (o bisognoso) di averne certificata l’originalità, di conoscerne l’esatto allestimento (dalla meccanica agli interni fino al colore di carrozzeria) per procedere a un restauro corretto, oppure di conoscere le caratteristiche originali di un pezzo di ricambio o di un qualunque elemento meccanico. Un servizio, quello offerto da Maserati Classiche, che si sintetizza oggi anche nella fornitura di certificati d’origine, riferiti a specifici esemplari e numeri di telaio, che rendono più facile e sicura la compravendita di una Maserati storica da un appassionato all’altro. Non solo: forte del fatto di poter attingere a un così vasto archivio storico, agli appassionati del marchio (anche se non proprietari di una vettura), Maserati Classiche propone (per una ventina dei modelli più importanti, dalla 3500 GT Touring alla Biturbo) dei “kit” che comprendono i documenti d’omologazione, le brochure commerciali, il manuale di uso e manutenzione, lo schema dell’impianto elettrico e il manuale d’officina, tutti ristampati sulla stessa carta degli originali, e contenuti in cofanetti che comprendono pure un CD con le scansioni degli stessi documenti e una riproduzione in scala 1.43 del modello a cui il kit si riferisce. Il tutto, a prezzi che oscillano tra i 200 e i 300 euro circa: un perfetto complemento per la vettura che si ha in garage, o per quella che… si vorrebbe avere. 
 

Maserati ghibli 2
Una Ghibli degli anni 60.


AL VOLANTE DELLE MASERATI DI IERI
- La struttura e l’attività di Maserati Classiche sono state presentate alla stampa (non solo di settore) nella settimana dall’8 al 12 ottobre scorsi a mantova, la città di tazio nuvolari. Una scelta non casuale, voluta per ricordare il legame agonistico che vide l’asso italiano portare in gara le monoposto del Tridente: in una prima fase, vincente, dal 1933 al 1935; e poi, dopo la seconda guerra mondiale, tra il 1946 e il 1949. Le strade secondarie che collegano il capoluogo a Castel d’Ario, paese natale di Nuvolari, sono poco battute dal traffico e alternano brevi tratti rettilinei a curve non troppo pronunciate: il tracciato ideale per assaporare la guida di quattro celebri vetture del Tridente. In ordine cronologico: una 3500 Convertibile Vignale del 1958 (la versione spider, con telaio a passo corto, della coupé 3500 GT Touring), una Mistral 3700 GT del 1966, una Quattroporte 4.7 seconda serie del 1968 e una Ghibli coupé 4.8 del 1969. In comune a tutte, il fascino del profumo, un misto di una pelle inconfondibile (da sempre alla Maserati la preferenza va alla britannica Connolly, in due versioni di grana) e di benzina, che impregna l’abitacolo, di un volante dalla corona sottile e in vero legno da stringere tra le mani (non ditelo a quelli dell’Euro NCAP!...) e di un suono di scarico che passa dal borbottio rauco da motoscafo Riva ai regimi minimi al ringhio pieno e possente di quando si pesta sull’acceleratore. Oltre agli innesti duri, ma precisi, dei cambi manuali ZF a cinque rapporti, comandati da leve corte e sottili che emergono dal rivestimento in pelle del tunnel centrale, e all’escursione del pedale della frizione, né breve né adatta a un piede femminile (salvo previa preparazione in palestra). 
 

Maserati mistral 2
Una Mistral.
 

A SEI E A OTTO CILINDRI - In comune a tutte le vetture messe su strada per il “battesimo” di Maserati Classiche, poi, anche un altro paio di caratteristiche. In primo luogo la frenata, decisamente superiore alla media della loro epoca, ma oggi molto meno “inchiodante” di quella di una qualsiasi Opel Astra o Ford Focus (i quattro dischi sono di diametro ridotto; le pinze, Girling o Lockheed, ma sempre a due pistoncini, fanno quello che possono); poi, il calore che proviene dai vani motore, che ospitano unità a sei cilindri in linea (3500 Vignale, 230 CV, e Mistral 3700, 245 cavalli) o robusti V8 da quasi cinque litri (Quattroporte, 290 CV, e Ghibli, 310 cavalli). Per fortuna (e a richiesta), a Modena montavano i primi esemplari di condizionatori per auto della bolognese Diavia, rigorosamente manuali e monozona, ma in grado di sparare una vera colonna di aria gelata al centro dell’abitacolo. Anche nella più lussuosa e meno sportiva declinazione della Quattroporte, pensata per far viaggiare veloce ma comodo l’imprenditore-tipo degli anni 60, le Maserati d’annata non erano esattamente vetture per… mammolette. Il bello di guidare macchine come queste, però, risiede proprio nel loro carattere forte: anche in condizioni di traffico che non invitano a esagerare con il pedale del gas, l’accelerazione piena che i motori sanno regalare anche ai bassi regimi, la sensazione precisa di quanto passa sotto le ruote che tanto il volante quanto le sospensioni sanno trasmettere e la posizione di guida bassa, con le braccia da tenere forzatamente distese, fanno la grande differenza tra l’automobile da guidare e da comandare, e il veicolo che ti trasporta senza impegno né coinvolgimento. 



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Ritratto di tomkranick
16 ottobre 2012 - 18:56
come da titolo
Ritratto di francesco alfista
16 ottobre 2012 - 19:01
un marchio ricco di storia e fascino come ALFA e FERRARI E LANCIA....!!cosi si protegge la storia ottima cosa.....!!
Ritratto di MatteFonta92
16 ottobre 2012 - 19:06
3
Ottima notizia! È essenziale per un marchio glorioso come Maserati conservare la propria storia, specialmente se si tratta di auto splendide come queste! A proposito, spero finisca tutto bene per il museo dell'Alfa Romeo di Arese...
Ritratto di fabri99
16 ottobre 2012 - 20:21
4
E' davvero importante il patrimonio storico di un marchio, sopratutto se dalla gloriosa storia come Maserati... Molto belle come sempre le auto del Tridente, quella che mi convince meno è la Mistral: mi ricorda, tutte insieme, Lambo Espada, Jensen Interceptor e la Iso Grifo... Comunque molto bella, anche se preferisco la 3500Spider e la Ghibli... Saluti ;)
Ritratto di ilovemultijet
16 ottobre 2012 - 21:09
2
intramontabili...fa piacere che si intraprendano iniziative atte a preservare un grosso pezzo di storia dell'automobilismo italiano
Ritratto di 911 Carrera
17 ottobre 2012 - 05:30
Assomiglia molto alla 911 dei tempi, con il raffreddamento ad aria, chi fu a copiare?.....Trovato, il modello del '67 ci sono parecchi richiami, la Maserati in foto di che anno rimane?.